Congedo parentale 2026, le novità nella legge di Bilancio
Tra le misure del pacchetto famiglia del nuovo disegno di legge di Bilancio 2026 figurano anche significative novità in merito ai congedi parentali. In particolare, il periodo massimo per fruire del beneficio facoltativo si estende di due anni e raddoppiano i giorni di astensione dedicati all'assistenza per la malattia dei figli minori.
Manovra 2026, dal bonus mamme al congedo parentale: le misure per le famiglie
La Manovra 2026, in questi giorni al centro delle audizioni davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, interviene a sostegno della genitorialità incidendo sui congedi parentali in due direzioni: da un lato, l'allungamento del periodo di fruizione del congedo facoltativo; dall'altro, il potenziamento del diritto di astensione per l'assistenza dei figli minori in caso di malattia.
Manovra 2026, rafforzato il congedo parentale
Il congedo parentale è il periodo di astensione facoltativa dal lavoro che spetta ai genitori per prendersi cura del figlio nei suoi primi anni di vita, offrendo una tutela economica parziale.
Con la Legge di Bilancio 2026, attualmente all'esame del Parlamento, il Governo mira a rafforzare questa misura estendendone la durata massima di fruizione. Introducendo una modifica al Testo Unico in materia di tutela della maternità e paternità (D.Lgs. 151/2001), viene stabilito che il periodo massimo per usufruire del congedo parentale facoltativo non si ferma più ai 12 anni di età del figlio, ma arriva fino ai 14.
La novità si applica a tutte le forme di congedo previste previste dalla normativa, quindi anche ai casi di disabilità o per quel che riguarda il congedo parentale indennizzato all’80% della retribuzione.
Congedo parentale 2025, le regole sull'indennità all’80%
Congedo malattia figli, nel 2026 più giorni per i genitori
Parallelamente, la Manovra 2026 interviene anche sulle disposizioni che regolano il congedo in caso di malattia dei figli minori.
Questo beneficio, che spetta in alternativa a ciascun genitore, è stato significativamente potenziato per offrire maggiore supporto nella conciliazione vita-lavoro. Nello specifico, si innalza il limite massimo di giornate fruibili per l'assistenza al figlio malato da 5 a 10 giorni all'anno per ciascun genitore. Inoltre, si eleva da 8 a 14 anni il requisito anagrafico del figlio per poter beneficiare di questo congedo.
Quindi, se non dovessero subentrare ulteriori modifiche durante l'iter di approvazione della Manovra, dal prossimo anno i genitori potranno beneficiare del congedo per malattia nel limite di 10 giornate lavorative all’anno, per ogni figlio di età compresa fra i 3 e i 14 anni d’età.