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Corte Conti UE: ancora troppi errori nella spesa dei fondi europei

 

Corte dei conti europea - Photo credit: European Union 2025 - Source: European Court of AuditorsLa relazione annuale sul bilancio UE 2024 della Corte dei conti europea conferma il trend di riduzione del livello di errore nella spesa dei fondi europei, ma denuncia che le irregolarità sono ancora su livelli critici. A preoccupare è, però, anche il peso crescente dei prestiti contratti dall'Unione e il loro impatto sui margini di azione dei futuri bilanci dell’UE, a cominciare dal QFP post 2027.

Corte Conti UE: la rendicontazione del Bilancio Europeo si può migliorare

“Sebbene l’abbassamento del livello di errore rappresenti un passo avanti, vi sono ancora troppe irregolarità nella spesa dell’UE” che “vanno ricondotte a criticità persistenti nelle strutture di sorveglianza e di rendicontabilità”, ha dichiarato il presidente della Corte dei Conti europea, Tony Murphy, presentando la relazione annuale sull'esercizio finanziario 2024. “Via via che prende forma il bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo successivo al 2027, i responsabili delle politiche dovrebbero tener conto delle constatazioni della Corte per assicurare la sostenibilità e la trasparenza dei bilanci futuri dell’UE”, ha aggiunto.

Il monito della Corte dei conti europea è anche quello di prestare maggiore attenzione alla misurazione della performance, sulla base dei limiti riscontrati negli indicatori di target e milestone dei PNRR. Un tema fondamentale nel momento in cui si avvia il negoziato su un Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2028-2034 che dovrebbe mutuare il modello performance-based del Recovery and Resilience Facility (RRF) e che sarà fortemente condizionato anche del peso crescente dei prestiti contratti dall'Unione per Next Generation EU.

Troppi errori nella Politica di Coesione e nei PNRR

Come ogni anno, gli auditor della Corte dei conti europea hanno esaminato le entrate e le spese dell’UE per verificare l'affidabilità dei conti e il rispetto della normativa in materia, confrontando il livello di errore rispetto alle norme europee e nazionali con una soglia del 2%, al di sopra della quale le spese irregolari sono ritenute rilevanti.

La spesa esaminata per l'esercizio finanziario 2024 ammonta a un totale di 247 miliardi di euro, di cui 191,1 miliardi finanziati dal bilancio dell'UE e altri 55,9 miliardi erogati nel quadro del Recovery and Resilience Facility (RRF) che finanzia i PNRR.

Rispetto all’esercizio precedente, nel 2024 il livello di errore nella spesa dell’UE è sceso dal 5,6% al 3,6%, ma resta ben al di sopra della soglia critica e quindi viene giudicato dalla Corte rilevante e pervasivo. A pesare sono anche irregolarità relative a parte dei 59,9 miliardi di euro spesi nell’ambito del RRF, ma - come già negli anni scorsi - gran parte degli errori sono imputabili ai pagamenti irregolari della Politica di Coesione. Se fronte PNRR gli errori hanno messo in luce debolezze nella concezione di target e milestone, insieme a problemi relativi all’attendibilità delle informazioni fornite dagli Stati membri nelle rispettive dichiarazioni di gestione, la Politica di Coesione, con un tasso di errore del 5,7% nel 2024 (in calo rispetto al 9,3% del 2023), continua a preoccupare per i troppi finanziamenti concessi a copertura di progetti e costi non ammissibili e per i casi di mancato rispetto delle norme sugli appalti pubblici.

La Corte raccomanda quindi alla Commissione di prestare maggiore attenzione alla trasparenza e alla rendicontabilità, ma anche di migliorare la valutazione, il monitoraggio e la tracciabilità dei dati relativi agli indicatori chiave di performance.

Prestiti e spesa per interessi mettono a rischio la sostenibilità del bilancio UE

Con la relazione i giudici di Lussemburgo fanno però anche considerazioni più generali sulle finanze dell'Unione, alla luce dei prestiti in essere contratti dall’UE. Prestiti il cui valore potrebbero superare nel 2027 i 900 miliardi di euro, quasi dieci volte il livello precedente al varo di Next Generation EU nel 2020, con una spesa totale per interessi che, nell’attuale periodo di bilancio 2021-27, potrebbe superare i 30 miliardi, oltre il doppio dei 14,9 miliardi inizialmente previsti dalla Commissione. Se si considera che nel settennato 2028-34 la spesa per interessi potrebbe raggiungere quasi i 74 miliardi di euro, si comprende la preoccupazione della Corte per la sostenibilità dei bilanci futuri dell’UE e per la loro capacità di assicurare risorse sufficienti all’attuazione dei programmi di finanziamento dell’Unione.

Per questo tra le raccomandazioni della Corte c'è anche quella di fare in modo che la tempistica per il rimborso dell’NGEU tenga conto dell’attuazione dei programmi dell’UE. "La Commissione - si legge nella relazione - dovrebbe definire e rispettare una tempistica adeguata per il rimborso dei prestiti assunti per finanziare il sostegno finanziario a fondo perduto dell’NGEU, che tenga conto dell’attuazione dei programmi dell’UE esistenti e futuri".

Leggi la documentazione della Corte Conti UE sulla Relazione annuale per l'esercizio finanziario 2024

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