FASI: Funding Aid Strategies Investments

Contratti sviluppo - come presentare progetti e domande di finanziamento

 

Contratti di sviluppoDal 10 giugno 2015 sarà possibile richiedere le agevolazioni per i Contratti di sviluppo. Una guida sintetica su tutto quel che c'è sapere sugli investimenti agevolabili e sull'utilizzo della piattaforma informatica predisposta da Invitalia per la presentazione delle istanze per i Contratti di sviluppo.

I Contratti di sviluppo, nati nel 2011 e attivi dal 2012, hanno già finanziato 50 programmi di investimento e concesso agevolazioni per 900 milioni di euro, caratterizzandosi come uno dei principali strumenti della politica industriale italiana, anche nell'ambito del PON Ricerca e Competitività 2007-2013. Questo percorso continua nella nuova programmazione, con lo stanziamento di 250 milioni di euro a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020.

A illustrare le caratteristiche dello strumento e della piattaforma informatica per la presentazione delle domande sono stati, durante un webinar organizzato da Invitalia, Francesco Tommasino e Stefano Immune.

Investimenti ammissibili

Il Contratto di sviluppo è uno strumento flessibile, che finanzia investimenti:

  • nel comparto industriale, compresa la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli,
  • nel settore turistico,
  • nel campo della tutela ambientale.

Con riferimento al settore turistico possono essere agevolate anche attività commerciali, per un importo non superiore al 20% delle spese complessive.

Agli investimenti possono essere abbinati anche programmi di ricerca e sviluppo e per l'innovazione funzionali al progetto. Nel caso dei programmi relativi al settore turistico, sono ammesse solo le attività per l'innovazione e non quelle di ricerca e sviluppo.

Cinque le categorie di investimento previste:

  • creazione di una nuova unità produttiva;
  • ampliamento di un'unità produttiva esistente;
  • riconversione di un'unità produttiva esistente;
  • cambiamento fondamentale o notevole miglioramento del processo produttivo di un'unità esistente, ad esempio in termini di riduzione dei costi o dell'impatto ambientale oppure di miglioramento della sicurezza sul lavoro;
  • acquisizione di un'unità esistente chiusa o a rischio chiusura, purchè localizzata in una delle aree di crisi identificate dal MISE, per salvaguardare l'occupazione.

Beneficiari

Il Contratto di sviluppo è rivolto a imprese italiane ed estere (non necessariamente già localizzate in Italia stabilmente al momento della presentazione della domanda) che propongono programmi di investimento in forma singola o congiunta, anche attraverso il ricorso al contratto di rete. In caso di partecipazione in forma di contratto di rete, il programma deve essere realizzato interamente dalle imprese già aderenti al network, cui possono aggiungersi solo enti e organismi di ricerca per le attività di R&S e relative all'innovazione.

I programmi nei settori navale, carbonifero, dei trasporti e della distribuzione di energia elettrica, se presentati da grandi imprese devono ottenere il via libera di Bruxelles, mentre quelli promossi da PMI possono essere ammessi senza obbligo di notifica preventiva.

Elementi strategici

Il MISE ha previsto la valutazione di alcuni elementi strategici, di cui almeno uno deve essere soddisfatto per ottenere le agevolazioni.

I criteri comuni a tutti i programmi sono:

  • l'ubicazione in un territorio che presenta un elevato tasso di disoccupazione, almeno superiore alla media della ripartizione geografica di riferimento (Nord, Centro, Sud), oppure
  • il recupero e la riqualificazione di strutture dismesse, oppure
  • l'idoneità del programma a consolidare o a realizzare sistemi di filiera.

Per i soli programmi industriali sono previsti altri due criteri strategici alternativi per accedere alle agevolazioni:

  • rilevante presenza dell'impresa sui mercati esteri, oppure
  • rilevanti innovazioni di prodotto o processo, con riferimento soprattutto agli obiettivi dell'Agenda digitale italiana.

Per i soli programmi turistici gli ulteriori criteri sono:

  • la capacità di contribuire alla stabilizzazione e alla destagionalizzazione della domanda turistica, oppure
  • la realizzazione di programmi in Comuni tra loro limitrofi o appartenenti a un unico distretto turistico.

