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Programma LIFE: i 24 progetti italiani selezionati dall'UE

Foto di Christopher Paterson da UnsplashL'Italia si conferma protagonista nella transizione ecologica europea. Su oltre 130 progetti selezionati nell'ambito della call LIFE 2024, ben 24 iniziative vedono come capofila un ente italiano. Un risultato che pone il Paese tra i più virtuosi nell'innovazione verde.

Quale futuro per il Programma LIFE nel QFP post 2027

I 24 progetti italiani si inseriscono in un contesto europeo di grande fermento: complessivamente, sono 132 i nuovi progetti selezionati nell’ambito della call LIFE 2024. Queste azioni hanno un ruolo significativo nel contribuire alla transizione dell’UE verso un’economia pulita, circolare e resiliente, attraverso azioni di salvaguardia e ripristino della biodiversità, sostenendo la competitività industriale e promuovendo l’obiettivo Net Zero entro il 2050.

Scelte tra le oltre 895 candidature presentate, le proposte selezionate riceveranno un finanziamento di oltre 358 milioni di euro. Questo importo rappresenta più della metà del fabbisogno totale di investimenti (stimato in 536 milioni di euro) necessario per la realizzazione dell'intera gamma di azioni.

I fondi assegnati sono così ripartiti: 225 milioni sono dedicati alla natura e alla biodiversità, 133 milioni all’economia circolare e al miglioramento della qualità della vita, 96 milioni a progetti volti a rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici e gli sforzi di mitigazione e, infine, 82 milioni di euro a proposte finalizzate ad accelerare la transizione verso l’energia pulita.

Per approfondire: Programma LIFE: guida ai fondi UE per ambiente e clima nel triennio 2025-2027

Call LIFE: i progetti selezionati promossi dall’Italia

Tra i progetti finanziati nell’ambito del bando LIFE 2024, l’Italia è promotrice di ben 24 proposte. Di queste, 8 sono dedicate alla tutela degli ecosistemi naturali e al contrasto della perdita di biodiversità, 7 ad ambiente ed efficienza delle risorse, 3 alla mitigazione e gestione del cambiamento climatico e 6 alla transizione energetica.

Natura e la biodiversità

L'Italia si impegna attivamente nel ripristino e nella salvaguardia di specie e habitat critici:

  • LIFE-RESTORE: Aumentare le popolazioni di storioni in via di estinzione. L'innovativo programma di riproduzione in cattività mira ad aumentare il numero dello storione adriatico fino a 14.000 individui (20 volte il livello attuale) attraverso monitoraggio intensivo in 13 fiumi e 45 siti Natura 2000.
  • ALEXANDRO: Invertire il declino del fratino. Il progetto proteggerà le aree di nidificazione di questo uccello in 57 siti Natura 2000 tra Croazia e Italia, gestendo i conflitti e coinvolgendo le comunità costiere.
  • LIFE FRESH: Nuova vita per le paludi d'acqua dolce. Prevede il ripristino di 382 ettari di ecosistemi palustri in tre siti Natura 2000 nel Delta del Po tramite ingegneria idraulica e soluzioni basate sulla natura.
  • ZOO LIFE POLLINATORS: Punti caldi degli impollinatori negli zoo cittadini. Otto zoo europei, inclusi quelli italiani, ripristineranno oltre 900 ettari di habitat urbani, condurranno programmi di riproduzione e sensibilizzeranno l'opinione pubblica sul declino degli impollinatori.
  • LIFE PolliNetwork: Migliorare gli habitat degli impollinatori in Italia. Il progetto mira ad aumentare il numero e la varietà di impollinatori migliorando i loro habitat selvatici in prossimità di infrastrutture e aziende agricole.
  • LIFE terrAmare: Gestione sostenibile degli habitat marini e costieri. Verranno ripristinati 1.055 ettari di habitat in Grecia e Italia, coinvolgendo attivamente istituzioni e operatori marittimi per creare "comunità costiere ecologiche".
  • LIFE MAPPER: Mappatura, protezione e ripristino degli ecosistemi marini. Svilupperà linee guida e un manuale online per il ripristino basate su qualità, connettività e rapporto costi-benefici degli habitat.
  • LIFE4DEGAS: Degasaggio delle vie navigabili interne e del trasporto marittimo. Verrà istituita una struttura cooperativa per limitare o vietare completamente il degasaggio dei composti organici volatili non metanici nocivi (NM-VOC).

