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Agrivoltaico e energia green nel Mediterraneo: l’impegno di ENEA e RES4Africa

Agrivoltaico - Foto di Tim Mossholder da PexelsFavorire nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo lo sviluppo dell’agrivoltaico e dell’energia green, evitando conflitti legati a consumo di suolo e scarsità d'acqua e di risorse alimentari, è l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato da ENEA e RES4Africa, la fondazione che promuove la diffusione delle energie rinnovabili nel continente africano.

Agricoltura e energie rinnovabili: gli incentivi all’agrovoltaico in una mini-guida

“Nell’ultimo decennio abbiamo rilevato come la progressiva diffusione delle fonti rinnovabili nei territori nordafricani abbia incrementato il conflitto sull’uso del suolo. In questo contesto, l’agrivoltaico ha dimostrato tutta la sua potenzialità nel migliorare l’integrazione tra energia e uso della terra”, sottolinea Roberto Vigotti, Segretario Generale di RES4Africa Foundation. 

Per dare risposta al problema del consumo di suolo a fini energetici, che rischia di ridurre la disponibilità di risorse alimentari, ENEA metterà in campo Agrivoltaico sostenibile @ENEA, la rete italiana istituita lo scorso marzo e aperta a imprese, istituzioni, università e associazioni di categoria per promuovere l’agrivoltaico sostenibile.

“Con questo accordo intendiamo proseguire il nostro impegno per favorire la transizione energetica in Africa, mettendo in campo le migliori strategie, come appunto l’agrivoltaico. L’installazione di impianti fotovoltaici, considerata la loro maturità tecnologica, il basso costo e la semplicità dei sistemi, è strategica rispetto al raggiungimento degli obiettivi energetici dell’area”, dichiara Giorgio Graditi, direttore del Dipartimento ENEA di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili.

“Ma per integrare le energie rinnovabili nel sistema elettrico locale sarà necessario attuare politiche e iniziative dimostrative che possano rendere più facile per il settore privato svolgere il ruolo di acceleratore della transizione energetica”, conclude Graditi.

I numeri dell'agrivoltaico in Europa e gli investimenti pianificati dall'Italia grazie al Recovery

Il potenziale degli impianti agrivoltaici in Europa non è da sottovalutare: secondo uno studio di SolarPower Europe (SPE) si parla di oltre 700 GW se si sviluppassero progetti di questo tipo su appena l’1% dei suoli arabili europei.

Non a caso, tra i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza ce n’è anche uno dedicato allo sviluppo dell’agrivoltaico, che vale 1,1 miliardi. L’obiettivo finale del progetto di investimento è realizzare dei sistemi ibridi per la produzione agricola ed energetica che contribuiscano alla sostenibilità ambientale ed economica delle aziende coinvolte.

Nel dettaglio, il progetto incluso nel Recovery prevede l'implementazione di sistemi ibridi per la produzione agricola ed energia che, senza compromettere l'utilizzo dei terreni dedicati all'agricoltura, contribuiscano alla sostenibilità ambientale ed economica delle aziende coinvolte, anche valorizzando i bacini idrici tramite soluzioni galleggianti. Negli 1,1 miliardi previsti dal PNRR rientra anche il monitoraggio dell'efficacia del progetto, con la raccolta dei dati sia sugli impianti fotovoltaici che sulla produzione agricola sottostante, al fine di valutarne gli impatti in termini di risparmio idrico, fertilità del suolo, resilienza ai cambiamenti climatici e produttività per i diversi tipi di colture.

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