Codice appalti - in arrivo le linee guida sul PPP
Arrivano le linee guida sul partenariato pubblico privato. L’attività di attuazione del Codice appalti da parte dell’Autorità anticorruzione non rallenta
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Dopo la pubblicazione in consultazione dei primi sette provvedimenti previsti dal Dlgs n. 50 del 2016, l’Anac sta per approvare altri tre documenti: non si occuperanno solo di PPP, ma anche di illeciti professionali delle imprese e, soprattutto, del rating che dovrà servire a valutare il curriculum degli operatori economici.
Le regole per il PPP
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L’intervento in materia di partenariato pubblico privato si lega all’articolo 181 del Codice appalti. Qui si prevede che, al momento della verifica dell’esecuzione dei contratti, la pubblica amministrazione possa monitorare le attività dell’operatore economico attraverso la predisposizione ed applicazione di sistemi di monitoraggio definiti dall'Anac, dopo una verifica presso il Ministero dell’Economia.
Il rischio operativo
Questi sistemi saranno definiti dalle linee guida in arrivo. In questo modo sarà possibile verificare la permanenza in capo all'operatore economico dei rischi trasferiti al momento della sottoscrizione del contratto. In sostanza, il rischio operativo dovrà restare l'elemento caratterizzante del rapporto tra le parti. Una priorità fondamentale, secondo l’impostazione data dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.
Il rating di impresa
Il secondo tassello fondamentale di questo intervento riguarderà il rating di impresa. Il sistema si basa sull’articolo 83 del Dlgs n. 50 del 2016 e dovrà essere istituito presso l’Anac. Si tratta, in sostanza, di un’evoluzione del rating di legalità, attualmente gestito dall’Antitrust per i finanziamenti pubblici e privati.
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Valutazione del curriculum
Attraverso questo rating, l’Anticorruzione andrà a valutare i precedenti comportamenti dell’impresa, con particolare riferimento al rispetto dei tempi e dei costi nell'esecuzione dei contratti e all'incidenza del contenzioso. In pratica, questa valutazione servirà a controllare che l’operatore, oltre ad avere le caratteristiche formali necessarie a partecipare a una gara, abbia anche un curriculum adatto.
Gli illeciti professionali
In questo senso andrà anche l’intervento sui cosiddetti illeciti professionali delle imprese che, invece, si aggancia all’articolo 80 del nuovo Codice. Qui si prevede che la stazione appaltante ha il potere di escludere un operatore da una gara quando questo si sia reso colpevole “di gravi illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sua integrità e affidabilità”.
Uniformità di decisioni
Anche in questo caso si tratta di valutazioni legate al curriculum, come la cattiva esecuzione di un precedente contratto, il tentativo di influenzare le decisioni di una Pa, la diffusione di informazioni false o fuorvianti che possano avere condizionato le decisioni dell’amministrazione. L’obiettivo delle linee guida Anac, in questo caso, è ridurre al minimo la discrezionalità. Per questo l’Autorità spiegherà in dettaglio a tutte le amministrazioni come comportarsi, a seconda dei casi.
Entro maggio i primi documenti
Tutto questo si aggiunge al pacchetto di linee guida che, ormai, sono di prossima approvazione. La fase di consultazione dei primi sette documenti si concluderà lunedì prossimo. L’intenzione dell’Authority, raccolti i pareri dei diversi stakeholder, è di procedere rapidamente alla pubblicazione finale, entro il mese di maggio.
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