Bonus edilizi 2025: attivi i portali ENEA per accedere alle detrazioni
L’ENEA ha aggiornato i portali per la trasmissione dei dati relativi agli interventi che accedono alle detrazioni fiscali di Ecobonus e bonus ristrutturazioni. A breve sarà aggiornato anche il portale Superbonus.
Cosa prevede la Legge di bilancio 2025?
In questo modo si conclude l'attesa per coloro che in questi mesi hanno ristrutturato casa ma che, fino a ieri, non avevano ancora potuto accedere ai portali ENEA. L'organismo era infatti in attesa delle indicazioni ufficiali da parte dell’Agenzia delle Entrate per procedere con l’aggiornamento dei portali, necessari per l’invio delle schede tecniche degli interventi e delle asseverazioni.
Nel periodo compreso tra l’entrata in vigore delle agevolazioni e la pubblicazione dei chiarimenti fiscali, l’ENEA aveva dunque raccomandato ai contribuenti che avevano già sostenuto spese nel 2025 di attendere l’interpretazione ufficiale del Fisco prima di inoltrare i dati.
Adesso, con la pubblicazione lo scorso 19 giugno della circolare 8/E da parte dell’Agenzia delle Entrate, che ha fornito risposte a diversi quesiti operativi relativi ai bonus edilizi 2025, l’ENEA ha adeguato i portali, consentendo quindi la trasmissione dei documenti richiesti.
Novità: aggiornati i portali ENEA per i Bonus edilizi 2025
Con una nota del 30 giugno, infatti, l’ENEA ha annunciato di aver aggiornato i portali dedicati a Ecobonus e bonus ristrutturazioni in conformità con le disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2025. L’Agenzia ha anticipato inoltre che a breve sarà aggiornato anche il portale Superbonus.
I termini dei 90 giorni per l'invio delle schede descrittive e delle asseverazioni per Ecobonus e Bonus Casa decorrono dunque dal 30 giugno 2025. La trasmissione di tali documenti deve avvenire sia per i lavori conclusi tra il 1° gennaio 2025 e la data di attivazione dei portali; sia per interventi chiusi nel 2024, ma con spese detraibili sostenute nel corso del 2025.
Da evidenziare, infine, che è possibile accedere al servizio online solo autenticandosi tramite SPID di persona fisica o CIE.
Per maggiori informazioni, si rimanda ai portali ENEA:
- Il portale Enea dedicato al caricamento delle schede descrittive
- Il portale Enea dedicato alle asseverazioni
- Il portale Enea dove ci sarà la sezione in evidenza con le modulistiche aggiornate
Bonus ristrutturazione 2025, come funziona
Il nuovo assessto dei bonus edilizi 2025 deriva dall'ultima Legge di bilancio che ha ridimensionato gran parte delle agevolazioni destinate alla casa.
Per quanto concerne il bonus ristrutturazione, l'incentivo adesso prevede una doppia via: una per l'abitazione principale e una per le case secondarie.
Nel primo caso per il 2025 è possibile detrarre dall'Irpef (in dieci anni) il 50% delle spese - fino a un limite di 96mila euro - per lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di appartamenti in condominio o di unità immobiliari indipendenti, di qualsiasi categoria catastale; nel caso di edifici condominiali, si può accedere all'incentivo anche per la manutenzione ordinaria. Tra i lavori ammessi al bonus ci sono: l'installazione di ascensori, interventi di risparmio energetico, nuovi infissi, aperture di finestre e porte, adeguamento di solai, realizzazione di mansarde e balconi, nuovi servizi igienici e anche la demolizione e ricostruzione dell'edificio. Dal 2026 si passa al 36%, con lo stesso tetto di spesa.
Per le seconde case, invece, l'aliquota al 36% si applica dal 2025, per poi attestarsi al 30% negli anni successivi (e quindi a partire dalle spese documentate e sostenute del 2026).
Dopo tre anni con il "doppio binario" (prima e seconde case) dal 2028 al 2033 l’aliquota sarà per tutti del 30% e il tetto di spesa scenderà a 48.000 euro.
Una delle novità più rilevanti della Manovra è che il bonus ristrutturazione al 50% andrà solo a chi fa lavori su abitazioni principali possedute in base a diritti reali di godimento. È una platea che escluderà i titolari della nuda proprietà. Analizzando 1,4 milioni di modelli 730 presentati nel 2024, il Caf Acli ha ricostruito a quali tipi di immobile fanno riferimento: il 33,7% delle detrazioni riguarda immobili che nel 2025 saranno esclusi dal bonus più ricco. Si tratta di case locate, sfitte e di vacanza (22,6%); alloggi per i quali detrae un familiare convivente (8,6%), il titolare della nuda proprietà (1,1%), il comodatario (1%) o l’inquilino (0,4%).
