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Transizione 5.0, il MIMIT convoca le imprese. Intanto per Transizione 4.0 restano 100 mln

 

Photocredit: Ministero delle imprese e del made in ItalyDopo l’annuncio di venerdì sull'esaurimento delle risorse di Transizione 5.0, il mondo delle imprese non ha tardato a farsi sentire. Confindustria chiede al governo di garantire il pieno funzionamento della misura entro il 31 dicembre, come da programmi. Sul tema è intervenuto il MIMIT che ha convocato il 18 novembre le principali associazioni nazionali di impresa.

Transizione 5.0, risorse esaurite: che succede alle nuove domande?

A complicare il quadro su Transizione 5.0 è anche l’imminente esaurimento delle risorse di Transizione 4.0, che il 7 novembre ammontavano ancora a 200 milioni di euro e che ieri, 10 novembre, si sono dimezzate a 100 milioni, come emerge dal contatore del GSE tenuto ora ad aggiornare quotidianamente il dato.

La partita si intreccia con la Manovra 2026, nella quale sono stati stanziati 4 miliardi di euro per l'iperammortamento nel 2026, una misura apprezzata da Confindustria che però ha chiesto di assicurare all’incentivo una prospettiva almeno triennale, in continuità con le agevolazioni attuali. Una richiesta colta dal ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, che nel corso dell'audizione di venerdì sul ddl di bilancio ha infatti aperto su questa possibilità.

Transizione 5.0 esaurimento risorse: cosa è successo 

Con la sesta revisione PNRR - su cui è arrivato ora il primo via libera dalla Commissione europea - il Piano Transizione 5.0 è stato ridimensionato passando da 6,3 a 2,5 miliardi di euro, a causa della lentezza iniziale nell'attuazione della misura.

A fronte di una partenza lenta della misura e poi di uno sprint intervenuto dopo una serie di modifiche e semplificazioni, i tecnici hanno infatti quantificato in 2,5 miliardi di euro le risorse necessarie al Piano fino al 31 dicembre 2025, giorno di chiusura della misura.

Il 7 novembre è arrivata la doccia fredda. Con il decreto del 6 novembre 2025, infatti, il MIMIT ha comunicato l’esaurimento dei 2,5 miliardi di euro per Transizione 5.0 e l’entrata del Piano in una nuova fase, in cui le imprese possono continuare ad inviare le comunicazioni di accesso all’incentivo ricevendo però - almeno allo stato attuale - una ricevuta di indisponibilità delle risorse da parte del GSE. Solo in caso di nuova disponibilità di risorse, il Gestore dei servizi energetici ne darà comunicazione all’impresa secondo l’ordine cronologico di trasmissione.

Transizione 5.0 risorse esaurite: cosa chiedono le imprese

Un gran pasticcio, è stato definito da più parti, con il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, che ha chiesto al governo di “trovare una soluzione a Transizione 5.0 altrimenti crolla la fiducia tra imprese e istituzioni. Non si lascia indietro nessuno e lotteremo affinché non accada, la misura deve arrivare al 31 dicembre 2025”. Anche ieri, intervenendo ieri all’assemblea di Federacciai, Orsini ha ricordato: "avevamo continuità, ci avevano rassicurato, poi dopo pochi giorni la misura è stata chiusa. Ora trovino una soluzione”.

Richieste analoghe sono arrivate anche da altre associazioni, come CNA, che ha chiesto che venga “assicurato l’accesso alle risorse” a tutte le imprese che hanno già attivato investimenti durante il 2025, anche superando la dotazione ridotta di 2,5 miliardi.

Transizione 5.0: tavolo al MIMIT il 18 novembre

La risposta del MIMIT potrebbe arrivare martedì prossimo, 18 novembre, giorno nel quale si svolgerà un tavolo con le principali associazioni nazionali d’impresa per un confronto su Transizione 5.0 alla luce dell’esaurimento delle risorse disponibili.

Oltre al ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, all’incontro sarà presente anche quello per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti.

Durante questa settimana i due ministri dovrebbero, dunque, essere impegnati a trovare una soluzione. Il giorno dopo l’annuncio sull'esaurimento delle risorse di Transizione 5.0, infatti, dal MIMIT hanno fatto sapere che “il Ministero (...) è al lavoro per reperire nuove risorse e per garantire il sostegno agli investimenti programmati, anche attraverso soluzioni di continuità con la nuova misura che sarà varata in legge di bilancio”.

Si tratta, però, di un’operazione non facile in virtù degli stretti spazi di manovra che caratterizzano la Legge di bilancio 2026, che per la crescita e il mondo delle imprese prevede un pugno di misure, come testimonia lo stanziamento solo annuale per l’iperammortamento. Un’impostazione che rischia di finanziare solo quelle imprese che hanno già pianificato gli investimenti - ha spiegato Confindustria in audizione sulla Manovra 2026 la scorsa settimana - chiedendo un piano almeno triennale. Alert e proposta accolte da Giorgetti che qualche giorno fa, intervenendo in Commissione bilancio, ha dichiarato l’intenzione di fare di più sull’iperammortamento per fornire alle imprese uno strumento più adatto a pianificare gli investimenti.

Transizione 4.0, 100 milioni di risorse ancora disponibili

L’epilogo di Transizione 5.0 si è riverberato anche su Transizione 4.0. A parlare della correlazione tra le due misure è stato, infatti, lo stesso MIMIT che il 7 novembre ha spiegato come, “a seguito dell’annuncio dell’esaurimento delle risorse di Transizione 5.0, con prenotazioni che hanno raggiunto l'obiettivo dei 3 miliardi, si è registrata una forte accelerazione delle prenotazioni anche sul Piano 4.0. Alla data odierna, risultano ancora disponibili 200 milioni di euro su un plafond complessivo che ammontava a 2,2 miliardi di euro”.

Un plafond che nel corso del fine settimana si è dimezzato. Dal contatore del GSE su Transizione 4.0 - che ora deve essere aggiornato quotidianamente - risulta infatti che alle ore 19.00 di ieri, 10 novembre, le risorse ancora disponibili su Transizione 4.0 ammontano a 100 milioni di euro.

Una volta raggiunta la soglia dei 2,2 miliardi di euro, il GSE trasmetterà una comunicazione di esaurimento risorse alle imprese, come già fatto per Transizione 5.0. Comunicazione che potrebbe arrivare ormai a giorni, dato il tasso di assorbimento delle ultime 72 ore.

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