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Via libera di Bruxelles alla riprogrammazione del PN Capacità per la Coesione 21-27

 

PON Capacità Coesione - Photo credit: Foto di Mohamed Hassan da PixabayLe novità riguardano alcune azioni della Priorità 1 del PN Cap Coe 2021-2027, basata sul meccanismo del finanziamento non collegato ai costi, e l'operazione relativa alla Segreteria Tecnica PRigA, che si allarga, dalle sole Regioni meno sviluppate a tutte le categorie di Regioni. Confermati strategia e dotazione finanziaria del Programma nazionale che, sulla scorta dell'esperienza del PON Governance e Capacità istituzionale 2014-2020, mira a creare le condizioni per una buona gestione dei fondi europei attraverso il rafforzamento della capacità amministrativa.

PN Capacità per la Coesione si parte: entro giugno i Piani di azione regionale

La riprogrammazione del PN Capacità per la Coesione 21-27 è arrivata con decisione del 12 settembre 2024, dopo un lungo negoziato con la Commissione, e porta con sé un adeguamento dei target e del calendario indicativo dei rimborsi da parte di Bruxelles.

Per approfondire: Dal nuovo PON Gov ai PriGA: il rafforzamento amministrativo nell'Accordo di partenariato 21-27

Cosa prevede il PN Capacità per la Coesione 2021-27

Il Programma Nazionale Capacità per la Coesione 2021-2027 è stato approvato dalla Commissione UE con Decisione di esecuzione C(2023) 374 del 12 gennaio 2023, attraverso il ricorso alla procedura di carry-over, che consente di riportare fondi da un esercizio al successivo, preservando integralmente la disponibilità delle allocazioni finanziarie per l’annualità 2022.

Nell'ambito dell'Accordo di Partenariato 2021-2027, il PON Cap Coe ha l'obiettivo di realizzare in Italia - seconda solo alla Polonia per entità dei fondi europei assegnati ma rallentata da ostacoli strutturali nella gestione delle risorse UE, soprattutto al Sud - un significativo rafforzamento della capacità amministrativa, decisivo per l'intera partita dei fondi strutturali. Insieme alle iniziative di Assistenza tecnica previste dai Programmi regionali, agli interventi di rafforzamento dei Piani di Rigenerazione Amministrativa (PRigA) e ad altre iniziative di capacity building attivate con risorse europee e nazionali, il PN Capacità per la Coesione 2021-27 dovrà segnare infatti un cambio di passo per spendere nei tempi, ma soprattutto bene, i fondi europei.

Il budget è di tutto rispetto: 1.267.433.334 euro, tra risorse FESR, FSE+ e cofinanziamento nazionale. La maggior parte della dotazione è destinata alle regioni meno sviluppate, quindi Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Credit: PN Cap Coe 2021-2027

Il target del PN Cap Coe 2021-27 sono gli Enti locali e territoriali, singoli e aggregati, a cui sono destinati una serie di interventi volti a supportarli nell’attuazione delle politiche, nell'implementazione del capitale umano e nel rafforzamento delle competenze del personale.

Le azioni del Programma, che si articola in 4 Priorità, riguardano in particolare:

  • nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato in Regioni ed Enti territoriali delle sette regioni Meno sviluppate;
  • attività di formazione per lo sviluppo e il rafforzamento di competenze tecnico‐specialistiche del nuovo personale e di quello già in organico che opera nell’attuazione delle Politiche di Coesione;
  • servizi territoriali di supporto a favore di Enti locali e territoriali beneficiari di finanziamenti a valere sui Programmi regionali delle sette regioni del Mezzogiorno, utili a fornire assistenza e accompagnamento nelle fasi di progettazione, attuazione, procedure di appalto, monitoraggio, controllo e rendicontazione dei progetti di loro responsabilità;
  • supporto ai Piani di Rigenerazione Amministrativa (PRigA) mediante il finanziamento di specifiche iniziative di rafforzamento della capacità amministrativa previste nei Piani regionali e attinenti a tematiche quali (semplificazione di processi e procedure, rafforzamento di strumenti trasversali, iniziative di partenariato e di knoweldge sharing, supporto alla Governance per il raggiungimento degli Obiettivi di Policy).

PON Cap Coe 2021-2027 - Credit: Carla Cosentino, AdG del PON

Tra le maggiori novità del Programma rispetto al ciclo 14-20 c'è la previsione, nell’ambito della Priorità 1, della rendicontazione degli avanzamenti alla Commissione europea mediante il meccanismo del “finanziamento non collegato ai costi”, lo stesso già in uso per la rendicontazione delle risorse PNRR

Ciò significa che, ai fini del trasferimento dei fondi europei da parte della Commissione europea, non sarà richiesta la rendicontazione della spesa sostenuta, ma la prova del raggiungimento di una serie di condizioni e risultati (target intermedi e finali) entro le tempistiche condivise. Un'opzione che passa per un lavoro complesso di individuazione, per ogni operazione, di una serie di indicatori finanziabili (milestone e target) per verificare/certificare l’avanzamento dell’iniziativa e, tramite il collegamento ad un pricing, per poi definire la quota di risorse che la Commissione dovrà versare al raggiungimento di ciascun valore target. Si prevedono quindi milestone di processo, relativi allo start‐up dell’intervento da un punto di vista organizzativo e strutturale, target intermedi di realizzazione e infine target finali di risultato, con un meccanismo che verifica il raggiungimento di ciascun obiettivo nel timing previsto.

E' questo il primo elemento su cui verte la revisione del Programma Nazionale approvata il 12 settembre dalla Commissione europea: alla luce dei risultati delle analisi contenute nei sette Piani di Azione Regionali delle Regioni meno sviluppate, cui è rivolta la Priorità 1, e dell’attuazione del piano di assunzioni straordinarie presso gli Enti territoriali del Mezzogiorno (che è il cuore della stessa Priorità), l'Italia ha chiesto di modificare il PN Cap Coe per perfezionare la metodologia per il contributo basato sul finanziamento non collegato ai costi. Gli elementi necessari per utilizzarlo sono consultabili nell'appendice 2, sezione A, della versione aggiornata del Programma e nella sezione B della stessa appendice.

Inoltre, il negoziato con Bruxelles ha permesso di trasferire l’operazione relativa alla Segreteria Tecnica PRigA dall’Azione 1.1.4 –  relativa alle sole Regioni meno sviluppate – all’azione 2.3 della Priorità 2 del Programma, per consentire la definizione di un’azione di supporto per tutte le categorie di Regioni all’interno di una stessa Priorità. L'Azione 2.3, in particolare, intende favorire il coordinamento degli interventi di rafforzamento previsti nei nuovi Piani di Rigenerazione Amministrativa attraverso la costituzione di una Segreteria Tecnica PRigA nazionale, che interviene sia sul piano metodologico-operativo, sia con riferimento alle attività di sorveglianza, monitoraggio e valutazione delle iniziative di rafforzamento finanziate nei singoli Piani. Inoltre, la Segreteria nazionale può coordinare, organizzare e sviluppare cantieri di lavoro tecnico su tematiche specifiche, come le Opzioni di Semplificazione dei Costi (OSC), il rispetto del principio DNSH, le norme in materia di appalti e la normativa antifrode.

Per approfondire: Guida ai Programmi dell'Accordo di partenariato 2021-27

Consulta la documentazione del PN CapCoe 2021-27

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