Politica Coesione: un progetto italiano tra finalisti di RegioStars Awards
C'è anche un progetto italiano tra i 25 finalisti di RegioStarts Awards, il concorso organizzato dalla Commissione UE dedicato ai progetti innovativi finanziati dai fondi strutturali europei.
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Giunto alla tredicesima edizione, RegioStarts Awards rappresenta un'importante occasione per premiare le buone pratiche e le iniziative finanziate dalla Politica di Coesione, individuando i progetti più innovativi capaci di ispirare altre Regioni europee.
RegioStars Awards: i finalisti
Tra i finalisti di quest'edizione il progetto "Skills and Education for a digital Europe", realizzato sulla base della partnership tra l'Università Federico II di Napoli e società come Apple, Cisco, Deloitte, Axa e Ferrovie dello Stato italiane, selezionato per la categoria "Inclusive Growth".
L'iniziativa italiana ha come obiettivo principale quello di colmare il divario nelle competenze digitali a livello regionale ed aumentare l'occupabilità e lo spirito imprenditoriale.
Tra i finalisti anche il progetto "Energy@school", che punta a formare i giovani in vista della transizione ecologica e che coinvolge Italia, Austria, Germania, Ungheria, Croazia, Slovenia e Polonia.
I vincitori, che riceveranno anche una media partnership per un budget di 5mila euro, saranno annunciati a ottobre nel corso della Settimana europea delle Regioni a Bruxelles.
La competizione 2020
Quest'anno i premi RegioStars sono assegnati ai progetti realizzati in cinque categorie tematiche:
- Smart Growth: trasformazione industriale per un’Europa più smart,
- Sustainable Growth: economia circolare per un’Europa più green,
- Inclusive Growth: competenze e formazione per una’Europa più digital, disuguaglianze e la povertà,
- Urban Development: coinvolgimento dei cittadini in progetti per città europee più coese,
- Topic Of The Year 2020: emancipazione giovanile per progetti di cooperazione oltre i confini.
Quest’ultima categoria commemora il 30° anniversario del varo di Interreg, il programma emblematico UE che punta a incoraggiare la cooperazione territoriale tra regioni frontaliere.
In tale occasione Elisa Ferreira, Commissaria per la Coesione e le riforme, ha dichiarato: "Interreg è un programma che mi sta molto a cuore. Strumento di cooperazione unico nel suo genere, finanziato con i fondi per la coesione, Interreg consente alle regioni e ai paesi di collaborare alla soluzione di sfide comuni. Negli ultimi 30 anni, grazie anche a numerosi progetti finanziati dall'UE, Interreg ha ridotto le distanze tra più di 170 milioni di europei che vivono nelle regioni frontaliere, migliorandone la vita e creando nuove opportunità di cooperazione".
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Sono ritenute ammissibili le iniziative cofinanziate - nei periodi di programmazione 2007-2013 o 2014-2020 - dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo sociale europeo (FSE), dal Fondo di coesione (FC), dai programmi Interreg IPA-CBC o Interreg ENI-CBC o che combinano queste risorse con altri fondi UE, come Horizon 2020, LIFE, COSME, ecc.
Una giuria valuta i progetti in base ad una serie di criteri tra cui: carattere innovativo, impatto positivo e risultati effettivi, sostenibilità economica, scalabilità.
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