Campi Flegrei: dalla BEI 1,4 miliardi per la ricostruzione pubblica e privata
Ammonta a 1,4 miliardi di euro il finanziamento concesso dalla Banca europei per gli investimenti (BEI) all’Italia per la riparazione dei danni causati dai terremoti nei Campi Flegrei e a Napoli e per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati coinvolti.
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Nella giornata di ieri, 5 novembre, la BEI e lo Stato italiano hanno infatti firmato un Contratto di Progetto che, ha spiegato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI, ha l'obiettivo di sostenere non solo “gli sforzi di ricostruzione post-disastro sismico, ma anche per rafforzare la prevenzione e l’adattamento ai cambiamenti climatici”, secondo una prassi ben consolidata della BEI che in passato ha già finanziato altri interventi di ricostruzione post calamità In Italia. Per il sisma del 2016 che ha colpito l’Italia centrale, infatti, la BEI ha stanziato 4,75 miliardi di euro, mentre a seguito del sisma del 2017 e della frana del 2022 che hanno colpito Ischia, la Banca europea per gli investimenti ha previsto un finanziamento fino ad 1 miliardo di euro.
Grazie a questo nuovo prestito della BEI, il Governo italiano potrà ancora una volta ridurre il costo complessivo degli interventi e mobilitare ulteriori risorse e, come ha sottolineato il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, “è la conferma della fiducia nelle capacità dell'Italia di affrontare con serietà e visione di lungo periodo le sfide legate al rischio sismico e vulcanico”.
Il finanziamento della BEI per i Campi Flegrei
Entrando nel merito del finanziamento della BEI da 1,4 miliardi di euro per i Campi Flegrei, le risorse saranno impiegate per la ricostruzione e la messa in sicurezza degli edifici e delle infrastrutture situati nella zona dei Campi Flegrei, colpiti dagli eventi sismici che interessano l’area dal maggio 2024, incluso il terremoto di magnitudo 4,6 del 30 giugno 2025.
Più nello specifico il finanziamento permetterà anzitutto la realizzazione di interventi per la ricostruzione e la riduzione del rischio sismico degli edifici residenziali privati, grazie ad uno stanziamento fino a 550 milioni di euro che sarà gestito dal Dipartimento Casa Italia, responsabile delle misure a supporto del patrimonio abitativo privato.
I restanti 850 milioni di euro, invece, saranno impiegati per assicurare la ricostruzione e la messa in sicurezza di edifici pubblici e infrastrutture nei Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli e saranno affidati al Dipartimento della Protezione Civile, responsabile del coordinamento e della pianificazione delle attività di gestione del rischio sismico e vulcanico, nonché al Commissario Straordinario per i Campi Flegrei, incaricato di dirigere gli interventi su edifici pubblici e infrastrutture.
Nel concreto, il finanziamento sarà strutturato come un prestito quadro e verrà sottoscritto prossimamente con il MEF attraverso due programmi distinti, uno per la ricostruzione privata e uno per quella pubblica.
Gli interventi di riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici e di riparazione dei danni già causati dagli eventi più recenti, che verranno realizzati grazie al finanziamento BEI, saranno volti a rafforzare la resilienza degli immobili secondo gli standard internazionali di build-back-better, ma non solo. Oltre a migliorare la sicurezza e la resilienza dell’area metropolitana di Napoli, infatti, l’operazione contribuisce anche a potenziare la gestione del rischio e la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici.
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