Un tema delicato, quello delle abitazioni principali, su cui sono intervenuti - non a caso - anche i chiarimenti del Fisco dello scorso 19 giugno. L'Agenzia delle entrate ha infatti confermato che sono inclusi tra i soggetti che accedono alla detrazione al 50% per l’abitazione principale anche coloro che acquistano la casa per farla divenire abitazione principale, ma la ristrutturano prima di andarci a vivere. Unica condizione è che l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale entro la fine dei lavori.
Le novità sull'Ecobonus e sul Sismabonus della Legge di Bilancio
La legge di Bilancio ha rimodulato anche l'Ecobonus, sempre mantenendo la differenza tra prima casa e le altre abitazioni. L'Ecobonus per le prime case avrà nel 2025 un’aliquota del 50%, per le seconde case si parte dal 36%.
Aliquote che nel 2026 e nel 2027 diventano, rispettivamente, 36% per le prime case e 30% per le seconde. Stesso discorso - e stesso decalage - vale anche per gli interventi necessari a ridurre il rischio sismico, il cosiddetto Sismabonus.
Per quanto riguarda l'Ecobonus, non sono previsti cambiamenti. Gli interventi ammessi oggi continueranno a essere compresi anche nei prossimi anni. Tra di essi figurano impianti con caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza, impianti geotermici a bassa entalpia, apparecchi con pompa di calore integrata e caldaia a condensazione, micro-cogeneratori e generatori di calore alimentati da biomasse.
Manovra, nessuna agevolazione fiscale per le caldaie a gas
Per evitare il disallineamento con la normativa europea Case green che dal 1° gennaio 2025 vieta le caldaie autonome a combustibili fossili, sono stati modificati gli articoli che riguardavano le caldaie a gas: è ancora possibile venderle ma non sono agevolate. Il nuovo testo è chiaro e prevede l'esclusione dell'agevolazione fiscale per «interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili».
Superbonus ridimensionato
La Manovra ha modificato anche la detrazione maggiorata del Superbonus, operando di fatto un'ulteriore sterilizzazione dell'incentivo.
La detrazione al 65%, prevista per le spese sostenute nel 2025, adesso spetta infatti solo a colui che, entro il 15 ottobre 2024, ha presentato la Cila asseverata, cioè la comunicazione di inizio lavori asseverata per gli interventi diversi da quelli condominiali. Per le parti in comune, invece, occorre aver adottato la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori, se c'è la Cila, oppure, in caso di demolizione e ricostruzione, se è stata presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.
Per le spese sostenute dall’1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 la detrazione maggiorata del Superbonus può essere ripartita, in base alle esigenze del proprietario, in dieci quote annuali di pari importo a partire dal 2023; ma è un'opzione che, una volta scelta, è irrevocabile e va definita entro il termine fissato per la presentazione della dichiarazione relativa al 2024.
Consulta il testo della Legge di Bilancio 2025 - Legge n. 207-2004
Il nuovo bonus elettrodomestici e la conferma del bonus mobili
Con la legge di Bilancio 2025 è arrivato, infine, anche un nuovo bonus grandi elettrodomestici, con una dotazione di 50 milioni. Il bonus erogato è al massimo di 100 euro a famiglia, che diventano 200 per chi ha un Isee inferiore ai 25mila euro annui.
Il bonus non può essere superiore al 30% del costo di acquisto dell'elettrodomestico ad alta efficienza non inferiore alla nuova classe B, prodotto in Europa, con contestuale smaltimento dell’elettrodomestico sostituito.
Il bonus elettrodomestici - che non è collegato a una ristrutturazione generale né alla prima casa - è cumulabile con il bonus mobili, che viene confermato anche nel 2025 e che comprende anche l'acquisto di elettrodomestici: in questo caso la detrazione è del 50% sugli acquisti effettuati nell'ambito di un intervento di ristrutturazione edilizia.
Sono compresi tra gli interventi che possono accedere alla detrazione fiscale la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus. Il tetto di spesa è di 5.000 euro.
Per approfondire: Manovra, in arrivo il bonus elettrodomestici 2025
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