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Garanzie e aiuti di stato: la Commissione si prepara ad una revisione

 

Source: EC - Audiovisual ServiceLa Commissione europea ha pubblicato oggi un documento di lavoro che chiede l'aggiornamento della disciplina sulle garanzie statali (la "Guarantee Notice"). L'obiettivo è assicurarne la continua conformità alle norme sugli aiuti di Stato, garantendo che siano concesse a condizioni di mercato.

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Come ha infatti spiegato la Vicepresidente esecutiva per la Transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera, la valutazione pubblicata oggi, da un lato “dimostra che la Comunicazione sulle garanzie rimane uno strumento utile per aiutare gli Stati membri a fornire garanzie in linea con le norme sulla concorrenza dell'UE. Allo stesso tempo - ha aggiunto Ribeira - i mercati finanziari si sono evoluti e abbiamo identificato diverse aree in cui dovrebbe essere aggiornata per riflettere gli sviluppi del mercato e semplificata per ridurre la complessità”. In tale contesto la Commissione europea ha quindi deciso di “affrontare questi problemi per garantire che le regole rimangano chiare, coerenti e adatte all'economia di oggi”, ha aggiunto Ribeira.

Per questo nel primo trimestre 2026 Bruxelles avvierà una revisione della Comunicazione sulle garanzie (Commission Notice on the application of Articles 87 and 88 of the EC Treaty to State aid in the form of guarantees, in inglese), che prevederà anche una consultazione degli stakeholder. L'obiettivo ultimo è avere pronta la revisione della Comunicazione sulle garanzie entro giugno 2027

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La Comunicazione sulle garanzie

La Comunicazione sulle garanzie illustra le modalità di valutazione da parte della Commissione UE delle garanzie statali sulle passività delle imprese – che possono essere una forma di aiuti di Stato – sia che si tratti di garanzie ad hoc, che di regimi di garanzia.

In particolare, l'Esecutivo europeo stabilisce criteri qualitativi e riferimenti ai parametri di mercato per le garanzie ad hoc, i premi di garanzia "esenti" per le garanzie statali prive di elementi di aiuto (se concesse alle PMI) e orientamenti per definire regimi di garanzia privi di elementi di aiuto per tutti i tipi di imprese, che possono essere utilizzati anche per determinare l'elemento di aiuto nelle garanzie che comportano aiuti.

Pertanto, fornendo orientamenti agli Stati membri per aiutarli a stabilire premi di garanzia conformi al mercato e a determinare l'importo dell'aiuto (pari alla differenza tra i premi addebitati e i premi di mercato), la Comunicazione sulle garanzie contribuisce a garantire un quadro chiaro e prevedibile per la concessione di prestiti con garanzia statale.

Nonostante la sua rilevanza, la Guarantee Notice è stata rivista l’ultima volta nel 2008.

In questi anni, però, il quadro generale è mutato. Ad essere cambiate sono state anzitutto le condizioni di mercato. Mentre la crisi finanziaria mondiale aveva infatti determinato un contesto di bassi tassi di interesse, adesso invece la pressione inflazionistica è aumentata sulla scia della pandemia di Covid-19 e dell'invasione russa dell'Ucraina. Ad essere mutati sono però anche i requisiti patrimoniali che, a seguito della crisi finanziaria mondiale, sono aumentati. Inoltre nello scorso decennio sono cambiate anche le pratiche di gestione dei rischi seguite dai partecipanti ai mercati finanziari. 

In tale contesto, Bruxelles ha condotto una valutazione sulla Guarantee Notice del 2008, da cui sono emerse una serie di criticità. Anzitutto, a causa degli sviluppi nei mercati finanziari, dell'evoluzione dei tassi di interesse e delle modifiche ai requisiti patrimoniali applicabili ai finanziatori dal 2008, l'attuazione della Comunicazione sulle garanzie può comportare una sottostima dell'importo dell'aiuto (vale a dire che il premio applicato per una garanzia statale può essere troppo basso). Di contro, a causa dell'approccio semplificato che può essere applicato alle garanzie statali per le aziende più piccole (la cosiddetta "opzione safe harbour"), potrebbe esserci invece una sovrastima dell'importo dell'aiuto (vale a dire che il premio applicato può essere troppo alto), soprattutto per le garanzie statali destinate alle PMI più rischiose.

Un’altra criticità riguarda la possibilità che i finanziatori non trasferiscano completamente ai mutuatari i benefici della riduzione del rischio che ottengono attraverso le garanzie dello Stato, sebbene questo effetto sia insufficiente perchè i finanziatori ottengano guadagni aggregati statisticamente significativi.

Infine, tra le altre criticità, è emerso che la Comunicazione sulle garanzie contiene elementi incoerenti con il più ampio quadro degli aiuti di Stato. In particolare, ci sono alcune incongruenze sull'uso dei benchmark di mercato e sui meccanismi per escludere gli aiuti ai finanziatori.

Alla luce quindi delle criticità emerse, come già accennato, nei prossimi mesi la Commissione europea avvierà un aggiornamento della Comunicazione sulle garanzie.

Per maggiori informazioni, consulta la valutazione finale della Comunicazione sulle garanzie

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