Acciaio: da Bruxelles nuove misure di salvaguardia per il settore
La Commissione UE ha presentato una proposta per proteggere il settore siderurgico europeo dagli effetti della sovraccapacità globale introducendo nuove misure di salvaguardia, in linea con il Piano d’azione europeo per l’acciaio e i metalli.
Cosa prevede il Piano UE per Acciaio e Metalli
La proposta dell’Esecutivo europeo, che sostituirà l’attuale misura di salvaguardia sull’acciaio in scadenza a giugno 2026, risponde all’invito dell’industria e di diversi Stati membri a offrire una forte protezione al settore siderurgico dell’UE, al fine di tutelare i posti di lavoro (300.000 impiegati diretti e circa 2,5 milioni indiretti in tutta l’Unione) e di sostenere la decarbonizzazione del comparto.
"Un settore siderurgico forte e decarbonizzato è essenziale per la competitività, la sicurezza economica e l'autonomia strategica dell'Unione europea. La sovraccapacità globale sta danneggiando la nostra industria. Dobbiamo agire ora - esorto il Consiglio e il Parlamento ad andare avanti rapidamente. La Commissione continuerà a collaborare con l'industria per proteggere e creare buoni posti di lavoro e con gli Stati membri e i partner globali, anche a livello di OMC, per trovare soluzioni a lungo termine alle sfide condivise”, ha commentato Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione UE.
“Le nuove misure di protezione commerciale sono state sviluppate congiuntamente con i sindacati e l'industria. Proteggiamo il mercato siderurgico europeo, ma lo facciamo con i nostri valori e il nostro metodo: rispetto del diritto internazionale e dialogo con i nostri partner”, ha sottolineato il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea Stéphane Séjourné.
Settore siderurgico: la proposta della Commissione a tutela dell’industria dell’acciaio
Tenendo fede agli impegni presi nell’ambito del Piano d'azione europeo per l'acciaio e i metalli, la proposta della Commissione mantiene il principio del commercio aperto e rafforza l'impegno con i partner globali per affrontare la sovraccapacità che interessa il settore siderurgico europeo. Tre le azioni chiave previste:
- limitare i volumi delle importazioni esenti da dazi a 18,3 milioni di tonnellate all'anno (una riduzione del 47 % rispetto ai contingenti siderurgici del 2024);
- raddoppiare il livello del dazio fuori quota al 50% (rispetto al 25% previsto dall’attuale salvaguardia);
- rafforzare la tracciabilità dei mercati siderurgici introducendo l'obbligo di “Melt and Pour” per prevenire l'elusione (ovvero l’obbligo proposto da Bruxelles di dichiarare dove l'acciaio viene fuso e colato per prevenire frodi).
La sovraccapacità del settore siderurgico, infatti, è un problema globale che richiede un'azione forte, autentica e congiunta da parte di tutti i partner: basti pensare che l’attuale produzione è più di cinque volte (620 milioni di tonnellate) il consumo annuo di acciaio dell'UE. Una problematica aggravata da altre criticità come l’aumento delle importazioni di acciaio, la chiusura dei mercati dei Paesi terzi, costi energetici elevati e scarsa domanda interna dell’Unione.
La Commissione, quindi, continuerà a guidare i lavori internazionali volti a trovare soluzioni collettive per affrontare efficacemente le cause profonde della sovraccapacità globale. E, con la misura proposta, Bruxelles invita anche i Paesi a collaborare al fine di affrontare la sovraccapacità globale, garantendo al contempo catene di approvvigionamento solide e aumentando l'accesso reciproco al mercato.
Ora la palla passa a Parlamento e Consiglio, che dovranno raggiungere un accordo definitivo sulla proposta della Commissione. Una volta adottata, la misura sostituirà l'attuale salvaguardia europea sull’acciaio.
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