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Iniezione di risorse per il Fondo innovazione tecnologica e digitalizzazione

Fondo innovazione e digitalizzazione - Photo credit: ©UEMF (Université Euro Méditerranéenne de Fès)Con l'entrata in vigore odierna del decreto legge 156-2026 "Misure urgenti in materia economica", viene incrementata di 3,5 milioni di euro la dotazione del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, istituito dal DL Rilancio, per l'annualità 2025.

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L'aumento della dotazione 2025 del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione è una delle principali novità del decreto legge 156-2025, approvato dal Consiglio dei Ministri il 14 ottobre e pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale, che introduce misure urgenti in materia economica.

Tra gli altri interventi disposti dal provvedimento, il rifinanziamento di misure per i giovani e la formazione universitaria, l'allineamento dei cronoprogrammi procedurali agli obiettivi finanziari del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, un contributo a fondo perduto all’Economic Resilience Action (ERA) Program dell’IFC per sostenere il settore privato ucraino e rafforzare l’intervento dell’IFC a beneficio della popolazione e delle imprese italiane e lo stanziamento di nuovi fondi per i XXV Giochi olimpici e XIV paralimpici invernali “Milano-Cortina 2026”.

3,5 milioni per il Fondo innovazione tecnologica e digitalizzazione 2025

Istituito nel pieno dell'emergenza Covid dal decreto Rilancio 34-2020, e poi potenziato dal decreto PNRR 2, il Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione è uno strumento dedicato alla copertura di spese connesse ad interventi, acquisti di beni e servizi, misure di sostegno e attività di assistenza tecnica nelle materie:

  • dell’innovazione tecnologica,
  • dell’attuazione dell’Agenda digitale italiana ed europea,
  • del programma strategico sull’intelligenza artificiale,
  • della strategia italiana per la banda ultra larga,
  • della digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese,
  • della strategia nazionale dei dati pubblici, anche con riferimento al riuso dei dati aperti,
  • dello sviluppo e della diffusione delle infrastrutture digitali materiali e immateriali e delle tecnologie tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni,
  • della diffusione delle competenze, dell’educazione e della cultura digitale.

Il riparto del Fondo innovazione tecnologica e digitalizzazione per l’anno 2025 è stato approvato con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per la trasformazione digitale del 29 gennaio 2025, che ha stabilito la destinazione di risorse per un totale di 41 milioni e 830 mila euro.

Queste risorse sono state ripartite dal DPCM tra due settori strategici di intervento:

  • da una parte, 38 milioni di euro per l'attuazione dell'Agenda digitale italiana ed europea, l'innovazione tecnologica del Paese, la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese, lo sviluppo di reti di connettività ultra veloce fisse e mobili, anche in attuazione della Strategia italiana per la banda ultra-larga e per l’intelligenza artificiale;
  • dall'altra, circa 3,8 milioni di euro per l'assistenza tecnica e per la diffusione delle competenze, dell’educazione e della cultura digitale, oltre che per l’organizzazione di eventi divulgativi collegati alle politiche oggetto del Fondo.

Per entrambi gli ambiti di intervento, le azioni fanno capo al Dipartimento per la trasformazione digitale, attraverso la stipula di convenzioni o accordi, sia con amministrazioni ed enti pubblici, che con società o consorzi a partecipazione pubblica. Da parte del Dipartimento, tuttavia, potranno essere adottati anche interventi diretti a favore delle imprese nel rispetto della normativa applicabile sugli aiuti di Stato.

Il DL 156-2025, entrato in vigore oggi, va ad aumentare la dotazione del Fondo per l’anno 2025 di 3,5 milioni di euro. Il testo, ora atteso in Parlamento per la conversione in legge, non ne specifica però la destinazione.

Consulta il DPCM del 29 gennaio 2025 nella Gazzetta ufficiale del 26 marzo 2025

Consulta il testo del decreto-legge 156-2025 nella Gazzetta ufficiale del 29 ottobre 2025