Ambiente ed efficienza delle risorse 

Questi progetti promuovono l'economia circolare e l'uso efficiente delle materie prime:

  • SIRCULAR: Riciclo industriale di silicio e argento da pannelli fotovoltaici a fine vita. I partner svilupperanno processi innovativi per recuperare materie prime critiche (silicio e argento) da 10.000 tonnellate di pannelli all'anno.
  • LIFE re-WINTER: Nuove tecnologie per il riciclo dell'attrezzatura da sci. Il progetto svilupperà un modello circolare e impianti su scala industriale per il riutilizzo dei materiali in nuove attrezzature invernali.
  • RELIFE4PCBA: Piattaforma di rigenerazione per circuiti stampati (PCBA). I partner amplieranno un servizio per rigenerare fino a 135.000 PCBA all'anno, riducendo l'impatto ambientale e l'utilizzo di materie prime critiche fino al 90%.
  • LIFE PHOENIX-WEEE: Riparazione di lavatrici fuori uso e rigenerazione di pezzi di ricambio. Il progetto dimostrerà come aumentare il riutilizzo delle lavatrici e dei loro componenti di scarto, con un progetto pilota per 55.000 unità.
  • LIFE OPTIMUS: Marciapiedi ottimizzati per mitigare il rumore urbano. I partner valuteranno le proprietà di diverse pavimentazioni a bassa rumorosità in base a consistenza, costi, impatto ambientale e durabilità.
  • LIFE APOLLO: Luce ultravioletta per trattare i parassiti su meli e ulivi per ridurre l'uso di pesticidi. Il progetto mira a una riduzione di oltre il 50% dei pesticidi attraverso un rover autonomo dotato di lampade ultraviolette-C.
  • LIFE LAERTHES: Raccoglitrice di pomodori ibrida-elettrica per ridurre l'inquinamento agricolo. Svilupperà le prime macchine al mondo alimentate da motori ibridi diesel-elettrici, riducendo il consumo di gasolio del 24% e le emissioni inquinanti.

Mitigazione e gestione del cambiamento climatico

Iniziative per l'adattamento e la riduzione delle emissioni:

  • LIFE inFLUEnCER: Riduzione delle emissioni di gas di combustione nel settore ceramico. Il progetto dimostrerà un sistema per catturare e convertire i gas di combustione (inclusa l'anidride carbonica) in materie prime per altre applicazioni industriali.
  • LIFE NETS: Sistemi di scambio di emissioni nette pari a zero (net zero). L'Istituto Universitario Europeo creerà e condividerà conoscenze per migliorare la valutazione e l'attuazione dei sistemi di scambio di quote di emissione (ETS) a livello globale.
  • FoodChoices4LIFE: Dare ai cittadini gli strumenti per accelerare i cambiamenti rispettosi del clima nei sistemi alimentari dell'UE. L'iniziativa incoraggerà scelte alimentari sane e sostenibili, coinvolgendo chef e utilizzando gli scarti alimentari per replicare le buone pratiche a casa.

Transizione energetica

Proposte dedicate all'accelerazione dell'uso di energia pulita:

  • NESOIplus: Inclusione delle isole più periferiche nelle Comunità Energetiche. Il team svilupperà 30 progetti di Comunità Energetiche dal basso nelle isole Canarie, Azzorre e Martinica.
  • PLANtoACT: Rafforzamento delle capacità dei comuni e delle regioni nell'attuazione di strategie di transizione energetica pulita. Svilupperà un approccio integrato alla pianificazione energetica in 5 progetti pilota in tutta Europa.
  • SKEMA: Formazione avanzata per la forza lavoro nel settore delle tecnologie verdi e intelligenti. Un consorzio italiano creerà un Observatory Lab per fornire formazione e monitorare le lacune nelle competenze di oltre 3.500 lavoratori.
  • LEONARDO: Contribuire alla stabilità della rete nel settore industriale. Aggregherà i sistemi di gestione dell'energia di settori vicini per ottimizzare la flessibilità collaborativa della domanda in siti pilota in diversi Paesi, inclusa l'Italia.
  • MUSE DHC: Azioni guidate dalla comunità per un teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti. Dieci partner europei svilupperanno piani di investimento per nove nuove reti, con modelli di finanziamento e governance partecipativi.
  • RENOVA: Accelerare la ristrutturazione degli edifici pubblici attraverso una rete nazionale. Una rete di hub locali (sperimentata a Vicenza, Roma, Napoli e Brindisi) fornirà soluzioni per la ristrutturazione di 14 edifici pubblici a standard energetici quasi pari a zero o a zero emissioni nette, con potenziale per altri 1.835.

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