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Aiuti di Stato: Bruxelles rivede le Rescue and Restructuring Guidelines

 

Commissione Europea - Photo credit: European Union, 2023 - Source: EC - Audiovisual Service - Photographer: Lukasz KobusFino al 14 novembre è possibile partecipare all'invito a presentare contributi e alla consultazione pubblica lanciati dalla Commissione Europea per raccogliere pareri sulle modifiche da apportare agli orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà.

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I contributi degli stakeholder saranno utilizzati per aggiornare gli orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione in vigore dal 2014, nell'ambito del processo di revisione previsto dalla Commissione per “allinearli alla realtà economica odierna, nella consapevolezza che tali aiuti hanno un grande impatto sulla concorrenza”, ha spiegato la vicepresidente esecutiva per una Transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera.

Tra le modifiche agli orientamenti previste dall'Esecutivo UE, l'esclusione di determinate start-up e scale-up dall'ambito di applicazione della definizione di "impresa in difficoltà" e l'inclusione del settore siderurgico nell'ambito di applicazione materiale delle guidelines.

Verso la revisione degli orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione

In base all'articolo 107, paragrafo 3, lettera c) del Trattato sul funzionamento dell'Unione Euopea (TFUE), un aiuto di Stato destinato ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche può considerarsi compatibile con il mercato interno a patto che non alteri le condizioni degli scambi in misura contraria all'interesse comune.

Le Rescue and Restructuring Guidelines stabiliscono le condizioni di compatibilità ai sensi del TFUE relativamente agli aiuti di Stato per il salvataggio, agli aiuti per la ristrutturazione e al sostegno temporaneo per la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà. Questi aiuti sono attualmente accessibili a tutti i settori, ad eccezione del carbone e dell'acciaio e del settore finanziario, e riguardano le imprese che soddisfano la definizione di "impresa in difficoltà".

Poiché gli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione sono tra i tipi di aiuti di Stato più distorsivi, gli orientamenti UE mirano a far sì che i finanziamenti pubblici siano stanziati dove sono maggiormente necessari e che chi ha investito nelle imprese in dissesto si faccia carico di una congrua parte dei costi di ristrutturazione, anziché scaricare l'onere sui contribuenti. Nel 2020 la Commissione ha effettuato una valutazione delle linee guida vigenti nell'ambito del controllo dell'adeguatezza degli aiuti di Stato, da cui è emerso che gli attuali orientamenti funzionano bene, ma che alcuni aspetti dovrebbero essere riformulati, modificati o chiariti, alla luce di un contesto geopolitico molto diverso rispetto a quello in cui sono stati adottati, nel 2014.

Da qui il progetto di revisione degli orientamenti, che dovrebbe concretizzarsi nell'adozione delle proposte per il loro aggiornamento entro la fine del 2026. In particolare, con la revisione l'Esecutivo UE si propone di:

  • estendere l'ambito di applicazione degli orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione al settore siderurgico, che ne è attualmente escluso;
  • modificare la definizione di "impresa in difficoltà" per quanto riguarda alcuni tipi di start-up innovative che, per via del loro specifico modello di crescita, possono beneficiare di aiuti nell'ambito di altri strumenti di aiuto di Stato.

Inoltre, la Commissione propone di chiarire alcune parti della definizione di "impresa in difficoltà", in particolare la nozione di "fondi propri" e la sua relazione con il capitale proprio e la solvibilità delle imprese in difficoltà, e di apportare modifiche tecniche alla luce di diverse sentenze degli organi giurisdizionali dell'UE.

Bruxelles cerca feedback sulle Rescue and Restructuring Guidelines

A fine agosto la Commissione ha lanciato due procedure per coinvolgere le parti interessate in questo progetto di revisione: un invito a presentare contributi e una consultazione pubblica. Entrambe serviranno a raccogliere informazioni e pareri che aiuteranno la Commissione a individuare le modifiche necessarie e a definire meglio le nuove norme.

Il termine per rispondere all'invito a presentare contributi e al questionario della consultazione pubblica è il 14 novembre 2025.

La Commissione analizzerà le risposte dei partecipanti e pubblicherà sia i contributi presentati (in lingua originale) che una sintesi dei principali punti emersi e delle conclusioni sul suo portale "Have your Say". 

Invito a presentare contributi e consultazione pubblica

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