Sisma 2022 Marche: si aprono i termini per le domande di aiuto
Con l’annuncio dell'apertura dei termini per la presentazione delle domande di contributo, si attiva concretamente la ricostruzione dei territori al centro del terremoto del 2022 che ha colpito le Marche. A gestire le pratiche sarà l’Ufficio per la ricostruzione già incaricato di seguire il sisma 2016.
Cosa prevede il regolamento sulle polizze catastrofali?
Come ha spiegato, infatti, il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, “l’avvio concreto di questo percorso per la ricostruzione rappresenta un momento per il quale abbiamo lavorato di concerto con tutti gli enti coinvolti, a partire dalla volontà di far confluire la ricostruzione del 2022 nell’ampio e già strutturato Ufficio speciale regionale”. Una scelta effettuata alla luce della grande “esperienza accumulata purtroppo sin dal sisma del 2016” dalla struttura commissariale e da “tutta la filiera della ricostruzione”, che permette “di attivare strumenti operativi in tempi certi grazie anche al coordinamento tra soggetti pubblici e professionisti”, ha sottolineato Acquaroli.
“Grazie alla piattaforma Gedisi, al Testo unico della ricostruzione privata che abbiamo continuamento migliorato e integrato negli ultimi due anni e a una filiera istituzionale che lavora unita e a testa bassa, si può partire immediatamente con la presentazione delle manifestazioni di volontà e con la redazione delle progettualità pubbliche. Facciamo tesoro delle false partenze subite nel 2016 per non ripetere gli stessi errori in questa ricostruzione, altrettanto importante e prioritaria per noi perché ogni famiglia merita di rientrare in una casa sicura e in edifici pubblici pienamente funzionali e sicuri”, ha quindi aggiunto il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Guido Castelli.
Sisma 2022 Marche: domande di contributo per la ricostruzione privata
Per quanto concerne la ricostruzione privata, il Commissario comunica che essa presenta una stima di 177 milioni di euro a copertura di 230 interventi.
In questi casi i cittadini interessati possono presentare la Manifestazione di volontà - cioè l’indicazione che si intende ricostruire e che si presenterà il progetto - a mezzo Ge.Di.Si entro il 30 settembre 2025.
In questo modo i professionisti incaricati possono avviare contestualmente le attività di progettazione utilizzando le disposizioni contenute nel Testo Unico per la Ricostruzione Privata (TURP) già in uso nel sisma del 2016. Una volta inviata la Manifestazione di volontà il professionista potrà presentare presso l’USR Marche l’istanza per la definizione del livello operativo di danno.
Terremoto Marche 2022: ricostruzione pubblica
Per quanto riguarda invece la ricostruzione pubblica - che coinvolge 150 interventi per un totale stimato di 280 milioni di euro - i soggetti attuatori pubblici possono avviare la redazione dei Dip (Documenti di Indirizzo alla Progettazione) per il ripristino dei beni lesionati dal sisma.
In questo modo l’USR Marche provvederà a rimborsare, nelle more dell’emanazione del Piano commissariale degli interventi pubblici, gli eventuali oneri per i rilievi e/o indagini. All’esito della presentazione dei Dip sarà avviata la programmazione della ricostruzione pubblica secondo criteri di urgenza, indifferibilità e priorità.
Dagli uffici commissari si sottolinea anche che agli interventi della pubblica amministrazione si aggiungono circa 59 edifici di culto di proprietà di enti ecclesiastici e diocesi, per i quali verranno sempre sviluppati i Dip e quindi individuato un piano di ricostruzione.
Sisma 2022 Marche: i territori colpiti
Vale la pena ricordare che, tra dentro e fuori “cratere”, ad essere stati coinvolti dal sisma 2022 sono stati 32 comuni.
Quelli compresi nel cratere 2022 sono Ancona, Fano e Pesaro.
Gli altri, fuori cratere, sono: Apecchio, Ascoli Piceno, Camerano, Campofilone, Falconara Marittima, Fossombrone, Frontone, Isola del Piano, Jesi, Magliano di Tenna, Matelica, Mondavio, Mondolfo, Monsampolo del Tronto, Monte Giberto, Monte Grimano Terme, Montefano, Montemarciano, Monteprandone, Morro d’Alba, Morrovalle, Pievebovigliana, Poggio San Vicino, Porto Recanati, San Marcello, Santa Maria Nuova, Senigallia, Serra San Quirico, Urbino.
o