Rinnovabili: al via la consultazione MASE sul DM FERZ
Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha lanciato una consultazione pubblica sulla bozza di decreto che disciplina il nuovo meccanismo di supporto agli investimenti in capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, il cosiddetto DM FerZ, per un contingente massimo di 5 GW.
PN RIC 2021-2027: 262 milioni per progetti di autoproduzione da FER
Obiettivo del DM FERZ è introdurre un nuovo meccanismo incentivante per promuovere gli investimenti in capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili necessari ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Attraverso il meccanismo di supporto proposto, il MASE punta a garantire la disponibilità di quantità predefinite di energia da fonte rinnovabile e di risorse di flessibilità, e insieme la sicurezza del sistema elettrico, al minor costo per il consumatore finale.
A differenza del meccanismo FERX, in questo modello il sistema si assume la responsabilità di definire il quantitativo e la localizzazione delle fonti rinnovabili da realizzare, al fine di garantire il perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione al minor costo, lasciando agli operatori di mercato la responsabilità e i rischi connessi alla scelta del mix di tecnologie da realizzare.
Al fine di condividere le logiche alla base dello schema di decreto e raccogliere osservazioni e spunti dalle parti interessate, anche in relazione all'impatto della misura sulla concorrenza (oggetto di confronto con la Commissione europea per la verifica della compatibilità con la disciplina in materia di Aiuti di Stato a favore del clima, dell’ambiente e dell’energia), il MASE ha lanciato una consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al 19 dicembre 2025.
Cosa prevede la bozza del decreto FERZ
La bozza di DM FERZ prevede un meccanismo di supporto che vede il GSE soddisfare i contingenti di potenza previsti dal decreto, fino a un limite complessivo di 5 GW, tramite la stipula di contratti standard per la decarbonizzazione con controparti selezionate.
Questi contratti saranno stipulati a seguito di procedure competitive che dovranno svolgersi entro il 31 dicembre 2029 (salvo raggiungimento anticipato del contingente di potenza) e a cui potranno accedere gli investimenti in capacità di produzione di energia elettrica da fonti di energia rinnovabile che ricomprendono le seguenti tipologie di impianti:
- impianti solari fotovoltaici anche floating off-shore e su acque interne;
 - impianti eolici anche off-shore; impianti idroelettrici;
 - impianti di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione;
 - impianti alimentati da biogas e biomasse;
 - impianti solari termodinamici;
 - impianti geotermoelettrici;
 - impianti alimentati da energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina.
 
I contratti standard di decarbonizzazione stabiliranno:
- un orizzonte di pianificazione, definito in funzione dei tempi di realizzazione degli impianti che rappresentano il mix di risorse efficienti necessario a gestire il rischio derivante dagli obblighi contrattuali;
 - il periodo di consegna in base della vita utile degli impianti,
 - una quota percentuale minima di immissione in funzione del profilo contrattuale standard;
 - un prezzo di esercizio;
 - un prezzo di riferimento.
 
Sulla base del contratto, l’assegnatario riceverà dal GSE, per ciascun periodo rilevante del periodo di consegna, il differenziale, se positivo, tra il prezzo di esercizio e il maggior valore fra zero e il prezzo di riferimento applicato all’energia sottesa al profilo contrattuale standard nel periodo rilevante, calcolata come prodotto tra la potenza oggetto del contratto e il valore del profilo contrattuale standard in corrispondenza del periodo rilevante.
Da parte sua, l'assegnatario avrà invece l’obbligo di:
- versare al GSE il differenziale, se negativo, tra il prezzo di esercizio e il maggior valore tra zero e il prezzo di riferimento, applicato all’energia sottesa al profilo contrattuale standard nel periodo rilevante, calcolata come prodotto tra la potenza oggetto del contratto e il valore del profilo contrattuale standard in corrispondenza del periodo rilevante
 - immettere su base annua una quantità di energia rinnovabile da impianti nuovi certificati iscritti in un apposito Albo gestito dal GSE, pari a una quota del profilo standard (con la possibilità di compensare su anni diversi e/o di acquisire, da soggetti terzi, certificati emessi dal GSE in funzione dell’energia rinnovabile immessa in rete dai citati impianti).
 
