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Bonus genitori separati o divorziati, il contributo per l'affitto in Manovra

Foto di cottonbro studio da PexelsCon la legge di Bilancio 2026 all'esame del Parlamento, viene introdotto un nuovo bonus per i genitori separati e divorziati. Dal prossimo anno, infatti, è previsto l'arrivo di un contributo economico specifico per coprire le spese di affitto, grazie a un fondo ad hoc che mobiliterà 20 milioni di euro.

Manovra 2026, dal bonus mamme al congedo parentale: le misure per le famiglie

Oltre a riconfermare misure già note come il bonus mamme lavoratrici e il congedo parentale straordinario, la Manovra 2026 introduce anche una misura inedita in ambito sociale: il bonus affitto per i genitori separati e divorziati.

Bonus genitori separati o divorziati per l'affitto 2026

Si tratta di un contributo ad hoc finalizzato proprio ad aiutare economicamente i genitori che, dopo la separazione o il divorzio, si trovano costretti a sostenere un nuovo onere abitativo, tipicamente l'affitto di un immobile, oltre agli obblighi di mantenimento dei figli.

Per finanziare il nuovo bonus, il Governo ha previsto un fondo permanente, denominato "Fondo per il sostegno abitativo ai genitori separati o divorziati", di 20 milioni di euro annui a decorrere dal 2026.

La misura è rivolta soltanto ai genitori separati o divorziati che non hanno ottenuto l’assegnazione della casa familiare e che hanno figli fiscalmente a carico fino ai 21 anni. L'obiettivo è quindi quello di sostenere la continuità del nucleo familiare e mitigare le difficoltà finanziarie del genitore non assegnatario, garantendogli la possibilità di sostenere un nuovo canone di locazione.

Quanto alla forma dell'aiuto, non è ancora stato definito se questo bonus assumerà la forma di un contributo economico diretto, concesso con periodicità o una tantum, oppure se verrà posto in essere tramite un meccanismo di detrazione o riduzione fiscale. In ogni caso, tutto dovrà rientrare nel limite annuale delle risorse stanziate dal Fondo dedicato.

Nonostante la misura entrerà già formalmente in vigore con l’approvazione della legge di Bilancio 2026, le modalità pratiche saranno stabilite attraverso un decreto attuativo emanato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questo provvedimento andrà a definire con precisione:

  •  i requisiti economici dettagliati (inclusa la probabile soglia ISEE);
  • le istruzioni operative per l’invio della domanda;
  • parametri per determinare l’importo spettante;
  • le verifiche da effettuare per l'accesso e l'erogazione.

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