Turismo – accordo MIBACT-ENEL per mobilita’ sostenibile
Promuovere l’uso dell’energia elettrica per la mobilità sostenibile nel settore turistico. È quanto prevede il protocollo d’intesa siglato tra MIBACT ed ENEL. Ma nel Paese fatica a diffondersi l’auto elettrica, anche per mancanza di incentivi.
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Il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e l’amministratore delegato di ENEL, Francesco Starace, firmano un Protocollo d’intesa per la promozione e lo sviluppo dell’uso dell’energia elettrica per la mobilità sostenibile nel settore turistico.
Mobilità sostenibile nel settore turistico
Il protocollo rappresenta una leva strategica per aumentare la consapevolezza dei cittadini sui benefici derivanti dalla diffusione della mobilità elettrica.
Inoltre consentirà la creazione di un quadro istituzionale di riferimento propedeutico ad accordi commerciali con le associazioni di categoria per l’installazione delle infrastrutture di ricarica elettrica nelle strutture turistico-ricettive, nonché per l’avvio di progetti nelle principali città a vocazione turistica.
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“Non esiste turismo sostenibile senza mobilità sostenibile”, dichiara Franceschini, sottolineando come accordi come quello siglato con ENEL risultino “fondamentali per il conseguimento degli obiettivi del Piano Strategico del Turismo, che prevede uno sviluppo del settore pienamente in armonia con il territorio anche sotto il punto di vista delle emissioni zero”.
“Crediamo fortemente che la mobilità elettrica rappresenti un fattore decisivo per lo sviluppo sostenibile del settore turistico – afferma Starace - una rete infrastrutturale di ricarica elettrica estesa ai principali luoghi d’arte e alle strutture turistico-ricettive contribuirà allo sviluppo del comparto in Italia, migliorandone la qualità dell’offerta con una notevole riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico, e rafforzerà la competitività del nostro Paese”.
Punti di ricarica nelle strutture ricettive
ENEL ha avviato un Piano per l’installazione di circa 7mila colonnine di ricarica per i veicoli elettrici entro il 2020 per arrivare a 14mila nel 2022 su tutto il territorio nazionale, gestite con le più avanzate tecnologie informatiche per il controllo e la gestione remota, in grado di rispondere alle attuali e future esigenze di una mobilità urbana evoluta e sostenibile.
Nell’ottica di accelerare l’attuazione del Piano, la società ha intensificato il dialogo con le istituzioni pubbliche al fine di promuovere la mobilità elettrica quale forma di trasporto sostenibile e di divulgarne i benefici connessi alla tutela ambientale, alla lotta contro l’inquinamento locale e acustico, alla crescita economica, allo sviluppo della filiera industriale italiana e alla creazione di valore condiviso.
Nell’ambito dell’accordo siglato con il ministero, ENEL, attraverso ENEL X, la società del gruppo dedicata allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi, collaborerà con le associazioni di categoria e gli enti del settore turistico per installare punti di ricarica elettrica nelle strutture ricettive attraverso soluzioni commerciali ad-hoc e nella ricerca e progettazione di soluzioni replicabili da estendere ad altre realtà della penisola.
ENEL inoltre sperimenterà sistemi di mobilità elettrica nelle aree metropolitane e nelle città a maggiore vocazione turistica, anche in partnership con altri operatori della filiera.
La direzione generale Turismo del MIBACT faciliterà la realizzazione delle attività con le associazioni del settore, i diversi comparti dell’amministrazione centrale, le amministrazioni locali e promuoverà l’utilizzo della mobilità elettrica nel settore turistico, attraverso azioni mirate nell’ambito della sostenibilità del turismo in coerenza con il Piano Strategico del Turismo e con i progetti del Programma attuativo del Turismo.
Ma in Italia l’auto elettrica non decolla
Malgrado i numeri del piano ENEL per la diffusione della mobilità elettrica, la diffusione delle e-cars ancora non decolla.
Stando al rapporto dell’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA), una vettura ecofriendly su quattro del mercato europeo è immatricolata in Italia: 230.010 le auto ecologiche vendute in Italia lo scorso anno, 953.355 quelle vendute in Europa. Questo primato però non deriva dalla crescita delle vendite di auto elettriche o ibride, che anzi nel nostro Paese a causa della mancanza di incentivi statali sono piuttosto deboli sul mercato, ma per la forte domanda di vetture a gas.
Per quanto riguarda le e-cars, le immatricolazioni, pur essendo quasi raddoppiate rispetto al 2016 (quando erano 2.819) sono state lo scorso anno 4.827, che corrispondono allo 0,2% del mercato totale registrato in Italia nel 2017.
In Europa, la crescita delle auto elettriche è ben più sostenuta: dalle 90.996 del 2016 si è passati a 135.369 auto elettriche lo scorso anno (+48,8%). In Germania ne sono state vendute 54.617 unità, nel Regno Unito 47.298 e in Francia 36.835, anche se il primato europeo appartiene alla Norvegia, con 62.313 auto elettriche.
ANFIA fornisce anche la valutazione del rapporto tra auto elettriche vendute in relazione a quelle immatricolate: nel complesso in Europa il rapporto è di 1 ogni 54, contro 1 ogni 72 registrato nel 2016. Il merito è soprattutto della Norvegia, che vanta il record di 1 elettrica venduta ogni 2,5 consegne. Bene anche Svezia (1 ogni 19), Belgio e Olanda (1 ogni 38) e Finlandia (1 ogni 39).
In fondo alla classifica si trovano l’Italia (1 elettrica ogni 408 immatricolazioni) e la Grecia (1 ogni 443).