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PNRR, i 12 target del MASE da raggiungere entro fine 2024

 

Foto di jason mavrommatis da UnsplashIl MASE fa il punto sullo stato di avanzamento del PNRR, rivelando che nel primo semestre 2024 sono stati raggiunti tutti i traguardi e gli obiettivi previsti per il periodo. Guardando ai prossimi mesi, sono 12 i target in capo al ministero da raggiungere entro dicembre 2024, con al centro interventi su, tra gli altri, rigenerazione urbana, infrastrutture, gestione dei rifiuti, agro-voltaico e sviluppo rinnovabili

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A pochi giorni dalla pubblicazione del report intermedio del Servizio Studi della Camera da cui è emerso che l’81% dei progetti finanziati con risorse PNRR è in corso di realizzazione, il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) ha pubblicato un aggiornamento sullo stato di avanzamento delle azioni di intervento realizzate nei primi sei mesi del 2024 e i prossimi target da raggiungere entro fine anno.

Il punto del MASE giunge in una fase critica dell’attuazione del piano che, dopo la revisione di dicembre 2023 per comprendere il REPowerEU nel PNRR italiano (e di altri Stati membri), ha ora a disposizione 194,4 miliardi di euro (un importo maggiore del precedente ammontare, che si attestava intorno ai 191 miliardi) da impiegare entro il 2026. Quella attuale è, dunque, una fase delicata della vita del Piano perché prevede la concreta messa a terra degli interventi, al fine di rispettare le scadenze previste per la realizzazione del piano stesso, sfruttando appieno le risorse di Bruxelles.

Tra l’altro, proprio rispetto alle scadenze e agli obiettivi fissati dai PNRR dei vari paesi europei, la Corte dei Conti UE, in una recente relazione, ha espresso alcuni dubbi per il fatto che la capacità di assorbimento delle risorse del Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility – RRF) da parte dei paesi non è al passo con quanto previsto dai piani dell’UE. Il punto del MASE va quindi letto tenendo presente che, come sottolineato dalla Corte dei Conti nella relazione, il raggiungimento dei singoli target di una misura (cioè il focus del documento pubblicato dal MASE) non implica necessariamente il suo effettivo compimento.

Le 7 missioni del PNRR, in breve

Il PNRR italiano si sviluppa attorno a tre assi strategici (condivisi a livello europeo) – digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale – e si articola in diverse “Componenti”, raggruppate in 7 missioni.

  • M1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, cui sono indirizzati 41,3 miliardi
  • M2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica, a cui vanno 55,5 miliardi
  • M3 – Infrastrutture per una mobilità sostenibile, che riceve 23,7 miliardi
  • M4 – Istruzione e ricerca, che riceve 30,1 miliardi
  • M5 – Coesione e inclusione, che ha un budget di 16,9 miliardi
  • M6 – Salute, cui vanno risorse pari a 15,6 miliardi
  • M7 – RePowerEU, a cui sono destinati 11,2 miliardi

Le due missioni che interessano i target che deve raggiungere il MASE sono la due e la sette. La missione 2 riguarda i grandi temi dell'agricoltura sostenibile, dell'economia circolare, della transizione energetica, della mobilità sostenibile, dell'efficienza energetica degli edifici, delle risorse idriche e dell'inquinamento. La missione 7 dedicata al piano REPowerEU mira invece a rafforzare le reti di distribuzione e di trasmissione, comprese quelle del gas, ad accelerare la produzione di energia rinnovabile, a ridurre la domanda di energia, ad aumentare l'efficienza energetica e a creare le competenze per la transizione verde nei settori pubblico e privato, nonché a promuovere le catene del valore dell'idrogeno e delle energie rinnovabili attraverso misure che agevolino l'accesso al credito e ai crediti d'imposta.

PNRR, gli obiettivi da raggiungere per il MASE entro fine anno

In tale contesto, le misure in capo al dicastero da portare a compimento entro dicembre 2024 sono 12 e riguardano: la missione 2, legata alla transizione ecologica, e sul missione 7, dedicata al piano REPowerEU. 

