Terzo settore: finanziamenti per iniziative nazionali e locali
La Conferenza delle Regioni ha approvato l'atto di indirizzo per il finanziamento delle attività del Terzo Settore. A disposizione 62 milioni di euro per il solo 2018.
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“Le Regioni hanno dato l’intesa all’atto di indirizzo con cui si finanziano diverse attività del Terzo Settore e con cui si prevede una programmazione triennale. Per il solo 2018 si tratta di un complesso di risorse è pari a circa 62 milioni di euro”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Stefano Bonaccini, ha annunciato il via libera ai fondi per il Terzo Settore.
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Ok ai fondi per il Terzo Settore
Con l'entrata in vigore del Codice del Terzo Settore è stato previsto uno specifico Fondo diretto a sostenere, anche attraverso le reti associative, lo svolgimento di attività di interesse generale.
Il Fondo può finanziare infatti iniziative e progetti promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni comprese tra gli enti del Terzo Settore.
“Un'azione di sostegno e di sviluppo degli enti del Terzo Settore - che coinvolga i diversi enti, anche attraverso la diffusione della cultura del volontariato – è molto importante se si vuole davvero dare concretezza al principio di sussidiarietà”, ha osservato Bonaccini. “Ma il principio di sussidiarietà – ha concluso - può assumere ancora più valore nella sua declinazione verticale con un approccio che sia davvero basato sulla collaborazione a partire dalla dimensione regionale e fino a coinvolgere la dimensione nazionale”.
Le risorse per l'anno in corso ammontano complessivamente a 61.960.000 euro, di cui:
- iniziative e progetti di rilevanza nazionale: 23.630.000 euro;
 - iniziative e progetti di rilevanza locale: 28.000.000 euro;
 - contributi per l’acquisto di autoambulanze, autoveicoli per attività sanitarie e beni strumentali: 7.750.000 euro;
 - contributo annuo ai soggetti di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a), della legge n. 476 del 19 novembre 1987: 2.580.000 euro.
 
Per quanto riguarda i 28 milioni relativi ad iniziative e progetti di rilevanza locale, le risorse sono così ripartite tra le Regioni:
- Piemonte: 1.992.640 euro
 - Valle d’Aosta: 467.760 euro
 - Liguria: 979.880 euro,
 - Lombardia: 3.521.440 euro
 - Provincia Autonoma di Bolzano: 671.320 euro
 - Provincia Autonoma di Trento: 700.440 euro
 - Veneto: 2.097.360 euro
 - Friuli Venezia Giulia: 938.160 euro
 - Emilia-Romagna: 1.934.960 euro
 - Toscana: 1.853.460 euro
 - Umbria: 764.560 euro
 - Marche: 1.020.480 euro
 - Lazio: 2.232.600 euro
 - Abruzzo: 847.720 euro
 - Molise: 502.760 euro
 - Campania: 1.741.480 euro
 - Puglia: 1.474.640 euro
 - Basilicata: 591.240 euro
 - Calabria: 938.440 euro
 - Sicilia:1.726.360 euro
 - Sardegna: 1.002.280 euro.
 
Le caratteristiche dei progetti finanziabili saranno individuate a cura delle Regioni e Province autonome nel rispetto degli obiettivi generali, delle aree prioritarie di intervento, nonché di eventuali ulteriori priorità emergenti a livello locale.
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