Nucleare: Bruxelles lavora alla strategia per i piccoli reattori modulari
Ricercatori, industria, investitori e altri stakeholder rilevanti hanno tempo fino al 4 dicembre per partecipare alla consultazione della Commissione UE sulla strategia europea per la diffusione dei piccoli reattori modulari (Small Modular Reactor Strategy), la cui pubblicazione è attesa per la prima metà del 2026.
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Con questa consultazione l’Esecutivo europeo punta a raccogliere i contributi degli stakeholder del settore per definire la prossima strategia in materia di small modular reactors (SMRs), il cui scopo è di accelerare lo sviluppo e la diffusione di piccoli reattori modulari in Europa nel prossimo decennio.
L’iniziativa segue la pubblicazione del primo Piano d’azione strategico dell’European Industrial Alliance on Small Modular Reactors, valido per il periodo 2025-2029. Istituita nel febbraio 2024, l’Alleanza conta già oltre 350 membri e ha tra i suoi obiettivi proprio quello di garantire che i piccoli reattori modulari siano diffusi in tutta l’UE nel prossimo decennio, al fine di sostenere la decarbonizzazione, l’autonomia strategica dell’UE nel settore energetico e la competitività dell’industria europea.
Come ribadito anche dall’ottavo aggiornamento del Programma Nucleare Illustrativo (PINC) pubblicato a giugno 2025 dalla Commissione UE, lo sviluppo dei piccoli reattori modulari offrirebbe secondo Bruxelles numerosi vantaggi, tra cui una progettazione più semplice, migliori caratteristiche in termini di sicurezza, economicità della produzione in fabbrica e minori costi di costruzione e operativi. Questi reattori più piccoli, che possono essere costruiti come unità modulari, offrono infatti la flessibilità necessaria a soddisfare diversi tipi di fabbisogno energetico, tra cui energia elettrica, teleriscaldamento, calore industriale e produzione di idrogeno a basse emissioni.
La consultazione UE sulla strategia per la diffusione degli Small Modular Reactors
Come evidenziato nel Clean Industrial Deal, la roadmap della Commissione Europea per i prossimi cinque anni di ricorrere a soluzioni energetiche affidabili, a prezzi accessibili e pulite è un passaggio fondamentale per perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione e di competitività dell’industria dell’Unione.
Tra le diverse soluzioni possibili, il nucleare è ormai considerato una delle opzioni più percorribili per realizzare la transizione verso un sistema energetico basato su tecnologie net-zero. Proprio per questo, l’UE ha istituito nel 2024 l’Alleanza sugli Small Modular Reactors, il cui scopo principale è accelerare lo sviluppo di progetti di piccoli reattori modulari in tutta Europa, in modo che i primi possano entrare in funzione all'inizio degli anni 2030.
A tal fine, l’Alleanza ha già compiuto progressi significativi individuando un primo nucleo di progetti, che beneficiano delle competenze di otto gruppi di lavoro tecnici istituiti nell'ambito dell’Alliance sui reattori. Come anticipato, inoltre, a settembre 2025 l’Alleanza ha approvato il suo primo piano d’azione strategico che delinea le azioni prioritarie per il periodo 2025-2029 volte a diffondere i piccoli reattori con modalità che contribuiscano alla crescita e alla competitività dell’UE, in un contesto globale caratterizzato dall’aumento della concorrenza di diversi operatori del settore che sviluppano progetti di questo tipo. Per contribuire a creare le condizioni per una leadership europea nel settore, fondamentali saranno iniziative chiave di Bruxelles come il Net Zero Industry Act e i futuri IPCEI ("Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo") sulle tecnologie nucleari innovative, nonché la ricerca finanziata tramite il programma Euratom.
Secondo la Commissione UE, però, accanto all’adozione del Piano strategico dell’Alleanza, è opportuno che l’Unione adotti azioni politiche specifiche per i piccoli reattori modulari. Con questo obiettivo, nella sua lettera d’incarico, il commissario per l’energia e l’edilizia abitativa Dan Jørgensen, è stato invitato ad adoperarsi per “sostenere l’accelerazione dello sviluppo e della diffusione di piccoli reattori modulari in Europa nel decennio 2030”, facendo leva sui risultati conseguiti dall’Alleanza sui piccoli reattori.
A lui spetterà supervisionare i lavori per la definizione della strategia, che sarà pubblicata sotto forma di comunicazione della Commissione nel primo trimestre del 2026 e che conterrà, quindi, azioni programmatiche comuni a tutti i Paesi UE e concrete per creare un contesto industriale, economico e politico favorevole alla diffusione degli SMRs, in particolare promuovendo:
- una maggiore collaborazione per costruire una catena di approvvigionamento solida e scalabile in tutta Europa, a vantaggio dell'intero comparto industriale europeo;
- una più stretta cooperazione tra gli Stati membri per allineare i requisiti normativi e industriali, migliorando in tal modo la sicurezza nucleare e razionalizzando i processi di rilascio delle licenze;
- il potenziamento della leadership dell'UE in materia di R&S, compresi i partenariati tra start-up e scale-up che lavorano a tecnologie per i piccoli reattori modulari, facilitando la condivisione delle risorse e la messa in comune delle competenze e sostenendo la valutazione della sicurezza, della protezione e dei controlli dei concetti relativi ai piccoli reattori modulari per accelerare il progresso tecnologico;
- il mantenimento delle competenze e delle conoscenze pertinenti, promuovendo in tal modo l'innovazione e rafforzando l'eccellenza e l'autonomia strategica europee di lunga data nel settore nucleare;
- la gestione degli ostacoli agli investimenti.
I soggetti interessati a individuare le azioni più pertinenti per delineare la strategia - tra cui ricercatori scientifici, organizzazioni accademiche, società specializzate e associazioni scientifiche - possono inoltrare il proprio contributo entro il 4 dicembre 2025.
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