Unione dell’Energia, elettrificazione e sicurezza: le priorità del WP 2026 della Commissione
L’energia resta una priorità per l’Unione anche nel 2026. Tra gli obiettivi primari del work programme della Commissione UE per l’anno prossimo, infatti, vi è il controllo sulle risorse energetiche per garantire la tutela della competitività europea e per assicurare prezzi energetici più bassi a cittadini e imprese.
Cosa prevede la visione globale su energia e clima dell’UE
Partendo dalle iniziative chiave lanciate quest’anno a sostegno del settore energetico - ovvero Clean Industrial Deal e Piano d’azione per l’energia accessibile - il programma di lavoro per il 2026 “Europe’s Independence Moment” dell’Esecutivo europeo delinea le azioni al centro della strategia per l’energia da attuare il prossimo anno.
“L'Europa deve essere all'altezza del momento. Dobbiamo assumere il controllo delle tecnologie sensibili e delle fonti energetiche che alimenteranno le nostre economie. E dobbiamo assumerci la responsabilità del tipo di società in cui vogliamo vivere”, ha commentato la presidente Ursula von der Leyen in occasione del lancio del work programme.
Dalla sicurezza energetica alla strategia per l’elettrificazione, al pacchetto "Energy Omnibus", sono queste alcune delle iniziative in arrivo nel 2026 per l’energia. Proposte che, tra l’altro, si aggiungono ad altri interventi attesi entro la fine del 2025 come: il nuovo pacchetto per le reti (European Grid Package), il pacchetto energia per i cittadini (Citizens Energy Package) e la strategia di investimento per l'energia pulita (Clean Energy Investment Strategy). Si consolida così una linea d’azione che mira a combinare competitività industriale, sicurezza energetica e sostenibilità ambientale.
Cosa prevede il programma di lavoro 2026 della Commissione
L’Electrification Action plan e il pacchetto per la sicurezza energetica
In base alle tempistiche indicate nel programma, l’Electrification Action Plan, che include un'iniziativa specifica per il riscaldamento e il raffreddamento e il Pacchetto sulla sicurezza energetica (Energy Security Package), saranno presentati nel primo trimestre del 2026.
Su questo fronte giova ricordare che è attualmente aperta (fino al 20 novembre) la consultazione lanciata a inizio settembre da Bruxelles per raccogliere i contributi degli stakeholder alla definizione del Piano d’azione UE per l’elettrificazione.
L’Unione dell’energia e il mercato della CO2
Nella seconda metà del 2026, invece, l'attenzione si concentrerà sui nuovi obiettivi e piani per l'Unione dell'energia (Energy Union) da realizzare nel decennio successivo al 2030. Il work programme 2026 prevede che ciò includa proposte legislative per aggiornare la governance dell'Unione dell'energia (nel quarto trimestre 2026), nonchè proposte sulla direttiva per le energie rinnovabili e sulla direttiva per l'efficienza energetica (entrambe nel terzo trimestre 2026), e per quella sulle infrastrutture e il mercato del trasporto di CO2 (quarto trimestre 2026).
Per approfondire: Consiglio TTE: verso il potenziamento dell’Unione dell’Energia
Tra le altre cose, è prevista anche una strategia per la realizzazione delle prime centrali a fusione in Europa, la cui data di adozione deve ancora essere confermata.
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L’Energy Omnibus per una normativa sui prodotti energetici più snella
Infine, sulla scia della volontà della Commissione UE di semplificare la legislazione europea in più settori nell’ambito dell’Omnibus Package, è attesa per il secondo trimestre 2026 una strategia di semplificazione della normativa sui prodotti energetici (“Energy Omnibus”), che dovrebbe essere presentata nel secondo trimestre del 2026. In questo modo, l’Unione dovrebbe consentire la riduzione degli oneri amministrativi per imprese e consumatori.
Work programme 2026 Commissione UE: le azioni per il clima
Sul fronte dell’azione per il clima, infine, l’Esecutivo europeo prevede di realizzare il “Pacchetto sul clima per il prossimo decennio”, partendo dalla revisione degli obiettivi nazionali nel quadro politico dell’UE in materia di clima (prevista nel quarto trimestre 2026).
La Commissione passerà poi all’aggiornamento del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (EU ETS) per gli impianti marittimi, aeronautici e “installazioni fisse” (stationary installations) e della relativa riserva stabilizzatrice del mercato. Infine, Bruxelles si concentrerà sulla definizione del Quadro integrato europeo per la resilienza climatica.
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