FSC 2021-2027: firmati i primi 7 Accordi di Coesione nazionali
In attuazione della riforma delle Politiche di Coesione, il Governo ha firmato i primi sette Accordi per la programmazione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027 destinate ai Ministeri.
Pubblicati i testi aggiornati degli Accordi di Coesione con le Regioni
Gli Accordi di Coesione nazionali, firmati dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il 31 ottobre su proposta del Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, fanno seguito ai 21 Accordi siglati dal Governo con le Regioni e le Province autonome destinatarie delle risorse FSC 2021-2027.
Ai Ministeri sono assegnati in questa fase 2 miliardi di euro, prima tranche dei 15 miliardi del Fondo Sviluppo e Coesione già destinati ai Ministeri dalla delibera CIPESS 77-2024.
Accordi Coesione FSC 2021-27: 15 miliardi per i Ministeri
In base al DL 124-2023 “Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione”, che ha riformato la disciplina per la programmazione e l’utilizzazione dell'FSC, le risorse vengono imputate programmaticamente alle amministrazioni centrali e regionali con delibera CIPESS.
Successivamente i fondi vengono effettivamente assegnati in base a degli Accordi per la coesione - sottoscritti da ciascun ministro, o presidente di Regione/Provincia autonoma, con il ministro degli Affari europei e le Politiche di coesione (sentito il Ministro dell’economia e delle finanze) - che individuano: gli obiettivi di sviluppo da perseguire attraverso la realizzazione di specifici interventi; le fonti di finanziamento, anche ulteriori rispetto al Fondo Sviluppo e Coesione; il relativo cronoprogramma.
Nel caso delle amministrazioni centrali, gli Accordi per la Coesione firmati il 31 ottobre mobilitano una prima tranche dei fondi FSC 2021-2027 già imputati programmaticamente alle amministrazioni centrali dalla delibera CIPESS n. 77-2024, pubblicata il 1° aprile 2025 in Gazzetta ufficiale.
In base a tale delibera, alle amministrazioni centrali andranno complessivamente 15.062.022.187,19 euro, in parte già assegnati a titolo di anticipazione (per legge o con delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile).
Come prevedibile l'importo più elevato è assegnato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), cui vanno oltre 9,2 miliardi, di cui circa 6,8 miliardi già assegnati. La delibera CIPESS n. 1/2022 aveva infatti assegnato al MIT, a titolo di anticipazione, 4,6 miliardi del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 per il finanziamento di interventi bandiera e locali relativi a progetti infrastrutturali per la mobilità sostenibile. Risorse cui si sono aggiunti poi circa 1,6 miliardi con la delibera CIPESS n. 35/2022, a causa dell’aumento eccezionale dei prezzi e del conseguente incremento dei costi stimati per le opere, e altri 720 milioni, assegnati con la delibera CIPESS n. 1/2024 per il “Potenziamento infrastrutturale direttrice Roma-Pescara. Raddoppio tratte Interporto d’Abruzzo-Manoppello-Scafa (Lotti 1 e 2)”, dopo che la revisione del PNRR ha fatto venire meno l'originaria copertura finanziaria (Misura M3C1 I-1.3).
Segue il Ministero delle imprese e del made in Italy (MMIT), con un'assegnazione di 2,25 miliardi, tutti già anticipati. Due miliardi sono infatti stati assegnati al MIMIT dalla delibera CIPESS n. 7/2022 per il finanziamento dei contratti di sviluppo nel periodo 2022-2027, cui si sono aggiunti 250 milioni dedicati esclusivamente ai contratti di sviluppo ZES.
Terzo sul podio il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica (MASE), a cui sono integralmente da assegnare risorse per 1,6 miliardi in cui rientrano, tra le altre cose, i 240 milioni che saranno destinati, come annunciato dalla viceministra Vannia Gava, al nuovo piano di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico.
