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Stato dell'Unione, Von del Leyen annuncia iniziativa per startup innovative dell'IA

 

Ursula von der Leyen - © European Union 2023 - Photographer: Dati BendoNello State of the Union di quest’anno, appuntamento cruciale in vista delle elezioni UE 2024, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato una nuova iniziativa per l'accesso delle startup di intelligenza artificiale ai computer ad alte prestazioni europei, affinché possano mettere alla prova i propri modelli in un ecosistema avanzato.

Il futuro del Green Deal e della politica industriale europea nel discorso sullo Stato dell'Unione

Von der Leyen ha utilizzato il suo ultimo discorso sullo Stato dell'Unione per passare in rassegna le iniziative intraprese durante il suo mandato e per delineare le priorità per i mesi a venire. Tra queste il sostegno alla transizione digitale in Europa, con l'annuncio di un nuovo capitolo dedicato alle startup innovative che operano nel mondo dell'intelligenza artificiale.

Innovazione, digitale e IA al centro del discorso sullo Stato dell'Unione 2023

Oltre a sottolineare la rilevanza assunta dalle nuove tecnologie digitali a livello economico e sociale, la presidente Von der Leyen durante il SOTEU 2023 ha descritto il modo in cui l'Europa, insieme ai suoi partner, dovrebbe "indicare la via per un nuovo quadro globale dell'intelligenza artificiale, fondato su tre pilastri: misure protettive, governance e guida dell'innovazione".

Il primo asse ha come priorità quella di "garantire che l'intelligenza artificiale abbia uno sviluppo antropocentrico, trasparente e responsabile". Per questo motivo è stato presentato e approvato dal Parlamento europeo l'AI Act: "il primo atto legislativo completo al mondo sull'intelligenza artificiale, favorevole all'innovazione".

Dopo il via libera di Strasburgo al regolamento sull'intelligenza artificiale, avvenuto lo scorso giugno, si auspica l'approvazione definitiva entro la fine anno e l'entrata in vigore della legge nel 2024. "Ora dobbiamo impegnarci per adottare le norme il prima possibile e garantirne l'applicazione", ha affermato la numero uno di Bruxelles.

C'è poi l'asse dedicato alla governance, su cui la presidente Von der Leyen ha evidenziato l'importanza di "unire le forze con i nostri partner per garantire un approccio globale alla comprensione dell'impatto dell'intelligenza artificiale sulle nostre società".

Su questo tema, inoltre, è emersa la necessità di creare un nuovo organismo istituzionale per l'intelligenza artificiale, analogo al Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, che si occupi dei rischi e dei vantaggi di questa tecnologia per l'umanità. "Questo nuovo comitato dovrebbe riunire intorno a uno stesso tavolo scienziati, imprese di tecnologia ed esperti indipendenti. Così saremo in grado di articolare rapidamente una risposta coordinata a livello mondiale, sulla base dei risultati del processo di Hiroshima e altri ancora" ha dichiarato il capo dell'Esecutivo UE.

L'ultimo asse è quello dedicato all'innovazione responsabile, su cui la presidente della Commissione ha ricordato le azioni messe in campo negli ultimi anni in materia di sostegno agli investimenti in ricerca e sviluppo: "Grazie ai nostri investimenti degli ultimi anni l'Europa è oggi all'avanguardia nella tecnologia di supercalcolo e possiede tre dei cinque supercomputer più potenti del mondo".

Proprio per sfruttare questo vantaggio per promuovere la nuova imprenditorialità a livello europeo la presidente della Commissione UE ha annunciato "una nuova iniziativa per l'accesso delle startup di intelligenza artificiale ai nostri computer ad alte prestazioni, perché possano mettere alla prova i loro modelli".

C'è poi il tema dei contributi e finanziamenti per l'IA, già al centro di programmi europei come Digital Europe e Orizzonte Europa, che avrà un ruolo di spicco anche nell'agenda europea dei prossimi mesi e nel 2024.

Infine, ha spiegato Von der Leyen, "abbiamo bisogno di un dialogo aperto con coloro che sviluppano e applicano l'intelligenza artificiale. Così avviene negli Stati Uniti, dove sette grandi imprese tecnologiche hanno già aderito a regole volontarie su sicurezza, ordine pubblico e fiducia. E così sarà in Europa, dove collaboreremo con le imprese di intelligenza artificiale affinché aderiscano volontariamente ai principi della nostra normativa prima che entri in vigore".

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