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Resilienza climatica UE: Bruxelles cerca feedback

 

Foto di jim gade da UnsplashCi sono ancora due mesi di tempo per partecipare alla consultazione pubblica della Commissione UE sulla strategia da adottare per rafforzare la resilienza climatica dell’Unione, aperta fino al 23 febbraio 2026. 

Target climatici 2040: Bruxelles propone una nuova strategia per raggiungerli

Cittadini, imprese, autorità nazionali e regionali e altre le parti interessate, possono partecipare alla nuova consultazione dell’Esecutivo UE per contribuire a plasmare le future politiche europee volte a rispondere agli effetti del cambiamento climatico

Gli eventi climatici estremi, infatti, sono in crescita in tutto il territorio dell’Unione: dalle ondate di calore alle inondazioni, gli impatti incidono su salute, mezzi di sussistenza, infrastrutture e su tutto il tessuto economico in generale. Secondo l’ultimo “European Climate Risk Assessment” dell’Agenzia europea per l’ambiente, senza un’azione tempestiva e coordinata, i rischi climatici potrebbero raggiungere livelli catastrofici entro la fine del secolo.

Il futuro EU framework on climate resilience, che dovrebbe essere adottato a fine 2026, darà seguito alla comunicazione della Commissione di marzo 2024 sulla gestione dei rischi climatici in Europa, che sottolinea la necessità di un approccio collettivo più forte per preparare la strategia per la resilienza climatica dell’Unione. A tal fine, il nuovo quadro punterà a proteggere e migliorare la salute e il benessere delle persone, ridurre i rischi climatici, promuovere tecnologie, prodotti e servizi innovativi e resilienti al clima. 

Il nuovo framework UE per la resilienza climatica

In linea con gli orientamenti politici della Commissione von der Leyen-bis, l’iniziativa europea per la resilienza climatica al centro della consultazione di Bruxelles definirà un quadro e un piano d’azione per supportare i Paesi membri in materia di prevenzione e pianificazione e per garantire valutazioni periodiche del rischio basate sulla scienza. 

Senza una risposta efficace agli effetti del cambiamento climatico, infatti, non è possibile conseguire gli obiettivi previsti dalla Bussola per la competitività dell’industria europea, roadmap dell’Esecutivo UE per i prossimi cinque anni. 

Basandosi sulla Strategia di adattamento dell’UE del 2021, sulle disposizione di adattamento della European Climate Law, sul Regolamento sulla governance dell’Unione dell’Energia e sull’Azione per il Clima del 2018 e sulla valutazione europea del rischio climatico (che ha individuato 36 rischi climatici chiave), il nuovo framework contribuirà a migliorare significativamente la gestione dei rischi climatici nell’UE

Per farlo, la nuova strategia dovrà focalizzarsi sul superamento delle barriere principali che impediscono attualmente l’implementazione di una gestione efficace degli impatti del climate change:

  • ostacoli comportamentali (alimentati da pregiudizi cognitivi, visione a breve termine, percezione distorta del rischio, negazionismo e disinformazione);
  • impedimenti finanziari e fallimenti del mercato (ad esempio la mancanza di investimenti);
  • barriere istituzionali (governance debole, politiche incoerenti o inadeguate, lobby, gruppi vulnerabili senza voce in capitolo);
  • ostacoli normativi (tra cui disposizioni inadeguate in materia di informativa sui rischi);
  • criticità conoscitive e informative (vulnerabilità delle opzioni di adattamento, accesso limitato ai dati sugli impatti ambientali). 

Un’azione politica forte, compatta e più ambiziosa è necessaria per superare queste problematiche e consentire all’Unione Europea di implementare una strategia efficace di gestione dei rischi climatici che minacciano sempre più obiettivi centrali dell’UE, come la sicurezza, la giustizia, la protezione sociale, la coesione economica e territoriale, la salute, la sicurezza alimentare e la tutela ambientale. 

Vale la pena sottolineare che il nuovo framework includerà iniziative sia legislative che non legislative, consolidando anche norme precedenti (come l’European Climate Law) e puntando nel complesso a migliorare l’uso dei finanziamenti per l’azione contro il cambiamento climatico. Tra le altre cose, infine, la nuova strategia promuoverà il ricorso a dati satellitari, all’intelligenza artificiale e a tecnologie digitali o di altro tipo per la valutazione, pianificazione, monitoraggio e rendicontazione dei rischi climatici. 

La consultazione UE sulla strategia per la resilienza climatica

In tale contesto, per contribuire alla definizione del framework, la Commissione Europea invita organizzazioni internazionali, istituzioni europee e nazionali, enti pubblici regionali e locali, cittadini, imprese, accademici e mondo della ricerca, ad inviare il proprio feedback entro il 23 febbraio 2026

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