I passaggi per l'operatività del FERZ
L'operatività del meccanismo prevede una serie di passaggi, che si concretizzeranno in buona parte entro i 60 giorni successivi alla data di pubblicazione del DM FERZ.
Entro quella data, infatti, il MASE dovrà approvare i prezzi a base d’asta, i prezzi a base d’asta superiori e i prezzi a base d’asta inferiori utili per la caratterizzazione della curva di domanda, sulla base dei dati elaborati dal GSE, in esito alle attività di monitoraggio, e da Terna, tenuto conto del mix di tecnologie necessarie a gestire il rischio profilo associato allo specifico profilo contrattuale. Tali prezzi saranno poi aggiornati alla data di pubblicazione dei singoli bandi, da parte del GSE, sulla base dell’ultimo dato disponibile dell'indice nazionale dei prezzi alla produzione dell’industria, per tener conto dell'inflazione media cumulata tra la data di entrata in vigore del decreto di approvazione dei prezzi e il mese di pubblicazione del bando.
Sempre entro i 60 giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto, il Ministero definirà: la progressione temporale dei contingenti di potenza obiettivo a disposizione; specifici coefficienti, per ciascuna zona di mercato, da applicare alle offerte di riduzione sul prezzo a base d’asta superiore; la metodologia di calcolo del contingente di potenza obiettivo, minimo e massimo, in considerazione degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e nel rispetto del principio di effettiva concorrenzialità delle procedure competitive.
Infine, lo stesso termine dovrà essere rispettato per l'istituzione dell'Albo, presso il GSE, degli impianti a fonte rinnovabile per l’assolvimento dei diritti e degli obblighi derivanti dai contratti standard per la decarbonizzazione. Albo a cui potranno essere iscritti sia impianti di nuova realizzazione, sia oggetto di potenziamento (tanto nella fase di progetto che successivamente all’entrata in esercizio), purché i lavori non siano stati avviati prima della data di apertura della prima procedura competitiva.
Una finestra temporale più ampia, fino a 120 giorni dopo l'entrata in vigore del DM, è prevista invece per l'approvazione delle regole operative per l’accesso al meccanismo di supporto, che saranno adottate con decreto MASE su proposta del GSE. A queste regole il DM affida la disciplina di dettaglio del meccanismo, tra cui la definizione dei requisiti costruttivi, prestazionali e di tutela ambientale degli impianti, ma anche il calendario e gli schemi di avviso delle procedure competitive e l'adozione dei modelli per le istanze di partecipazione.
Infine, il DM rimanda ai 180 giorni successivi alla data di entrata in vigore dello stesso decreto l'istituzione, da parte del GSE, di un apposto sistema di certificazione dell’energia immessa in rete dagli impianti a fonte rinnovabile iscritti all’Albo.
Le procedure competitive per l’accesso al meccanismo di supporto FERZ
Il base al DM FERZ, le procedure competitive per l'accesso al meccanismo di supporto saranno bandite periodicamente dal GSE, mettendo a disposizione contingenti di potenza distinti per profilo contrattuale standard.
Nell'ambito di ciascuna procedura, da svolgersi in forma telematica nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, tutela della concorrenza e non discriminazione, si avrà un periodo di 10 giorni per la presentazione della domanda di accesso al meccanismo, mentre le graduatorie saranno pubblicate dal GSE sul sito istituzionale entro i successivi 45 giorni.
Saranno le regole operative a stabilire le date di svolgimento delle procedure e gli eventuali meccanismi di riallocazione e ridistribuzione della potenza non assegnata fra i diversi profili contrattuali standard, garantendo comunque almeno due procedure l’anno.
La consultazione pubblica sul FERZ
Attraverso il documento in consultazione, il MASE pone una serie di quesiti sul meccanismo incentivante proposto. Questi vertono, ad esempio, sui criteri di ammissibilità degli impianti, sull'uso e sull'ambito di applicazione delle procedure di gara competitive e sui parametri del processo di assegnazione degli aiuti.
Le parti interessate possono inviare i propri contributi a Ministero, indicando come oggetto della mail "Consultazione DM FERZ", attraverso l’indirizzo di posta elettronica MIE@pec.mase.gov.it. Il termine per partecipare scade il 19 dicembre 2025.
Consulta la bozza di DM FERZ, il documento di consultazione e il modello di adesione
o