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Dalla sugar tax al bonus mamme: cosa prevede il DL Economia in GURI

Consiglio dei Ministri 20 giugno - Photo credit: Palazzo ChigiApproda in Gazzetta ufficiale il DL Economia (decreto-legge n. 95-2025), approvato dal Consiglio dei ministri dello scorso 20 giugno. Nella stessa riunione a Palazzo Chigi avevano ricevuto il via libera anche altri provvedimenti in materia di sport, ricerca ed energia.

Fondo Innovazione Agricoltura 2025: contributi a fondo perduto per gli investimenti delle PMI

Varato dal Governo il 20 giugno e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 30 giugno, il decreto legge che introduce disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese (DL n. 95-2025) rifinanzia il Fondo Innovazione Agricoltura, stanzia fondi per le Staff House nel turismo, ma include anche interventi di carattere sociale, come il rinvio al 2026 dell'esonero contributivo per le lavoratrici madri e l'introduzione di un contributo 'ponte' nel 2025.

Durante il Consiglio dei ministri del 20 giugno, oltre al DL Economia (anche noto come DL Omnibus) sono stati approvati anche un decreto-legge in materia di sport, uno in tema di università, istruzione e salute, il Piano per la qualità dell'aria del MASE e il Documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo 2024-2026.

DL Economia, cosa prevede

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 149 del 30 giugno 2025, il DL n. 95-2025 contiene in realtà misure in diversi ambiti, compresi interventi di carattere sociale, infrastrutturali, relativi ai trasporti e agli enti territoriali.

Lato imprese si segnalano i 47 milioni destinati al Fondo per l'innovazione in agricoltura per il 2025 e i 5 milioni per il contrasto della peste suina africana (PSA), ma anche i 120 milioni di euro (44 milioni per il 2025 e 38 milioni per ciascuno degli anni 2026 e 2027) per la misura Staff House del turismo, che mira ad affrontare l’emergenza abitativa per i lavoratori del settore turistico. I 120 milioni potranno essere utilizzati in parte per la locazione agevolata a favore dei lavoratori impiegati nel settore turistico e in parte per la creazione, la riqualificazione e l’ammodernamento di alloggi destinati ai lavoratori del comparto turistico-ricettivo e di somministrazione cibo e bevande. Inoltre, vengono introdotte misure per le startup e per il sostegno alle esportazioni e all'internazionalizzazione delle imprese italiane.

Sul fronte sociale, il DL Economia invece ha rinviato di un anno, al 2026, l’attuazione dell’esonero contributivo per le madri lavoratrici, previsto dalla finanziaria 2025, e ha introdotto per l'anno in corso un contributo 'ponte': un "nuovo bonus mamme" destinato alle madri con due figli (fino al compimento del decimo anno di quello di età inferiore) e alle madri con più di due figli (fino al compimento del diciottesimo anno di quello più giovane) con reddito da lavoro non a tempo indeterminato e subordinato.

Dall'esonero contributivo al contributo mensile, come cambia il bonus mamme

Inoltre, viene aumento di 10 milioni di euro per il 2025 al Fondo per il finanziamento di progetti nel Terzo Settore e altri 10 milioni destinati alla sezione speciale del Fondo di garanzia PMI, a beneficio degli enti del Terzo Settore non iscritti al Rea e degli enti religiosi civilmente riconosciuti.

In tema di investimenti infrastrutturali, il DL autorizza ad esempio le spese per il potenziamento delle infrastrutture idriche di Venezia, per la diga foranea di Genova e per l’edilizia carceraria, cui si aggiungono misure per lo sviluppo e l’efficientamento del trasporto rapido e di manutenzione stradale delle province e città metropolitane. Per la ricostruzione privata nelle aree terremotate del Centro Italia (Aquila, comuni del cratere, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo), si proroga fino al 2026 il Superbonus al 110%, mantenendo la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura; e resta valido per un altro anno la Zona franca urbana.

Fronte enti locali, nel testo rientrano anche disposizioni dirette a consentire l’utilizzo del Fondo per l’avvio di opere indifferibili per gli interventi che, su indicazione delle amministrazioni titolari, non sono più finanziati a valere sulle risorse del PNRR, purché alla data del 31 dicembre 2025 siano stati aggiudicati gli appalti per l’esecuzione dei lavori. 

Tra le misure si segnalano anche la proroga della sospensione della cosiddetta sugar tax fino al 1° gennaio 2026 e l’applicazione dell’Iva agevolata al 5% per gli oggetti d’arte, di antiquariato e di collezione. Infine, il DL prevede misure in materia di cripto-attività e antiriciclaggio.

Consulta il testo del Dl Economia in Gazzetta ufficiale

DL Università, le novità per il mondo della ricerca

Nel corso della riunione del 20 giugno il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge contenente disposizioni urgenti in materia di università e ricerca, istruzione e salute. Noto anche come DL Università (DL n. 90-2025), il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 24 giugno. 

Oltre alle misure volte a garantire il regolare avvio dell'anno scolastico 2025/2026, il provvedimento prevede una serie di interventi rilevanti tra cui:

  • l'aumento del Fondo ordinario di finanziamento dell'università, con 336 milioni in più rispetto allo scorso anno;
  • lo stanziamento di 160 milioni di euro a titolo di premialità per il Fondo ordinario di finanziamento degli enti pubblici di ricerca, in particolare per dare continuità al lavoro dei ricercatori assunti in relazione ai progetti PNRR;
  • un Fondo, predisposto di concerto con Confindustria, per il finanziamento del credito d'imposta per la stabilizzazione dei ricercatori che hanno svolto in impresa dottorati industriali innovativi.

Inoltre, il DL svincola 150 milioni di euro, già stanziati per la costituzione di Ecosistemi dell'innovazione nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), per la realizzazione del Piano d'azione "RicercaSud", previsto dalla legge di conversione del decreto Coesione.

DL Università, sbloccati 150 milioni per Piano Ricerca Sud

Piano qualità dell'aria da 2,4 miliardi

Su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il CdM del 20 giugno ha anche approvato il Piano di azione per il miglioramento della qualità dell’aria, uno strumento strategico per il contrasto all’inquinamento atmosferico e per l’adeguamento dell’Italia agli obblighi ambientali previsti dalla normativa europea.

Il Piano, ha fatto sapere il MASE, dispone complessivamente di circa 2,4 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi stanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e prevede interventi in quattro ambiti principali: promozione di tecniche a minore impatto emissivo in agricoltura; investimenti per la mobilità sostenibile; promozione di impianti più efficienti nel riscaldamento civile; campagne di comunicazione mirate rivolte ai cittadini.

"Tra le misure più significative – si legge nel comunicato del Ministero - sono previsti due programmi del MASE, per 800 milioni di euro destinati ai Comuni per progetti su casa-scuola, casa-lavoro, trasporto pubblico locale e sharing mobility; uno sconto sugli oneri di sistema elettrici per incentivare il cold ironing nei porti, riducendo le emissioni delle navi in sosta; il rafforzamento dei controlli sull’utilizzo di impianti domestici obsoleti a biomassa”.

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