Il Contratto di sviluppo per la tutela ambientale è considerato strategico di per sè, quindi ha criteri propri. Nello specifico, il Ministero dello Sviluppo economico ha previsto che i finanziamenti siano destinati a investimenti:

  • diretti a innalzare il livello di tutela ambientale oltre i limiti fissati dalla normativa Ue o in campi non ancora disciplinati,
  • finalizzati ad anticipare l'adeguamento a nuove norme Ue non ancora in vigore,
  • per il conseguimento di una maggiore efficienza energetica, soprattutto nei processi industriali,
  • per la creazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento,
  • relativi ad attività di riciclaggio o riutilizzo di rifiuti di tipo industriale o commerciale (non provenienti dalla raccolta urbana).

Agevolazioni

Quattro le categorie di agevolazioni previste:

  • contributo a fondo perduto in conto impianti per investimenti nell'industria, nel turismo e per la tutela dell'ambiente,
  • contributo a fondo perduto alla spesa solo per attività di R&S e innovazione;
  • finanziamento agevolato;
  • contributo in conto interessi.

Gli incentivi possono essere concessi singolamente o in maniera combinata tra loro. L'utilizzo delle varie forme di agevolazione e la loro combinazione sono definiti in fase di negoziazione sulla base delle caratteristiche dei progetti e dei relativi ambiti di intervento.

I programmi di investimento devono avere importo non inferiore a 20 milioni di euro, con la sola eccezione della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, per cui la soglia minima è fissata a 7,5 milioni di euro, e dei programmi di ricerca, sviluppo e innovazione, per cui è pari a 1,5 milioni di euro.

Piattaforma telematica per la presentazione delle domande

Le domande possono essere presentate solo via web, sulla piattaforma predisposta da Invitalia, dalle 12.00 del 10 giugno 2015.

Non si tratta di un click day: lo strumento rimarrà aperto fino all'esaurimento dei fondi che comprendono, oltre ai 250 milioni di euro del FSC 2014-2020 già stanziati, secondo Invitalia ulteriori risorse verranno dal PON Imprese e Competititività 2014-2020 in via di approvazione da parte della Commissione europea e dai fondi residui della scorsa programmazione, che aveva previsto un miliardo e 300 milioni di euro per i Contratti di sviluppo.

Questi i principali passi della procedura per la presentazione delle domande:

  • registrarsi sulla piattaforma dei servizi online di Invitalia (chi ha partecipato al bando Smart&Start è già registrato) e scegliere la sezione Contratti di sviluppo,
  • inserire una richiesta di delega al soggetto proponente per la presentazione della domanda, con i dati del soggetto che materialmente compila la domanda e quelli del soggetto delegante,
  • selezionare la tipologia di progetto e dargli un titolo,
  • selezionare la tipologia di investimento,
  • indicare l'investimento totale e l'importo totale dell'agevolazione richiesta, suddividendo gli importi tra le varie tipologie di agevolazione,
  • dopo la creazione del progetto, collegarlo al soggetto giuridico proponente e all'unità produttiva, quindi alla localizzazione dell'investimento;
  • generare la domanda che deve essere firmata digitalmente dal soggetto proponente e da tutti i partecipanti al progetto,
  • caricare gli allegati indicati nel sito e la documentazione di carattere tecnico (non superare 10 MB).

Alcune raccomandazioni:

  • assicuratevi che tutti i soggetti partecipanti al progetto siano dotati di firma digitale,
  • utilizzate solo i format presenti online,
  • ricordate che se si modificano i dati, si modifica anche il pdf della domanda che a quel punto deve essere firmata nuovamente.

Nei prossimi giorni Invitalia pubblicherà anche un manuale utente sulla procedura la presentazione delle domande.

Links
Contratti di Sviluppo: Italia si adegua a norme Ue per aiuti di Stato
Contratti di sviluppo: nel DM del 14 febbraio 2014 i nuovi criteri di accesso alle agevolazioni

Author: poptech / photo on flickr

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