Manovra 2026: le novità della Legge di Bilancio
La manovra 2026 illustrata in Consiglio dei Ministri dal ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, insieme al Documento programmatico di bilancio (DPB), vale complessivamente circa 18 miliardi. Guida alle misure in arrivo per imprese e famiglie.
Verso la manovra 2026: ok al Documento programmatico di finanza pubblica
Il Documento programmatico di bilancio sarà ora trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea, mentre il disegno di legge di bilancio per il triennio 2026-2028, i cui contenuti sono stati anticipati da Giorgetti ieri in CdM, saranno all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri, probabilmente venerdì 17.
"La prospettiva è abbastanza delineata", ha dichiarato il titolare del MEF al termine del CdM. A fronte di un contesto “in cui permangono forti elementi di incertezza l'impegno del governo, in questo scenario, è proseguire nell'azione di sostegno del potere di acquisto delle famiglie, delle imprese e per il sociale e assicurare la sostenibilità della finanza pubblica", ha aggiunto.
Dal CdM del 14 ottobre è arrivato anche il via libera ad un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia economica. Tra le novità, risorse per rifinanziare il Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, per una serie di misure per i giovani e la formazione universitaria, per i XXV Giochi olimpici e XIV paralimpici invernali “Milano-Cortina 2026” e per il contratto di programma con RFI S.p.a. per il 2025. Al DL si deve anche l'allineamento dei cronoprogrammi procedurali agli obiettivi finanziari del “Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR” e l'autorizzazione di un contributo a fondo perduto a favore dell’Economic Resilience Action (ERA) Program dell’International Finance Corporation (IFC) per sostenere il settore privato ucraino e per rafforzare l’intervento dell’IFC a beneficio della popolazione e delle imprese italiane.
Manovra 2026 da 18 miliardi
Secondo quanto illustrato da Giorgetti in CdM, la manovra dovrebbe prevedere interventi per circa 18 miliardi medi annui, con coperture date, oltre che dagli effetti del miglioramento del quadro di finanza pubblica e dalle risorse liberate dalla rimodulazione del PNRR, da un mix di tagli e di entrate.
Fronte tagli, almeno un miliardo dovrebbe venire dalla spending review dei Ministeri. Fronte entrate è in via di finalizzazione il negoziato sul contributo a carico delle banche, che nelle stime più rosee dovrebbe attestarsi su 4,5 miliardi di euro, ma potrebbe limitarsi a circa 2,8 miliardi. Ulteriori introiti si attendono dalla pace fiscale, che dovrebbe riguardare tutto il 2023, lasciando fuori dalla rottamazione coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi.
L'imperativo di garantire la sostenibilità dei conti pubblici e la priorità data agli interventi di sostegno al reddito, in particolare delle famiglie con figli, e alla capacità di investimento delle imprese, determinano l'impianto della manovra e i suoi principali capitoli.
Taglio Irpef e bonus per aumentare il potere di acquisto
Un corposo capitolo della manovra è dedicato alle misure dirette a sostenere il potere di acquisto. Vi rientrano il taglio della seconda aliquota Irpef di due punti percentuali, dal 35% al 33%, probabilmente per i redditi da 28mila a 50mila, da cui si attendono effetti pari a circa 9 miliardi di euro nel triennio. Previste poi coperture per l'adeguamento dei salari al costo della vita, che dovrebbe drenare circa 2 miliardi, per la rimodulazione delle detrazioni in considerazione del numero di figli e per la rimodulazione della disciplina per il calcolo dell’ISEE, intervenendo sul valore della casa e sulle scale di equivalenza.
A sostegno delle famiglie e della natalità anche il rinnovo del congedo parentale facoltativo retribuito all’80% per i primi tre mesi dopo il periodo di congedo obbligatorio; la conferma del bonus nuovi nati e del bonus per le famiglie con almeno tre figli; l'aumento del bonus per le mamme lavoratrici con almeno due figli a carico.
In legge di bilancio i Bonus casa 2026
C'è poi il capitolo dei bonus casa, che nel 2026 saranno prorogati alle stesse condizioni previste per l’anno 2025: la detrazione per le ristrutturazioni e l’ecobonus sarebbero quindi confermati al 50% per le sole prime case e al 36% per le seconde case, con tetto massimo di spesa fissato a 96mila euro.
In manovra potrebbe trovare posto anche il bonus mobili, che nel 2026 funzionerebbe come una detrazione del 50%, indifferentemente per abitazioni principali e secondarie, a patto che gli immobili da arredare siano stati oggetto di lavori di ristrutturazione a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto di arredi ed elettrodomestici, con il tetto di spesa agevolabile confermato a 5 mila euro.
Verso la proroga dei bonus casa in Legge di bilancio 2026
Iper e super ammortamento e tax credit per spingere gli investimenti delle imprese
Fronte imprese, il focus è sul sostegno agli investimenti. Nel menù ci sarebbero il rifinanziamento della Nuova Sabatini, ma anche 4 miliardi per la maggiorazione del costo di acquisizione dei beni materiali valido ai fini del loro ammortamento. Sul tavolo sembra quindi esserci il ripristino dell'iper ammortamento e del superammortamento, le agevolazioni dell'originario pacchetto Industria 4.0 sostituite dai crediti d'imposta a partire dalla manovra 2020. A questi potrebbe affiancarsi l’Ires premiale per le imprese che aumentano il numero di occupati, il cui futuro non è ancora chiaramente definito.
La manovra dovrebbe stanziare anche 2 miliardi per il credito d’imposta per le imprese ubicate nella Zona economica speciale Mezzogiorno (ZES Unica) - importo che, se fosse confermato, sarebbe inferiore allo stanziamento 2025 nonostante l'allargamento della ZES a Marche e Umbria - e 100 milioni per il tax credit Zone logistiche semplificate (ZLS), oltre a congelare per tutto il 2026 la plastic tax e la sugar tax.
Fondi aggiuntivi per la sanità
La manovra prevede poi una nuova iniezione di risorse per la sanità, andando a integrare gli stanziamenti della legge di bilancio 2025 (oltre 5 miliardi per il 2026, 5,7 miliardi per il 2027 e quasi 7 miliardi per il 2028) con ulteriori 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo. Tra le priorità di spesa, nuove assunzioni e aumenti al personale del comparto.
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