Skolkovo svela i mercati emergenti piu' appetibili per gli investitori
Li chiamiamo da circa trent'anni "mercati emergenti", ma soltanto nell'ultima decade questo termine ha assunto un significato familiare. Una recente indagine effettuata da Skolkovo, o meglio, Ckoлково, blasonata school of management di Mosca, in collaborazione con Ernst & Young, ne ha messo in luce i cambiamenti.
Secondo l'analisi dell'ateneo, che si propone sempre più come hub dell’innovazione dell’Est, se da un lato le economie dei "BRIC" (Brasile, Russia e Cina) hanno catalizzato gran parte dell’attenzione negli ultimi anni, dall’altro le multinazionali e gli investitori vanno sempre più spesso alla ricerca di nuovi mercati da intercettare in Asia, Sud America e Africa.
La domanda più frequente degli investitori è: quali sono oggi i mercati emergenti? Per rispondere a questa esigenza Skolkovo propone una nuova metodologia per classificare questo tipo di mercati, mettendo in evidenza quali crescono più velocemente e quali invece "restano al palo".
Lo “Skolkovo emerging market index” comprende una media di 15 variabili, basate su cinque fattori primari (performance macroeconomica, salute e capitale umano, condizioni macroeconomiche, libertà economica e politica e dimensioni del mercato).
I 113 paesi in via di sviluppo presenti nello studio vengono classificati in quattro categorie. In testa il gruppo delle “Advanced stage emerging economies”, che possiedono molte delle caratteristiche tipiche dei paesi ricchi e delle economie sviluppate. In coda troviamo invece i “Dormant”, paesi che attualmente non mostrano segnali o speranza di vitalità e dinamismo.
In mezzo riscontriamo i mercati “Early-stage” e “Intermediate-stage”, che presentano segni di crescita nonostante permangano ostacoli di natura economica, politica e sociale.
Nel 2010, tra tutte le aree geografiche considerate, l’Asia, con 9 mercati in ascesa, supera di gran lunga le altre.
La Polonia ha superato l’Estonia, assicurandosi così il gradino più alto del podio nella classifica redatta da Skolkovo. La sua performance nel periodo successivo alla crisi economica del 2007 è stata superiore a quella di tutti gli altri paesi dell’Europa orientale.
Agli antipodi, nonostante la presenza massiccia di truppe internazionali, l’Afghanistan si posiziona all’ultimo posto del ranking stilato dall’università russa, superando così la Somalia nella categoria “Dormant”.
L’enorme capitale umano (in particolare l’aspettativa di vita e il tasso di alfabetizzazione) e l’elevata performance economica fanno sì che la Cina si posizioni al top della categoria “intermediate-stage”. Nonostante la sua indiscutibile influenza sull’economia globale, la Cina ha perso quota nel ranking a causa della scarsa libertà di pensiero.
L’ottima performance degli ultimi anni ha permesso al Brasile di scalare la classifica, passando da un ranking mediocre al quinto posto nell’”intermediate stage”. Se il tallone d’Achille del paese guidato da Dilma Roussef è rappresentato dal benessere e dal capitale umano, il punto di forza è costituito dall’ampiezza del mercato.
Alle rosee condizioni macroeconomiche e alle grandi dimensioni di mercato russo (che si colloca dal 14° posto della categoria “intermedia”) si contrappone invece una performance negativa nell’area benessere e salute delle popolazione.
Il minimo comune denominatore dei paesi “dormienti” è rappresentato dalla guerre civili e dai conflitti; tra questi, l’unico a primeggiare è il Venezuela, che possiede un reddito pro capite relativamente elevato e uno sviluppo paragonabile ai paesi “early stage”.
In conclusione, secondo Skolkovo i mercati emergenti rappresentano per la prima volta il motore della ricostruzione economica mondiale. Essi incideranno per il 90% sulla crescita dei consumi energetici nei prossimi vent’anni e per i tre quarti della crescita economica globale. Il tasso di povertà sta diminuendo, mentre la classe media può permettersi di accedere ai beni e ai servizi occidentali.
Che cos’è Skolkovo?
Creata nel 2006, La Moscow School of Management di Skolkovo è un progetto congiunto voluto dai rappresentanti del mondo del business russo, ma non solo, che hanno concentrato i loro sforzi per favorire la formazione di nuove leve di eccellenza. Il Presidente russo Dmitry Medvedev ne presiede il consiglio di amministrazione. Lo scorso 25 marzo l’ex segretario di Stato americano, Condoleeza Rice, ha fatto visita al Campus.
Nel febbraio 2011 Gazprombank, il gruppo bancario del colosso energetico russo Gazprom, ha concesso a Skolkovo una linea di credito per 245 milioni di dollari per rifinanziare quella già aperta nel 2008 da Sberbank, la più grande banca russa.
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