Uno dei target PNRR del secondo semestre 2024 affidati al MASE riguarda la misura l'Investimento I4.3 della M2C2 del PNRR "Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica". Per questa misura, il cronoprogramma concordato con Bruxelles prevede l’aggiudicazione, durante il semestre in corso, degli appalti pubblici per l'installazione di infrastrutture di ricarica elettrica in centri urbani e in strade extra-urbane. Le risorse messe a disposizione dai bandi PNRR in questione - che, lo ricordiamo, sono aperti fino al 7 ottobre 2024 - ammontano a 639 milioni di euro, con cui realizzare 18.380 infrastrutture di ricarica elettrica entro giugno 2026. Il tipo di incentivo previsto dal MASE è il contributo a fondo perduto. 

Un secondo importante target da arrgiungere entro la fine dell'anno è quello realtivo alla misura M2C2|1.1 – Sviluppo agro-voltaico. Per questo investimento, infatti, il MASE dovrà assicurare l'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l’installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici. La misura, lo ricordiamo, ha l'obiettivo di promuovere una maggiore diffusione dell’agri-voltaico in Italia tramite due procedure incentivanti: un contributo in conto capitale, pari al massimo al 40% delle spese sostenute, e una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete e gestita dal GSE.

La capacità di rete per la distribuzione di energia da fonti rinnovabili è invece il tema relativo al target M2C2|2.1 – Rafforzamento smart grid. In questo caso parliamo della misura volta a sostenere la realizzazione di interventi di rafforzamento, smartizzazione e digitalizzazione della rete elettrica di distribuzione per aumentare la capacità di ospitare energia rinnovabile e consentire l'elettrificazione dei consumi, mediante la concessione di contributi a fondo perduto, fino al 100% dei costi ammissibili.

Vi sono poi alcuni target riconducibili al tema delle infrastrutture, come la M7|4 - Tyrrhenian Link per la quale si prevede l'aggiudicazione di tutti i contratti per i valori necessari alla posa di 514 km di cavi di collegamento tra Caracoli ed Eboli. Altri che riguardano la rigenerazione urbana e i servizi ecosistemici, come la M2C4|3.3 – Ristrutturazione dell’area del Po, per il quale si prevede la riduzione dell’artificialità dell’alveo per la rinaturazione dell’area del Po di almeno 13 km. O ancora:

  • la M7|5 SA.CO.1.3, che prevede l’aggiudicazione di tutti i contratti per i lavori necessari al completamento dell’involucro delle stazioni di conversione in Sardegna e Toscana;
  • e la M2C4|3.1- Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano che, entro il secondo semestre 2024, dovrebbe arrivare a piantare materiali forestali di moltiplicazione (sementi o piante) per almeno 4,5 milioni di alberi e arbusti.

Tre obiettivi, invece, riguardano questioni normative e burocratiche legate alle rinnovabili:

  • la M7R4 - Mitigazione del rischio finanziario associato ai contratti PPA da fonti rinnovabili, nell'ambito della quale si prevede l’entrata in vigore degli atti di diritto primario;
  • la M7R4 – Mitigazione del rischio finanziario associato ai contratti PPA da fonti rinnovabili che invece, sempre entro fine 2024, prevede l’entrata in vigore degli atti di diritto derivato;
  • la M7R1- Semplificazione delle procedure autorizzative per le energie rinnovabili a livello centrale e locale che, nel secondo semestre 2024 deve portare a casa l'individuazione delle cosiddette “zone di accelerazione per le energie rinnovabili”.

Al centro degli ultimi due target del secondo semestre 2024 affidati al MASE vi è, infine, il tema della gestione dei rifiuti. Da un lato, infatti, nell'ambito della M2C1R1.2 - Programma nazionale per la gestione dei rifiuti, è prevista la riduzione delle discariche abusive oggetto della procedura di infrazione 2011/2215. Da''altro all'interno della M2C1|1.1 – Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti, si punta alla riduzione delle differenze regionali nei tassi di raccolta differenziata. 

