UE: in vigore la riforma della Politica Agricola Comune - PAC per il settore vitivinicolo
Gli aiuti per la distillazione di crisi e la distillazione di alcol per usi commestibili saranno progressivamente soppressi; gli importi corrispondenti, ripartiti in dotazioni nazionali, possono essere destinati a misure quali la promozione dei vini sui mercati dei paesi terzi, la ristrutturazione e gli investimenti per modernizzare i vigneti e le cantine.
La riforma contribuirà a proteggere l'ambiente nelle regioni vinicole, garantirà la salvaguardia di politiche di qualità tradizionali e consolidate e semplificherà le norme di etichettatura nell'interesse di produttori e consumatori. Dal 1 gennaio 2016 verrà inoltre abolito a livello comunitario l'attuale restrittivo sistema dei diritti di impianto, dando tuttavia agli Stati membri che lo desiderano la possibilità di mantenerlo fino al dicembre 2018.
La seconda fase della riforma comprende tre gruppi di norme che riguardano:- le denominazioni di origine protette (DOP) e le indicazioni geografiche protette (IGP), le menzioni tradizionali, l'etichettatura e la presentazione dei vini;
- le pratiche enologiche;
- lo schedario viticolo, le dichiarazioni obbligatorie e le informazioni per il controllo del mercato, i documenti che scortano il trasporto dei prodotti e la tenuta dei registri nel settore vitivinicolo.
Per quanto riguarda le DOP/IGP e le menzioni tradizionali, il regolamento stabilisce le norme per la loro protezione e le procedure per l 'esame delle domande di protezione, per i ricorsi in opposizione e per la cancellazione o la modifica delle DOP/IGP.
La normativa fa salve le politiche nazionali consolidate in materia di qualità; inoltre, alcune menzioni e forme di bottiglia tradizionali potranno conservare la protezione di cui godono. Diventerà possibile indicare l'annata della vendemmia e il nome dei vitigni per i vini senza DOP/IGP.
Per approfondire: http://ec.europa.eu/agriculture/capreform/wine/index_it.htm
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