Omnibus VIII: semplificata la normativa ambientale UE, risparmi per 1 mld all'anno
Emissioni industriali, economia circolare, valutazioni ambientali e dati geospaziali. Sono questi i settori interessati dall’ottavo pacchetto Omnibus presentato dalla Commissione europea, che propone una semplificazione di alcune norme ambientali dell'UE.
Cosa prevede il Clean Industrial Deal
In linea con la Bussola per la competitività e le raccomandazioni del Rapporto Draghi, l'Esecutivo europeo ha presentato il 10 dicembre un pacchetto di misure volte a semplificare la normativa ambientale.
Le modifiche proposte contribuiranno a ridurre gli oneri amministrativi per le imprese, senza compromettere gli obiettivi dell’Unione in materia di tutela dell’ambiente e della salute umana, attraverso uno snellimento delle procedure di autorizzazione di progetti strategici, come quelli relativi alle materie prime critiche.
La semplificazione introdotta con questo pacchetto Omnibus VIII dovrebbe consentire alle imprese di risparmiare complessivamente circa 1 miliardo di euro all’anno, portando i risparmi amministrativi annui derivanti dagli Omnibus e da altre iniziative di semplificazione della Commissione a quasi 11 miliardi di euro all’anno (avvicinandosi così all’obiettivo al 2029 che è di 37,5 miliardi di risparmi annuali).
In tale contesto, inoltre, Bruxelles ha anticipato che il percorso di semplificazione normativa ambientale proseguirà anche oltre questo ottavo pacchetto di misure, intervenendo ad esempio sul Regolamento Imballaggi e Rifiuti di Imballaggio, sulla Direttiva quadro sulla risorsa idrica (Water Framework Directive) che sarà sottoposta a revisione (come già annunciato nell'ambito del Piano d'azione RESourceEU). In arrivo anche "Dialoghi strutturati sull'acqua" nell'ambito della Water Resilience Strategy, la strategia per la resilienza idrica dell'UE.
Omnibus VIII: le proposte per la semplificazione delle norme ambientali
Il pacchetto Omnibus di semplificazione della normativa ambientale è composto da un ventaglio di proposte legislative chiave.
Valutazioni ambientali rapide
La prima prevede valutazioni ambientali semplificate per il rilascio delle autorizzazioni, consentendo un risparmio annuo (stimato) pari a 180 milioni di euro. Per snellire questi processi, saranno forniti punti di contatto unici e saranno digitalizzate le procedure, velocizzando l’implementazione di progetti chiave necessari per l’economia europea.
Semplificate le norme sulle emissioni industriali
Un’altra proposta, riguarda la semplificazione delle norme sulle emissioni industriali, che garantirà alle aziende una maggiore flessibilità nell’attuazione dei sistemi di gestione ambientale (Environmental Management Systems) nell'ambito della Direttiva sulle emissioni industriali (Industrial Emissions Directive). Ad esempio, sarà eliminato l’obbligo di includere piani di trasformazione e sarà concesso più tempo agli operatori per la preparazione dei sistemi di gestione ambientale, per i quali tra l’altro non sarà necessario presentare audit indipendenti (potrà quindi svolgerli direttamente l’azienda). Con questo intervento, le imprese europee dovrebbero poter risparmiare 170 milioni di euro all’anno.
L’iniziativa di semplificazione della legislazione in materia di emissioni industriali interessa anche il settore dell’agricoltura e dell’acquacoltura: gli operatori del comparto saranno infatti esentati da alcuni obblighi di rendicontazione, alleggerendo così gli oneri amministrativi. Inoltre, l’ambito delle attività agricole sarà semplificato e le duplicazioni per le aziende agricole biologiche saranno ridimensionate.
Digitalizzazione per gestire sostanze pericolose nei prodotti
Una terza modifica dell'ottavo pacchetto Omnibus interviene sulla Waste Framework Directive, proponendo soluzioni digitali più efficaci per le sostanze pericolose presenti nei prodotti (Substances of Concern in Products - SCIP), rispetto all’attuale database i cui costi sono molto elevati. Saranno preferiti, invece, sistemi come il Passaporto Digitale dei Prodotti e l’implementazione del pacchetto “One Substance One Assessment”. In questo caso, il risparmio per le aziende dovrebbe ammontare a ben 525 milioni di euro all’anno, secondo le stime di Bruxelles.
Novità per la Responsabilità Estesa del Produttore
In base alla proposta dell’Esecutivo europeo, sarà semplificata anche la legislazione relativa alla Responsabilità Estesa del Produttore (Extended Producer Responsibility - EPR). Attualmente, la normativa su batterie, imballaggi, apparecchiature elettroniche, plastica monouso e rifiuti impone alle aziende con sede in Europa di nominare un rappresentante autorizzato per adempiere agli obblighi in merito di responsabilità estesa del produttore. Un sistema che deve essere implementato in ciascuno dei Paesi membri, anche se l’azienda non ha una sede o non vende in quello Stato. Ebbene, con la nuova proposta, questo obbligo sarà sospeso per i produttori europei, in attesa di un'ulteriore semplificazione dei regimi EPR previsti dal Circular Economy Act (atteso nel 2026).
Dati geospaziali più accessibili
Tra le proposte, infine, c'è anche un accesso facilitato ai dati geospaziali. Gli attuali requisiti tecnici per i dati geospaziali previsti dalla Direttiva INSPIRE saranno così allineati alla normativa orizzontale che disciplina i dati geospaziali di alto valore del settore pubblico. Una semplificazione che ridurrà i costi di conformità per le autorità pubbliche (con risparmi stimati in 12 milioni di euro all’anno) e faciliterà l’accesso ad un set di dati geospaziali per tutti gli utenti (pubblici e privati).
Consulta le proposte di semplificazione della legislazione ambientale
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