Al via le registrazioni al Raw Materials Mechanism
A partire da oggi i soggetti attivi nel settore delle materie prime (acquirenti, venditori, investitori e servizi di stoccaggio) possono registrarsi al Meccanismo delle Materie Prime (Raw Materials Mechanism), un’iniziativa della Piattaforma UE per l’energia e le materie prime che ha l'obiettivo di aumentare la massa critica europea in questo settore per realizzare acquisti o investimenti maggiori.
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Lanciato nel corso della 10ª Settimana delle Materie Prime 2025, inaugurata oggi a Bruxelles dalla Commissione europea, il Raw Materials Mechanism collegherà infatti gli acquirenti (off-takers) di materie prime strategiche con i fornitori e le soluzioni di stoccaggio al fine di sostenere gli sforzi dell’industria europea per diversificare e garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di materie prime.
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Come funziona il Raw Materials Mechanism
Il Meccanismo europeo delle materie prime è ospitato all’interno della Piattaforma UE per l’energia e le materie prime, una iniziativa della Commissione dedicata alle imprese europee che prevede diversi meccanismi relativi a specifici prodotti strategici e commodities come l’idrogeno, il gas e, appunto, le materie prime.
In tale contesto il Raw Materials Mechanism mira a supportare l'industria europea a trovare opzioni immediate per diversificare le proprie catene di approvvigionamento, nonchè a sostenere lo sviluppo di nuovi progetti di materie prime strategiche.
Nel far ciò, il Meccanismo affronta una delle sfide chiave per l’UE: l'approvvigionamento delle 17 materie prime strategiche elencate dal Critical Raw Materials Act, che sono alla base della doppia rivoluzione green e digital. Bauxite/allumina/alluminio, bismuto, boro, cobalto, rame, gallio, germanio, litio, metallo di magnesio, manganese, grafite, nichel, Metalli del gruppo del platino, elementi delle terre rare per magneti permanenti (Nd, Pr, Tb, Dy, Gd, Sm e Ce) e magneti permanenti, silicio metallico, titanio metallico e tungsteno rappresentano, infatti, il fondamento delle tecnologie più innovative su cui è in atto una corsa a livello mondiale, dalla quale l'Europa rischia di rimanere esclusa.
In tale contesto, con il Raw Materials Mechanism la Commissione punta a mettere in contatto i diversi lati della mercato che ruota attorno alle materie prime strategiche, permettendo ad esempio agli acquirenti europei di trovare nuovi fornitori, ma anche di aggregare la domanda e cooperare con altri acquirenti europei per sfruttare la dimensione del mercato dell'Unione, nonché accedere a forniture globali (offerte sia da attori europei che internazionali) così come trovare fornitori di servizi di stoccaggio.
La registrazione al Meccanismo delle materie prime non comporta, però, solo benefici per gli acquirenti europei. Aderendo al Meccanismo, infatti, i fornitori (europei e globali) di queste materie potranno impegnarsi sia con acquirenti provenienti da tutta Europa, sia con istituzioni finanziarie per sviluppare i propri progetti di produzione, oltre alla possibilità di pubblicare i propri progetti di investimento e trovare partner di co-sviluppo.
Dal punto di vista operativo, le attività del Meccanismo delle Materie Prime sono organizzate in cicli (rounds). Vi sono, ad esempio, i cicli di diversificazione (diversification rounds) dove gli acquirenti europei possono richiedere materie prime per l'immediata diversificazione delle loro catene di approvvigionamento. Oppure i cicli di sviluppo progetti (Project development rounds) al cui interno qualsiasi progetto strategico o progetto di materie prime stabilito nell'UE sarà in grado di trovare partner commerciali. Infine vi è lo stoccaggio/accantonamento di scorte (Storage/stockpiling) dove gli acquirenti europei potranno connettersi con i fornitori di stoccaggio al fine di gestire le proprie scorte.
I primi cicli di abbinamento sono previsti ad inizio 2026 e non prevedono il coinvolgimento negoziale della Commissione europea. Le negoziazioni, infatti, saranno realizzate direttamente dalle industrie presenti nel round con le altre controparti che avranno aderito al Meccanismo.
All’interno dei round negoziali ci potranno essere anche le istituzioni finanziarie al fine di illustrare i prodotti finanziari previsti per acquirenti e fornitori e interagire con potenziali clienti per supportare i loro progetti.
Per maggiori informazioni, consulta la Piattaforma UE per l’energia e le materie prime
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