La quinta revisione PNRR sarebbe stata inviata a marzo
Da un’infografica presente sui portali ufficiali della Commissione europea, si apprende che il 21 marzo 2025 l’Italia ha inviato una nuova proposta di revisione del PNRR.
Se il fatto fosse confermato dal governo italiano, si tratterebbe della quinta revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) da parte del nostro Paese, su cui in questi mesi si è generata molta attesa per diversi motivi.
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Perchè la revisione PNRR 2025 è importante?
Stando alle dichiarazioni di vari esponenti di governo, a cominciare dal ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, infatti, la nuova revisione PNRR dovrebbe essere anche l’ultima, dato l’approssimarsi del 2026, anno di chiusura del Piano.
La grande attesa sulla nuova modifica del PNRR deriva anche dalla mole di risorse che dovrebbero essere oggetto di riprogrammazione. Una cifra che, sempre sulla base delle dichiarazioni di questi mesi, potrebbe raggiungere i 14 miliardi di euro.
Inoltre, a rendere ancora più interessante - e, pertanto, attesa - la quinta revisione del PNRR è il fatto che essa dovrebbe riguardare anche numerose misure finite in questi mesi sotto la luce dei riflettori, a cominciare dal tax credit Transizione 5.0 che dovrebbe subire un decurtamento di almeno 3 miliardi di euro (rispetto ai 6,3 attualmente stanziati) a favore di altre misure destinate alle imprese ma caratterizzate da un tiraggio maggiore. La misura, però, potrebbe assistere anche ad una modifica dei target finali così da concedere più tempo alle imprese per realizzare gli investimenti.
Altre modifiche potrebbero poi interessare varie misure di rigenerazione urbana in capo ai Comuni incluso il Pinqua, finito da mesi ormai nel mirino del Ministero delle infrastrutture e trasporti (MIT) a causa di numerosi ritardi che riguarderebbero una molteplicità di progetti.
La revisione, infine, potrebbe aver toccato anche il problema di quei 12 miliardi di progetti fantasma - cioè progettualità che hanno l’impegno di spesa, ma non il Codice unico di progetto (CUP) e di cui non si conosce neanche il soggetto attuatore - della cui esistenza aveva parlato ad inizio aprile il ministro Foti.
Per approfondire: Foti: niente proroghe al PNRR. Ma spunta l’ipotesi di un fondo post PNRR
Cosa sappiamo finora sulla revisione PNRR 2025?
Come già accennato, allo stato attuale non si sa nulla dei contenuti della quinta revisione del PNRR. In questi mesi, infatti, il governo non ha comunicato nessuna trasmissione di proposta di revisione del Piano a Bruxelles.
A rendere noto l’invio della nuova revisione PNRR è stato in queste ore OpenPolis che da anni monitora l’andamento del Piano, indicando come fonte uno dei portali tematici ufficiali della Commissione europea sul Recovery and Resilience Facility.
In effetti, stando all’infografica presente a questo link, in data 21 marzo 2025 il governo italiano avrebbe inviato la proposta di modifica del PNRR.
Purtroppo anche sul portale europeo non ci sono documenti ufficiali ed è pertanto impossibile verificare quali siano le proposte di modifica avanzate dall’Italia.
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