PNRR, i risultati del primo semestre 2024

Oltre a fonrire i dati sui target da conseguire entro la fine dell'anno, il MASE ha pubblicato anche una fotografia delle misure del PNRR previste per la prima parte del 2024 e che sono state portate a termine. In generale, i sei target o “milestone” in questione riguardano diversi temi, tra cui: le procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili onshore e offshore, la digitalizzazione dei parchi nazionali, la gestione dei rifiuti e lo sviluppo di alcune infrastrutture. Anche in questo caso le missioni di riferimento per i traguardi raggiunti nei primi sei mesi del 2024 sono state la due (rivoluzione verde e transizione ecologica) e la sette (REPowerEU).

In particolare, la prima misura - M2C2R1.1 – è riferita alla semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili onshore e offshore, al nuovo quadro giuridico per sostenere la produzione da fonti rinnovabili e alla proroga dei temi e dell’ammissibilità degli attuali regimi di sostegno. A questo proposito, con l’intenzione di stabilire un quadro giuridico per la semplificazione delle procedure di autorizzazione a costruire strutture per le energie rinnovabili onshore e offshore, nel periodo considerato è stato emanato il decreto legislativo n. 199/2021 e le norme di semplificazione per la realizzazione di impianti FER. È stato adottato, inoltre, il decreto ministeriale per l’individuazione delle aree idonee e quello per l’estensione dei meccanismi di sostegno per le tecnologie mature, nonché il provvedimento per la creazione dei meccanismi di sostegno. Infine, è stata approvata la riforma per promuovere gli investimenti nei sistemi di stoccaggio.

Per la milestone M7|13 – riferita alla Linea Adriatica Fase 1 (centrale di compressione di Sulmona e gasdotto Sestino-Minerbio) – nel primo semestre 2024 il MASE ha conseguito due target. Da un lato, per la centrale di Sulmona sono stati compiuti passi in avanti sull’aggiudicazione della procedura di gara relativa alla fornitura con posa in opera di 3 turbocompressori da 11 MW (24 gennaio 2024) e sull’aggiudicazione della procedura di gara relativa ai lavori di costruzione della Centrale (25 maggio 2024). Per il gasdotto Sestino-Minerbio, invece, tutti i 7 lotti per la costruzione del gasdotto sono stati aggiudicati tra ottobre 2023 e marzo 2024. Dall'altro è stata assicurata l'adozione e l'aggiornamento delle pertinenti valutazioni di incidenza ambientale (VIncA) effettuate ai sensi della direttiva Habitat.

Portati a termine anche gli obiettivi legati alla misura M2C1|1.1 relativa alla realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e sull’ammodernamento degli impianti esistenti. In particolare, l’Italia ha inviato alla Commissione UE complessivamente 28 richieste di cancellazione di discariche abusive a dicembre 2023 (una in più rispetto alle 27 previste) e 30 richieste a maggio 2024. Secondo i dati aggiornati al primo semestre, l’Esecutivo europeo ha approvato 22 richieste di cancellazione di discariche abusive (sulle 33 totali), riducendo così a 11 il numero dei siti oggetto della procedura di infrazione.

Nel periodo considerato, l’Italia ha portato a casa risultati concordati anche rispetto alla misura M2C4|3.2, quella cioè legata alla digitalizzazione dei parchi nazionali. Tutti i parchi e le aree marine protette, infatti, hanno sviluppato servizi digitali per i visitatori grazie all’app Visit Naturaitalia e al portale web Naturaitalia, superando quindi l’obiettivo europeo fissato al 70% di pachi digitalizzati.

Infine, in merito alle infrastrutture transfrontaliere per l’esportazione del gas, oggetto della misura M7|14, Snam (soggetto attuatore) ha notificato l’aggiudicazione di tutti i contratti per le opere necessarie a ultimare la centrale di compressione di Poggio Renatico. Inoltre, le gare di riferimento per la realizzazione dell’opera sono state aggiudicate tra novembre 2023 e maggio 2024.

Per maggiori informazioni, consulta le informazioni di riepilogo sui target PNRR 2024 del MASE

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