Aiuti di Stato: Bruxelles rivede le norme per servizio pubblico radiotelevisivo
Fino al 14 gennaio è possibile partecipare all'invito a presentare contributi e alla consultazione pubblica lanciati dalla Commissione Europea per raccogliere pareri sulla valutazione della Comunicazione sulla radiodiffusione del 2009, che stabilisce le norme in materia di aiuti di Stato per il servizio pubblico radiotelevisivo.
Garanzie e aiuti di stato: la Commissione si prepara ad una revisione
L'obiettivo delle due iniziative è raccogliere input delle parti interessate sulla revisione della "2009 Broadcasting Communication", un documento fondamentale della Commissione europea che stabilisce il quadro giuridico per gli aiuti di stato destinati al servizio pubblico radiotelevisivo (Public Service Media - PSM), al fine di determinare se siano ancora adeguate a un settore in rapida evoluzione.
Come sottolineato da Teresa Ribera, Vicepresidente Esecutivo per la Transizione Pulita, Giusta e Competitiva, "le norme sulle modalità di erogazione dei finanziamenti statali sono state stabilite nel 2009, ma da allora molto è cambiato: dalle nuove tecnologie alle nuove modalità di fruizione dei servizi, fino ai nuovi attori del settore".
La Commissione intende quindi "capire se queste norme siano ancora valide oggi e funzionino in modo equo per tutti", garantendo che il finanziamento pubblico al PSM rispetti la concorrenza, tutelando al contempo la missione e l'indipendenza delle emittenti di Stato.
Aiuti di stato a TV e radio pubbliche: le consultazioni per rivedere le norme del 2009
Per garantire una raccolta di pareri completa e mirata, Bruxelles ha attivato due distinti canali di partecipazione, entrambi con scadenza fissata al 14 gennaio 2026:
- 'General Public Consultation': aperta a un vasto pubblico, inclusi cittadini, imprese, associazioni di categoria, e organizzazioni non governative. È lo strumento per esprimere opinioni generali sull'impatto e l'interpretazione delle attuali regole.
- 'Expert Consultation Questionnaire': rivolto a soggetti con competenze ed esperienze specifiche nel settore, come operatori di mercato, autorità pubbliche nazionali ed accademici. L'obiettivo è identificare sfide e problemi specifici nell'applicazione pratica e sollevare questioni tecniche.
Una volta concluso il periodo di consultazione, l'Esecutivo europeo procederà con l'analisi dei contributi e pubblicherà una sintesi delle risposte sul portale 'Have Your Say'. Successivamente, un Documento di Lavoro dei Servizi della Commissione UE (Staff Working Document) riassumerà i principali risultati della valutazione.
Questi risultati saranno cruciali, poiché serviranno da base informativa per la Commissione per decidere se sia necessaria una modifica delle norme vigenti del 2009 e se formulare qualsiasi eventuale successiva proposta di revisione sul quadro normativo del broadcasting.
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