Novità: firmati i primi sette Accordi di Coesione con i Ministeri
In tutto, i primi Accordi prevedono l'attivazione di investimenti per un valore complessivo di circa 3,4 miliardi di euro, di cui 2 miliardi di euro a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 e 1,4 miliardi di ulteriori cofinanziamenti. Gli interventi finanziati interessano diversi settori strategici, dall’ambiente alla cultura, dall’agricoltura all’innovazione digitale, fino alla valorizzazione dei territori e alle politiche dedicate ai giovani e alle persone con disabilità.
Nello specifico, gli Accordi sottoscritti sono sette.
A livello finanziario spicca l'Accordo di Coesione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE), che beneficia di 1,162 miliardi di risorse FSC, cui si aggiungono ulteriori 1,009 miliardi, per un valore complessivo di 2 miliardi e 171 milioni di euro. In tutto sono 95 gli interventi previsti, che riguardano energia (sia sul fronte dell'efficienza energetica che degli investimenti nelle rinnovabili), ambiente e risorse naturali (dalla prevenzione del rischio idrogeologico alla gestione delle risorse idriche, dai rifiuti alla biodiversità).
La seconda dotazione più rilevante è destinata all'Accordo siglato con il Ministro per lo Sport e i Giovani, che si avvale di 400 milioni di euro, di cui alla delibera CIPESS n. 77/2024. Di questi, 180 milioni di euro sono già trasferiti al Piano per gli interventi nei nove territori interessati dal Decreto “Caivano bis”, mentre i 220 milioni residui, ai quali si aggiungono 32,07 milioni di cofinanziamento, sono destinati al potenziamento dell’impiantistica sportiva nelle aree degradate, inclusi investimenti negli oratori, con l’obiettivo di contrastare la dispersione giovanile.
Risorse FSC per 200 milioni di euro, cui si aggiungono 35 milioni di euro di cofinanziamento, per un totale di 235 milioni, vanno invece all'Accordo con il Ministero per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale (MAECI). Risorse per investimenti in siti turistici, borghi e riserve naturali, nell’ambito di una strategia per promuovere il “turismo di ritorno” e attrarre visitatori verso destinazioni meno note.
In sinergia opera l'Accordo con il Ministero della Cultura (MIC), che vale complessivamente circa 182 milioni di euro, tra fondi FSC e cofinanziamento. Le risorse sono destinate prevalentemente ad assicurare continuità a 26 progettualità già avviate nella programmazione 2014-2020 e 2021-2027 in materia di valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, cui si aggiungono una linea di azione denominata “Riqualificazioni di natura culturale e sociale di contesti urbani difficili”, per un importo di 60,4 milioni di euro, e l'impegno di 6,8 milioni per l’assistenza tecnica agli enti coinvolti.
Dotazione da oltre 113 milioni di euro, invece, per l'Accordo con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (MASAF), che finanzia due linee d’azione: da una parte, la concessione di incentivi per PMI agricole e dei settori pesca e acquacoltura volti a sostenere l’innovazione; dall'altra, l'erogazione di finanziamenti per l’adozione di macchine spandiconcime di precisione, in attuazione degli impegni del Governo verso la Commissione europea sul miglioramento della qualità dell’aria.
Al Ministro per le Disabilità vanno invece risorse FSC per 90 milioni, nell’ambito di un investimento complessivo di 390 milioni, con i restanti 300 milioni cofinanziati dal Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità (legge n. 213/2023). In questo caso le risorse sono destinate a potenziare la partecipazione sociale, l’autonomia e le competenze delle persone con disabilità, in linea con gli impegni internazionali, per garantire loro pieni diritti negli ambiti sociale, culturale, educativo, economico, civile e politico.
Infine, al Sottosegretario con delega per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale vanno 90 milioni di euro di quota FSC, cui si aggiungono 8 milioni di cofinanziamento, per due linee di azione volte a supportare la strategia italiana per la banda ultra-larga, in particolare lo sviluppo delle reti in territori fragili e strategici.
La piena attuazione sarà “assicurata da cronoprogrammi rigorosi”, ha sottolineato il ministro Foti, assicurando l'impegno del Governo a monitorare ogni intervento “per garantire tempi certi, rigore finanziario e piena realizzazione degli investimenti”.
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