Assemblea Confindustria – Calenda, in arrivo piano Industria 4.0
Il piano Industria 4.0 sarà lanciato prima dell'estate, a seguito di una consultazione pubblica
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Intervenendo all'Assemblea di Confindustria, Carlo Calenda ha descritto le linee guida che orienteranno la sua azione alla guida del Ministero dello Sviluppo economico: Industria 4.0, riordino degli incentivi, smart cities e internazionalizzazione delle imprese sono alcune delle priorità del titolare del MISE.
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Industria 4.0
La prima priorità indicata da Calenda è quella dell’innovazione del sistema manifatturiero, puntando sulla cosiddetta Industria 4.0, centrata su automazione e interconnessione, sfruttando le opportunità offerte da big data, Internet of Things, cloud computing, ma anche dalla robotica, la stampa 3D, le interazioni machine-to-machine e lo sfruttamento dei dati.
La prossima settimana il Ministero avvierà una consultazione su un piano da lanciare prima della pausa estiva in modo da inserire le misure nella prossima legge di Stabilità.
Al Piano Industria 4.0 contribuirà anche l'attuazione della strategia nazionale per la banda ultralarga, con le prime gare attese ormai a giorni.
Del contributo del digitale alla crescita ha parlato anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan intervenendo all'incontro “Lo Stato innovatore: verso una PA 4.0 in un’economia 4.0”, al Forum PA, che ha visto la partecipazione anche di aziende private attive nel settore, come Cisco, SAS, Time Hewlett-Packard, di grandi società pubbliche come Sogei e Consip.
“La PA può essere un fattore della crescita e fare da stimolo per tutta l’economia, quindi anche per il settore privato, come si è visto nella fatturazione digitale, che ha spinto il privato ad adeguarsi. Se si cambiano processi e comportamenti si ottengono i risultati che uno si aspetta dalle riforme strutturali”, ha detto Padoan.
“Sugli investimenti digitali in Italia mancano all’appello 23 miliardi di euro all’anno rispetto alla media dell’Ue a 28, e circa 300 milioni di euro di investimenti annui in start up high tech. Per non rimanere indietro servono un elettroshock culturale, una chiara scaletta delle priorità nell’agenda dei Governi e un ruolo trainante della PA, che in questo modo può modernizzare se stessa oltre che fare da stimolo e da esempio per tutto il sistema”, ha sottolineato Andrea Rangone, fondatore degli Osservatori digital innovation del Politecnico di Milano e CEO di Digital 360.
Riordino incentivi
Parte delle risorse per il piano Industria 4.0, ha anticipato Calenda all'Assemblea di Confindustria, potranno venire dal riordino degli incentivi. “Ho intenzione di verificare ogni singolo incentivo erogato per capire quali sono stati i risultati raggiunti in termini di soddisfazione dei clienti e di impatto”, ha detto Calenda, spiegando che il principio di fondo dell'operazione sarà quello della concentrazione delle risorse sulle iniziative esistenti che funzionano.
Smart cities, internazionalizzazione e crescita imprese
Risorse significative dovranno andare alla promozione delle Smart cities, le città intelligenti. “Non ha alcun senso ad esempio lanciare un programma sulle smart cities il cui stanziamento non renderebbe smart neanche un quartiere di Roma”, ha detto il ministro, dicendosi intenzionato a produrre entro settembre un vero e proprio piano strategico e operativo.
Anche il Piano straordinario per il Made in Italy verrà potenziato, puntando soprattutto sugli USA, mentre per favorire la crescita dimensionale d’impresa partirà a breve il programma sperimentale Alti potenziali, “che aiuterà le aziende piccole e medie di eccellenza a costruire la propria crescita su piani industriali e finanziari solidi”.
Produttività dei fattori
Calenda ha infine affrontato il tema delle politiche per la produttività totale dei fattori, su cui era stato sollecitato anche dall'intervento del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. In tema di concorrenza, Calenda ha ammesso che la legge in discussione al Senato “non è la migliore possibile, ma contiene alcune disposizioni importanti e comunque sarebbe un segnale deleterio ricominciare il lavoro da capo”.
Sul tema dell’energia, invece, le novità in arrivo da Bruxelles in materia di struttura delle tariffe e regolamento sugli energivori impongono dei cambiamenti: “stiamo lavorano in questi giorni affinché, nell’ambito delle regole comunitarie, non vi sia un generalizzato appesantimento dei costi per le imprese che sarebbe in questa condizione di mercato insopportabile”, ha detto il ministro.