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Riprogrammazioni STEP, le risorse del cofinanziamento nazionale restano alla Coesione

Italia e UE - Photo credit: Foto di Inn da Pixabay Le risorse del cofinanziamento nazionale dei Programmi della Politica di Coesione dell'UE liberate a seguito dell'adesione a STEP - la Strategic Technologies for Europe Platform che sostiene gli investimenti in tecnologie emergenti critiche rilevanti per le transizioni verde e digitale - potranno andare agli Accordi per la coesione o ad altri interventi, ma resteranno comunque vincolate alle finalità della coesione.

Avanzamento fondi europei e riprogrammazione STEP: il punto sulla Coesione in Italia

A definire le modalità di destinazione delle risorse del cofinanziamento nazionale rese disponibili a seguito dell’applicazione del tasso di cofinanziamento europeo al 100%, ai sensi dell’art. 14 del regolamento STEP 2024/795, è la delibera CIPESS n. 13-2025, approdata in Gazzetta ufficiale il 25 luglio.

Riprogrammazioni STEP: destinato il cofinanziamento dei Programmi UE 2021-2027

Secondo i dati della Commissione Europea, a marzo di quest'anno la Strategic Technologies for Europe Platform è arrivata a mobilitare un totale di 15 miliardi di euro tra risorse facenti capo a Programmi UE a gestione diretta, che sono state riorientate verso gli obiettivi della Piattaforma STEP, e Programmi Nazionali e Regionali della Politica di Coesione, modificati per fare posto ai nuovi obiettivi strategici in materia di tecnologie digitali, clean tech e biotecnologie.

L'Italia ha aderito all'iniziativa mediante la riprogrammazione del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività (PN RIC) 2021-2027 e di nove Programmi regionali, per un totale di 2,9 miliardi di euro rimodulati. Tutti questi Programmi beneficiano degli incentivi previsti dal regolamento 2024/795, tra cui l'aumento del prefinanziamento UE al 30% e il finanziamento integrale a carico dell'Unione europea per le nuove priorità STEP introdotte nei PN e nei PR.

Il finanziamento UE al 100% libera quindi le risorse del cofinanziamento nazionale, a valere sul Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183 del 1987, che possono essere riutilizzate, una volta quantificate alla luce delle certificazioni di spesa.

In base alla delibera CIPESS n. 13-2025, gli importi saranno verificati dal MEF-RGSIGRUE in sede di confronto tecnico con ciascuna Autorità di gestione e potranno andare alle amministrazioni titolari degli Accordi per la coesione per i relativi interventi o, nel caso di amministrazioni per le quali non sia prevista la sottoscrizione di un Accordo di coesione, in favore di azioni che comunque contribuiscano alle finalità della Politica di Coesione.

Le amministrazioni potranno però anche essere autorizzate all’utilizzo immediato delle risorse, previa comunicazione al MEFRGS-IGRUE e al Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, qualora sussista l’esigenza di:

  • dare copertura ad interventi già previsti all’interno dei Programmi cofinanziati dai fondi europei, per i quali, a seguito della rendicontazione delle spese al 100%, sia necessario sostituire, in tutto o in parte, l’originaria copertura finanziaria;
  • avviare interventi sperimentali prodromici all’eventuale consolidamento di misure strutturali.

Il termine ultimo per l’ammissibilità della spesa è fissato al 31 dicembre 2029.

Consulta la delibera CIPESS n. 13-2025 nella Gazzetta ufficiale del 25 luglio 2025