Icos, la rete europea per il monitoraggio dei gas serra
Anche l'Italia partecipa al progetto pilota Icos (Integrated Carbon Observation System) per il monitoraggio dei gas serra nell'UE. L'iniziativa, finanziata dalla Commissione europea, introdurrà un'infrastruttura di ricerca in grado di fornire un quadro preciso ed omogeneo delle emissioni di carbonio prodotte in Europa.
Con Icos l'UE potrà finalmente realizzare un'unica rete europea di misurazione dei gas serra, superando gli ostacoli derivanti dai sistemi utilizzati finora; la nuova rete, infatti, integrerà tutti i dati provenienti dalle misurazioni atmosferiche, marine e terrestri per fornire un bilancio complessivo del ciclo del carbonio (emissioni ed assorbimento).
La rete, una volta completata, comprenderà:
- oltre 100 stazioni di monitoraggio coordinate da tre centri tematici (atmosferico, terrestre, marino),
- un laboratorio centrale di analisi,
- una sede centrale responsabile dell'intera infrastruttura.
Grazie alle informazioni raccolte da Icos sarà possibile conoscere quasi in tempo reale la tipologia e la quantità dei gas serra prodotti e assorbiti dagli ecosistemi terrestri, valutando l'impatto di eventi climatici inaspettati. L'UE potrà infine utilizzare questi dati per definire le proprie politiche ambientali e per la redazione di un rapporto annuale sul bilancio europeo del carbonio.
La fase pilota del progetto è stata lanciata il 24 ottobre 2011 dalla Commissione europea e vede l'Italia alla guida delle misurazioni atmosferiche e terrestri, grazie al lavoro dell'Università della Tuscia e del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC), con il supporto del Ministero dell'Ambiente.
Gli altri Paesi partecipanti sono Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Israele, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.
La rete avrà la sua sede principale in Finlandia e coinvolgerà inizialmente otto stazioni di osservazione dislocate in Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Olanda, Polonia e Spagna, a cui si aggiunge quella italiana collocata nei pressi di Viterbo. Si stima che entro 2012 il numero delle stazioni crescerà fino ad un minimo di 70, per arrivare almeno a 100 stazioni quando il progetto sarà a pieno regime.