EU Talent Pool: come funziona la piattaforma per il reclutamento di lavoratori Extra-UE
La presidenza danese del Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico sul nuovo regolamento che istituisce l’EU Talent Pool, una piattaforma digitale europea per agevolare il reclutamento di personale qualificato extra-UE, indirizzando la manodopera verso i settori in cui gli Stati membri registrano maggiori carenze.
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Una volta operativo, l'EU Talent Pool sarà la prima piattaforma a livello europeo progettata per sostenere l'assunzione di cittadini extracomunitari qualificati. L'obiettivo è affrontare il problema della carenza di manodopera in Europa, rendendo il continente più attrattivo per i talenti stranieri in cerca di occupazione e, di conseguenza, più competitivo a livello globale.
Cos'è l'EU Talent Pool?
L'EU Talent Pool è un sistema digitale innovativo che, sulla base di un'adesione volontaria degli Stati membri, mira a connettere direttamente le imprese europee con i candidati qualificati residenti al di fuori dell'Unione. La piattaforma si basa su un meccanismo di abbinamento automatico di domanda e offerta, focalizzandosi in particolare sulle professioni per cui si registra un deficit di manodopera a livello europeo.
L'EU Talent Pool non incide sul diritto d’ingresso in Europa, né sulle procedure per il rilascio di visti e permessi di soggiorno, che restano interamente disciplinate dalle normative nazionali. Tuttavia, la piattaforma supporta i candidati fornendo informazioni complete sul processo di reclutamento nei vari Paesi membri, assicurando trasparenza sulla tutela dei loro diritti e sulle condizioni di lavoro dignitose.
I lavoratori extra-UE interessati, che devono essere maggiorenni, possono registrarsi e creare profili dettagliati. Questi profili saranno visibili ai datori di lavoro e indicheranno le loro competenze, qualifiche, esperienze professionali e livelli linguistici.
In termini di trasparenza, tutte le offerte di lavoro pubblicate devono includere obbligatoriamente il nome, i dettagli di contatto del datore di lavoro, una descrizione del ruolo e il luogo di lavoro. Potranno essere aggiunte informazioni ulteriori, come la retribuzione iniziale o una descrizione delle attività aziendali.
Consiglio e Parlamento hanno introdotto robusti meccanismi di controllo per garantire che solo datori di lavoro pienamente legittimati possano accedere alla piattaforma. Saranno gli Stati membri a verificare che tutte le entità partecipanti (incluse agenzie di lavoro interinale e intermediari) siano legalmente stabilite nell'UE e rispettino rigorosamente le leggi europee e nazionali relative a reclutamento equo, adeguate condizioni di lavoro, non discriminazione e protezione contro la tratta di esseri umani. Violazioni di queste norme comporteranno la sospensione o l'esclusione dalla piattaforma.
Infine, l'EU Talent Pool è uno strumento chiave a supporto di altre iniziative europee. Sosterrà l'attuazione dei Partenariati per il Talento ("Talent Partnerships"), promossi dalla Commissione per allineare strategicamente le competenze dei lavoratori extra-UE con le esigenze del mercato interno. La piattaforma supporterà inoltre l'istituzione di futuri uffici europei di accesso legale, a cominciare dal progetto pilota UE-India, volti a facilitare concretamente la mobilità di manodopera qualificata.
EU Talent Pool, come nasce il regolamento e quando entra in vigore?
La proposta di regolamento per l'istituzione dell'EU Talent Pool era stata presentata dalla Commissione europea il 16 novembre 2023 come parte del Pacchetto sulla mobilità delle competenze e dei talenti ("Skills and Talent Mobility Package"), rispettando l'impegno della presidente Ursula von der Leyen di rendere il continente più attraente per i talenti extra-UE.
Il 18 novembre Parlamento e Consiglio hanno raggiunto un compromesso politico sul regolamento del nuovo strumento, che deve ora essere confermato formalmente da entrambe le istituzioni prima dell’adozione definitiva.
Una volta adottato e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE, il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo. Sarà poi compito dell'Esecutivo europeo sviluppare la piattaforma informatica per lanciarla il prima possibile, mentre gli Stati membri partecipanti istituiranno dei National Contact Points per sostenerne l’attuazione.
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