Il MASE adotta il decreto che regola il nuovo bonus auto
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha adottato il decreto attuativo che regola l’accesso agli incentivi PNRR a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici, destinati a persone fisiche e microimprese residenti in città con oltre i 50mila abitanti e in aree di pendolarismo. A disposizione risorse per 597 milioni di euro.
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L’iniziativa si inserisce nella nuova campagna di incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici promossa dal Governo che vale complessivamente 600 milioni di euro e prevede contributi per famiglie a basso reddito e microimprese, con l’obiettivo di rottamare le auto inquinanti e rinnovare il parco con veicoli a zero emissioni.
Nei mesi scorsi, infatti, il Governo ha deciso di aggiornare, nell’ambito della quinta revisione del PNRR, una parte del Piano per adeguarlo a obiettivi più realistici, dato che alcuni traguardi previsti non risultavano più raggiungibili. Tra questi figura anche la misura M2C2 - 4.3.1 che stanziava 597 milioni di euro per l’installazione di oltre 20mila colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici entro il 2026.
Dal momento che i bandi legati a questo investimento PNRR non hanno suscitato l’interesse atteso e sono andati quasi del tutto deserti, con la quinta revisione del Piano il Governo ha stabilito che i 597 milioni di euro rimasti inutilizzati siano indirizzati al nuovo incentivo per la rottamazione delle auto termiche, al fine di sostituirle con quelle elettriche.
“Con questo nuovo schema di incentivi”, ha dichiarato il ministro Pichetto, “vogliamo accelerare la transizione anche nel settore della mobilità privata e commerciale, supportando concretamente cittadini e piccole imprese nei contesti urbani più esposti all’inquinamento. Grazie al PNRR, mettiamo in campo risorse importanti per favorire la diffusione dei veicoli a zero emissioni e contribuire a città più pulite e vivibili. Il sostegno è calibrato per chi ha redditi più bassi e per le microimprese, perché la transizione deve essere sostenibile anche dal punto di vista sociale”.
Novità: adottato il decreto per attuare il nuovo Investimento M2C2 4.3.2
A fine luglio, il ministro Pichetto aveva annunciato - rispondendo ad un question time alla Camera - che gli incentivi partiranno a settembre, motivo per cui il Ministero sta ora procedendo con l’adozione degli atti formali necessari per far partire la nuova misura.
In tale contesto, il MASE ha annunciato oggi la firma del decreto attuativo chiamato a regolare gli incentivi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici.
Per quanto concerne le richieste, invece, il MASE ha specificato che esse saranno gestite tramite una piattaforma informatica dedicata, sviluppata da Sogei, che consentirà la registrazione dei beneficiari, dei venditori aderenti all’iniziativa e la generazione dei bonus. Il contributo, inoltre, sarà erogato sotto forma di sconto diretto in fase di acquisto.
Infine, in relazione alle modalità operative e alla data di apertura della piattaforma per l’accesso agli incentivi, il MASE ha fatto sapere che saranno comunicate prossimamente con apposito avviso sul sito istituzionale del Ministero.
Come funzionano gli incentivi auto del PNRR dell'Investimento M2C2 4.3.2?
Entrando maggiormente nel merito della misura, il nuovo strumento M2C2 Investimento 4.3.2 - “Programma di rinnovamento della flotta di veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici” consiste in un programma di rottamazione delle auto che prevede la cessione di un veicolo a combustione interna e la sua sostituzione con un veicolo a zero emissioni di nuova acquisizione.
I contributi sono destinati, anzitutto, a persone fisiche, residenti nelle aree urbane funzionali e nel rispetto di specifiche soglie di ISEE (chi ha un ISEE fino a 30mila euro riceve 11.000 euro di incentivi, mentre chi si trova nella fascia tra 30mila e 40mila euro di reddito riceve 9.000 euro di contributi), per l'acquisto di veicoli privati (categoria M1) a emissioni zero. La seconda categoria di beneficiari prevista è rappresentata dalle microimprese con sede legale in aree urbane funzionali per l’acquisto di veicoli commerciali (categorie N1 e N2) a emissioni zero (con un contributo fino a 20mila euro per veicolo, nel limite del 30% del prezzo di acquisto e nel rispetto della normativa “de minimis”).
I vantaggi per il clima e per l’ambiente saranno immediati, dato che l’obiettivo finale della misura è incentivare la sostituzione di oltre 39.000 veicoli inquinanti con altrettanti veicoli elettrici, al fine di “favorire una drastica riduzione delle emissioni di CO2 nel settore dei trasporti (che oggi incide per circa un quarto sui gas serra nazionali)”, si legge nel documento di revisione del PNRR.
La misura al centro del decreto appena adottato dal MASE punta, inoltre, a migliorare la qualità dell’aria nelle città, eliminando emissioni di ossidi di azoto e polveri sottili dallo scarico dei mezzi obsoleti. Secondo le stime del Governo, infatti, ogni auto elettrica in più sulle strade significa circa 1,5 tonnellate di CO₂ in meno all’anno e aria più pulita per tutti: un duplice beneficio ambientale e sanitario.
Ecobonus auto, gli incentivi degli ultimi anni
La nuova misura che partirà a settembre si inserisce in un preciso filone di incentivi auto che i diversi Governi che si sono susseguiti hanno previsto per agevolare la transizione dalle auto termiche a quelle più ecologiche.
Tra tutti, il più noto è il cosiddetto Ecobonus auto che, introdotto con la Legge di Bilancio 2019 e rifinanziato negli anni successivi, ha predisposto un sistema di incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici e plug-in hybrid (estesi tra il 2020 e il 2021 anche alle auto euro 6). Tale sistema prevede dei contributi che variano in base alla fascia di emissioni del veicolo e alla presenza o meno di una rottamazione, nonché in relazione al prezzo di acquisto.
Se si pensa che l’Ecobonus auto non è stato rinnovato per il 2025 (come riferito dal ministro Adolfo Urso in occasione del tavolo automotive dello scorso marzo), il nuovo investimento - finanziato per lo più dalla misura PNRR M2C2 4.3.2 - acquisisce un’importanza ancora maggiore. Da qui la volontà del Governo di darne attuazione in tempi brevi.
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