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Abruzzo: la L.R. 20/2010 sostiene il consumo di prodotti agricoli a chilometri zero

 

Vegetables - Foto di Biswarup GangulyLa Regione ha introdotto, con l'approvazione della Legge regionale n. 20/2010, una serie di misure volte a favorire il consumo e la commercializzazione di prodotti agricoli a chilometri zero e a garantire una maggiore sostenibilità ambientale dell'attività agricola.

Con l'espressione "prodotti a chilometri zero" ci si riferisce alle seguenti tipologie di prodotti agricoli ed agroalimentari:

  • prodotti di qualità;
  • prodotti tradizionali;
  • prodotti stagionali;
  • prodotti di comprovata sostenibilità ambientale (per i quali è dimostrato che l'apporto di emissioni di gas a effetto serra dovute al trasporto è inferiore rispetto a quello di altri prodotti equivalenti presenti sul mercato);
  • prodotti a filiera regionale.

Gli obiettivi che la nuova legge intende perseguire sono:

  • garantire il rispetto della normativa sull'etichettatura dei prodotti agricoli freschi e trasformati;
  • favorire la diffusione di certificazioni volontarie sui prodotti agricoli ed alimentari a "chilometri zero";
  • valorizzare il consumo di prodotti agricoli a "chilometri zero";
  • incentivare l’impiego di prodotti agricoli a chilometri zero da parte dei gestori dei servizi di ristorazione collettiva pubblica e delle imprese esercenti attività di ristorazione e di ospitalità nell’ambito del territorio regionale;
  • favorire l’incremento della vendita diretta di prodotti agricoli a "chilometri zero" da parte dei produttori.

Le azioni che la Regione metterà in atto per promuovere la conoscenza di tali alimenti da parte dei consumatori comprendono l'attuazione di specifiche campagne di informazione e comunicazione e la costituzione di un'apposita sezione dedicata ai mercati agricoli nel portale web regionale, l'individuazione di spazi riservati ai prodotti agricoli ed agroalimentari a chilometri zero nelle strutture di vendita di cui alla L.R. 10 settembre 1993, n. 58 (fiere, mostre, altre manifestazioni promozionali), l'intervento dei Comuni per garantire, nel caso di apertura di nuovi mercati al dettaglio in aree pubbliche o di disponibilità di posteggi in mercati esistenti, il 15% del totale dei posteggi agli imprenditori agricoli esercenti la vendita diretta di prodotti agricoli.

Per quanto riguarda invece l'obiettivo di incrementare l'utilizzo dei prodotti a chilometro zero nella ristorazione privata e collettiva e nelle strutture ricettive, la Regione ha previsto due misure:

  1. l'attribuzione di un titolo preferenziale a chi utilizza prodotti agricoli a chilometri zero negli appalti pubblici di servizi o di forniture di prodotti alimentari e agroalimentari destinati alla ristorazione collettiva;
  2. il riconoscimento di un logo alle imprese esercenti attività di ristorazione, ospitalità e vendita al pubblico che si approvvigionino per almeno il 30% di prodotti agricoli ed agroalimentari a "chilometri zero".

Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli a chilometri zero - BUR n. 71 del 3 novembre 2010 p. 9

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