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Materie prime critiche e cooperazione industriale: cosa prevede la consultazione UE

 

Foto di Yan Krukov da PexelsC’è tempo fino a fine maggio per partecipare alla consultazione della Commissione europea sulle materie prime critiche che mira a raccogliere input da parte degli stakeholders su come migliorare l’approvvigionamento e il riciclo di tali elementi, anche mediante il ricorso alla cooperazione industriale nel settore.

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Come ha spiegato la Vicepresidente esecutiva per il Green Deal europeo, Teresa Ribera, “la transizione pulita, giusta e competitiva si basa sulle materie prime critiche”. Per questo la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica per “ascoltare l'industria europea e non solo in merito all'accesso tramite il riciclo di questi materiali” così da costruire, insieme,  “catene di approvvigionamento sostenibili e trasformare le sfide in opportunità di prosperità, innovazione e resilienza”.

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La consultazione UE sulla cooperazione industriale nel campo delle materie prime critiche

Lanciata a fine marzo e attiva fino al 31 maggio 2025, la consultazione europa sulle materie prime critiche ha l'obiettivo di raccogliere feedback dagli operatori di mercato su come le aziende europee si approvvigionano e riciclano determinate materie prime critiche e sulla loro interazione con le norme dell'UE in materia di concorrenza. 

La “call for input” promossa da Bruxelles mira infatti a valutare la necessità di una maggiore cooperazione industriale in tale settore, che sia però in linea con le norme UE in materia di concorrenza. Un’iniziativa che è dunque complementare al sistema di aggregazione della domanda di materie prime critiche, che sarà istituito quest'anno nell'ambito del Critical Raw Materials Act (CRMA).

Per ora sotto la lente di osservazione della Commissione europea vi sono 14 materie prime critiche: alluminio, berillio, cobalto, rame, gallio, germanio, grafite, litio, manganese, nichel, platino, elementi delle terre rare (REE), titanio e tungsteno. 

Si tratta di materie che sono state designate come “critiche” perché, da un lato, sono di strategica importanza per l'economia dell'UE in quanto sono ad esempio fondamentali per la trazione green e per la difesa; dall’altro, perché sono soggette a notevoli rischi per le catene di approvvigionamento, a causa del fatto che l'estrazione e la lavorazione iniziale avvengono in un numero limitato di paesi terzi. 

In tale contesto Bruxelles invita gli operatori di mercato a indicare le aree specifiche delle loro attività commerciali per quanto riguarda l'approvvigionamento, il riciclo e il riutilizzo di materie prime per le quali un orientamento da parte della Commissione europea aiuterebbe a valutare l'opportunità di mettere in atto specifici casi di cooperazione con i concorrenti e a verificare la compatibilità di tali operazioni con le norme europee in materia di concorrenza.

A seconda dei contributi ricevuti, la DG COMP della Commissione europea potrà anche interagire con le parti interessate in modo mirato con questionari, nonché eventualmente organizzare seminari per affinare le informazioni raccolte su specifiche materie prime e industrie.

Come risultato di questa iniziativa la Commissione potrebbe, se del caso, fornire alle aziende orientamenti sulla compatibilità di specifici accordi di cooperazione in questo settore con le norme dell'UE in materia di concorrenza.

Questo esercizio di raccolta di informazioni sosterrà, inoltre, gli sforzi della Commissione volti a promuovere l'acquisto congiunto di materie prime critiche, compreso il sistema di aggregazione della domanda che - come già accennato - sarà istituito quest'anno nell'ambito del CRMA.

Gli operatori interessati possono inviare i propri contributi a COMP-RAW-MATERIALS@ec.europa.eu entro il 31 maggio 2025.

Per maggiori informazioni, consulta la pagina della Commissione europea dedicata alla call for input

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