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Edilizia scolastica – un istituto su dieci ha lesioni strutturali

 

In attesa dei 350 cantieri per l'edilizia scolastica finanziati dai mutui BEI, Cittadinanzattiva denuncia: solo l’8% delle scuole localizzate in zone a rischio rispetta la normativa antisismica.

Edilizia scolastica - Photo credit: Patrick Q via Foter.com / CC BY-NC

Edilizia scolastica - protocollo Governo-BEI per finanziamenti

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Non sono cifre incoraggianti quelle riguardanti l'edilizia scolastica diffuse da Cittadinanzattiva nel suo XIV rapporto su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola: più di una scuola su dieci ha lesioni strutturali, e in un caso su tre gli Enti locali non effettuano gli interventi strutturali richiesti; un istituto scolastico su tre si trova in zone ad elevata sismicità, ma soltanto l’8% è stato progettato secondo la normativa antisismica.

Il rapporto di Cittadinanzattiva: 112 crolli in tre anni scolastici

Il rapporto fa il punto sullo stato delle scuole italiane, attraverso i dati del monitoraggio civico condotto su circa 150 edifici scolastici di tutta Italia e tramite la lettura di informazioni e fonti ufficiali. Fra le novità di quest’anno, una disamina della ricostruzione degli edifici scolastici nelle zone colpite dal terremoto negli ultimi anni (Emilia-Romagna, Abruzzo e Molise).

“All’indomani del sisma che ha colpito il Centro Italia, ai cittadini che legittimamente e con preoccupazione chiedono conto delle stato delle loro scuole in diverse parti del Paese, occorre dare informazioni chiare. La situazione dell’edilizia scolastica è difficile, come dimostrano i dati del nostro monitoraggio e lo sarà per molti anni ancora, nonostante gli interventi governativi fin qui realizzati”, dichiara Adriana Bizzarri, responsabile nazionale scuola di Cittadinanzattiva.

Legge Stabilita' 2016 – ok a Dpcm per edilizia scolastica

7 scuole su 10 con lesioni sulla facciata esterna. In un caso su tre gli Enti non effettuano gli interventi richiesti. Le scuole monitorate da Cittadinanzattiva appartengono a 10 Regioni: Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Nel 15% dei casi sono state riscontrate lesioni strutturali, in gran parte (73%) sulla facciata esterna, nel 27% negli ambienti interni.

Una scuola su 6 presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato e solo il 5% è in ottimo stato. L’81% dei RSPP (Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione) o dei dirigenti ha chiesto interventi manutentivi all’ente proprietario, ma in un caso su quattro non è stato effettuato alcun intervento: nel 14% è stato effettuato con molto ritardo, nel 52% con qualche ritardo e solo nell’8% dei casi tempestivamente. Una scuola su quattro ha chiesto interventi di tipo strutturale che, quasi in un caso su tre (29%), non sono stati mai effettuati: nel 24% dei casi sono intervenuti con molto ritardo, nel 33% con qualche ritardo e solo nel 14% tempestivamente.

112 crolli in tre anni. Solo nello scorso anno scolastico abbiamo avuto notizia, tramite la stampa locale, di 31 episodi di crolli, con feriti tra gli studenti ed il personale, oltre che danni alle cose e alle strutture. In alcuni casi eventi annunciati e prevedibili, in altri totalmente inaspettati.

Si tratta di crolli di solai, tetti, controsoffitti, distacchi di intonaco, caduta di cancelli, ventilatori, che si verificano in modo indifferenziato nelle scuole del Nord e del Centro-Sud, negli istituti comprensivi come nelle scuole superiori, nei piccoli centri come nei grandi.

Molte le scuole sprovviste di certificazioni nelle zone a rischio sismico. Solo il 35% del campione monitorato da Cittadinanzattiva possiede il certificato di agibilità statica, il 32% quello di agibilità igienico-sanitaria, mentre il certificato di prevenzione incendi è presente appena nel 10% delle scuole monitorate (il rilascio della certificazione della prevenzione incendi per gli edifici scolastici è stato prorogato al 31 dicembre prossimo).

Facendo riferimento ai dati nazionali del Miur (Anagrafe edilizia scolastica del 2015), emerge che la certificazione di agibilità è assente in oltre il 94% delle scuole calabresi e in circa la metà degli istituti di Lazio, Sicilia, Sardegna e Campania. Esaminando le Province coinvolte di recente da terremoti (Rieti, Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Teramo e Perugia) risulta che tale certificazione è presente solo nell’8% delle scuole di Rieti e Provincia, nel 23% circa di quelle di L’Aquila e Teramo.

Quanto ai piani di emergenza, i dati risultano molto disomogenei a livello regionale: bene Veneto (dove le scuole che hanno il piano sono più del 90%), Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia (tutte oltre l’80%). Male l’Abruzzo, dove soltanto il 27% ha redatto il piano. In Calabria l’informazione risulta addirittura assente. Fra le Province colpite di recente dai terremoti, male L’Aquila (ne è privo l’80% delle scuole) e Teramo (72%).

> Cittadinanzattiva: XIV rapporto su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola

Mutui BEI: registrato alla Corte dei Conti il decreto di ripartizione dei 10 milioni aggiuntivi

La Corte dei Conti ha registrato il Decreto ministeriale (5/08/2016 n. 620) di ripartizione per il 2016 dei 10 milioni di euro stanziati dalla legge n. 107/2015 per i mutui agevolati stipulati con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI).

La legge 107/2015 La Buona scuola ha disposto, infatti, a partire dal 2016, l’aumento dell'importo dei contributi pluriennali da 40 a 50 milioni di euro. I 10 milioni di euro supplementari di rata mutuo a carico dello Stato, daranno la possibilità alle Regioni di finanziare ulteriori 350 interventi di edilizia scolastica tra quelli inseriti nella Programmazione triennale. Sono circa 220 milioni in più a beneficio degli Enti locali.

A breve la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale con la tabella degli importi assegnati a ciascuna Regione.

Photo credit: Patrick Q via Foter.com / CC BY-NC

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