
La nuova compagine della
Commissione Europea vedrà la luce il prossimo
10 febbraio. Il voto di Strasburgo, infatti è stato fissato per il giorno precedente: lo slittamento è dovuto alle dimissioni in corsa di
Rumiana Jeleva, commissaria designata per la
Bulgaria. Un gesto prevedibile, dopo le critiche che la sua audizione aveva suscitato nella visibilmente accanita platea di europarlamentari, tanto per la sua impreparazione tecnica, quanto per i suoi presunti conflitti di interesse in patria, incompatibili con le regole europee. Questo per evitare una bocciatura formale del Parlamento che, nei fatti, avrebbe significato la sfiducia per l’intero esecutivo.