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Ponte Morandi, in arrivo fondi per i familiari delle vittime

Foto di Gioele Fazzeri da UnsplashCon il via libera al DPCM che attua la legge a sostegno delle vittime del crollo del Ponte Morandi (Legge n. 63 del 15 aprile 2025) prende forma un provvedimento, atteso da anni, che mette a disposizione delle famiglie colpite dalla tragedia del 14 agosto 2018 sostegno economico e nuove opportunità occupazionali.  

Cosa prevede il Dl Infrastrutture

Per tradurre in aiuti concreti quanto previsto dalla Legge 63/2025, il governo ha optato per un DPCM, che ieri ha ricevuto il via libera e per il quale si attende ora solo la firma finale, prevista “in tempi brevissimi” - comunicano dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) - per trasformarsi in legge pienamente operativa. Un passaggio formale che consentirà al Governo di dare immediata attuazione a misure concrete per i cittadini colpiti e alle loro famiglie.

Grazie al DPCM, dunque, vedranno presto la luce un ampio set di aiuti. Parliamo ad esempio del sostegno economico per i parenti delle vittime, ma anche aiuti per chi è in difficoltà ed è prossimo alla pensione, oppure borse di studio per accompagnare gli orfani nel percorso scolastico e universitario. Ma anche opportunità di lavoro per chi ha perso l’occupazione e procedure semplificate per il riconoscimento della cittadinanza a chi vive regolarmente in Italia da anni.

Il provvedimento - si legge nella nota del MIT - si aggiunge e prescinde dai risarcimenti che saranno stabiliti dalla magistratura. Quanto alle tempistiche, il dicastero guidato da Matteo Salvini, rende noto che nelle prossime settimane saranno operative le procedure di erogazione, gestite dall’ente già incaricato di risarcire le vittime della strada.

Legge 63/2025, le misure per le famiglie delle vittime del Ponte Morandi

La legge del 15 aprile 2025 n. 63, in vigore dal 6 maggio 2025, riconosce - in coerenza con l’articolo 2 della Costituzione - dei benefici in favore delle vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale

Più in dettaglio, la norma istituisce, nello stato di previsione del MIT, un fondo con una dotazione di 7 milioni di euro per il 2025 e 1,5 milioni annui a decorrere dal 2026, destinato a iniziative di solidarietà in favore dei familiari delle vittime degli eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale, verificatisi tra il 13 agosto 2018 e la data di entrata in vigore della legge 63/2025, cioè il 6 maggio scorso. 

In particolare, il contributo è erogato in base a un preciso ordine di priorità

  • il coniuge superstite; 
  • i figli, in mancanza del coniuge superstite o nel caso di coniuge rispetto al quale sia stata pronunciata sentenza anche non definitiva di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio; 
  • l'altra parte dell'unione civile, ovvero la persona "convivente di fatto”; 
  • i genitori
  • i fratelli e le sorelle se conviventi a carico; 
  • i parenti o affini fiscalmente a carico nei tre anni antecedenti l'evento;
  • i fratelli e le sorelle non conviventi

Accanto a questi beneficiari, si aggiunge anche “chiunque subisca un'invalidità permanente superiore al 50% per effetto delle lesioni riportate in conseguenza degli eventi dannosi”

Oltre al fondo per iniziative di solidarietà, la legge prevede anche misure di sostegno integrative. Tra queste, vi sono le assunzioni dirette, grazie all’estensione ai beneficiari interessati dalle disposizioni della legge 63/2025 del diritto al collocamento obbligatorio già previsto dalla legge 407/1998 per le vittime di eventi terroristici o della criminalità organizzata.

Autorizzata anche una spesa di 100mila euro annui a partire dal 2025 per borse di studio riservate agli orfani e ai figli delle vittime, destinate a coprire tutti i gradi di istruzione, dalla primaria all’universitaria. 

Inoltre, tra le disposizioni della norma, anche la possibilità di concessione della cittadinanza italiana a coniugi stranieri, partner di unioni civili, conviventi, figli, genitori, fratelli e sorelle di vittime regolarmente residenti in Italia al momento del decesso e con almeno cinque anni di residenza legale nel territorio italiano al momento della concessione.

Il DPCM che ha appena ricevuto il via libera e che sarà presto firmato e pubblicato, individua tra gli eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale verificatisi tra il 13 agosto 2018 e il 6 maggio 2025, il crollo del Ponte Morandi di Genova del 14 agosto 2028 che ha causato la morte di 43 persone.