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Crisi degli alloggi, prime anticipazioni sul Piano UE per le politiche abitative

 

Edilizia - Photo credit: Foto di Jocke Wulcan da UnsplashIn audizione in commissione speciale Crisi degli alloggi (HOUS) al Parlamento europeo, la commissaria all'Ambiente Jessika Roswall ha anticipato alcuni elementi della strategia di Bruxelles in vista del Piano europeo per gli alloggi a prezzi accessibili. Sull'emergenza casa la Commissione ha lanciato anche una raccolta di pareri, che rimarrà aperta fino al 4 giugno e sarà seguita da una consultazione pubblica più dettagliata da giugno a ottobre.

Le regioni europee chiedono più fondi per gli alloggi a prezzi accessibili

Come promesso, il 2025 sarà l'anno in cui la Commissione europea strutturerà la politica abitativa pubblica per arginare la crisi degli alloggi in tutto il continente, un problema che riguarda milioni di europei e che Bruxelles vuole affrontare con un piano europeo per migliorare l'accessibilità degli alloggi e garantire il diritto all'abitare anche per le fasce fragili della popolazione.

Alcune anticipazioni sono arrivate dalla commissaria all'Ambiente Jessika Roswall, audita in commissione HOUS al Parlamento europeo questa settimana, a pochi giorni di distanza dal lancio ufficiale della piattaforma attraverso la quale il commissario per l'Energia e le Politiche abitative Dan Jørgensen intende raccogliere i pareri di cittadini, imprese, autorità pubbliche, istituzioni, associazioni e di chiunque sia coinvolto in questa problematica.

La crisi degli alloggi in cifre

«L'accessibilità economica degli alloggi è diventata una questione diffusa e urgente in tutta Europa - ha detto recentemente il commissario -  motivo per cui gli alloggi a prezzi accessibili sono una priorità assoluta per la Commissione al fine di garantire l'equità sociale». 

Dal 2015 i prezzi delle case, al netto dell'inflazione, sono aumentati di oltre il 20% in media; tra il 2014 e il 2023 gli affitti nelle principali città europee per un appartamento con una sola camera sono aumentati del 48%; il 17% degli europei vive in case sovraffollate; negli ultimi due anni gli investimenti complessivi negli edifici residenziali sono diminuiti del 6%; la deprivazione abitativa interessa tutti gli Stati membri. Il 10,6% degli europei che vivono in città e circa il 6,2% di chi abita in aree rurali è alle prese con costi eccessivi degli alloggi, a cui si aggiungono oltre 1,2 milioni di persone senza fissa dimora.

Verso un piano UE per alloggi accessibili

Con l'Esecutivo von der Leyen bis, per la prima volta la Commissione europea si è dotata di un commissario ad hoc che si occupi delle politiche abitative. E ad aprile ha proposto di raddoppiare l'importo dei finanziamenti della Politica di Coesione destinati agli alloggi a prezzi accessibili, prevedendo un pacchetto di revisione di medio termine che prevede incentivi per le Autorità di gestione nazionali e regionali che rimodulano i rispettivi Programmi cofinanziati dai fondi europei per fare posto alle nuove priorità UE, tra cui proprio gli alloggi.

In parallelo, insieme alla BEI, la Commissione ha lanciato la prima fase di una piattaforma di investimento paneuropea, per sviluppare maggiori opportunità di finanziamento per chi investe in alloggi accessibili, e ha adottato il Piano d'azione europeo per l'energia a prezzi accessibili, che definisce misure a breve termine per ridurre i costi energetici, le bollette e la povertà energetica. Allo stesso tempo, la Commissione sta istituendo un Consiglio consultivo per l'edilizia abitativa, i cui 15 membri formuleranno raccomandazioni politiche indipendenti sul Piano per l'edilizia abitativa a prezzi accessibili. 

Secondo le linee guida del commissario, l'Europa può fare molto, e nel portale di raccolta dei pareri lanciato il 12 maggio ha elencato le priorità politiche: implementare la piattaforma di investimento paneuropea per alloggi sostenibili e a prezzi accessibili; iniettare liquidità nel mercato immobiliare e raddoppiare gli investimenti previsti nel quadro della Politica di coesione in alloggi a prezzi accessibili; rivedere le norme in materia di aiuti di Stato per rendere più facile per gli Stati membri sostenere alloggi a prezzi accessibili; sostenere le città e le regioni; analizzare l'impatto della speculazione immobiliare; intervenire per ridurre le bollette energetche e la povertà energetica. 

L'invito a a presentare contributi sul piano per gli alloggi rimarrà aperto fino al 4 giugno. Questa prima call for evidence sarà seguita da un'altra consultazione pubblica più dettagliata che si svolgerà da giugno a ottobre.

Novità: le anticipazioni della Commissaria Roswall sul piano alloggi accessibili

Al centro del Piano UE ci saranno alloggi sostenibili, dove sarà spinto il recupero della risorsa idrica e costruiti con materiali proveniente dalla bioeconomia e dall'economia circolare, ha anticipato il 19 maggio la commissaria all'Ambiente Jessika Roswall in commissione HOUS al PE.  

«Ho già sottolineato l'impatto ambientale del settore degli alloggi - ha detto la commissaria - soprattutto per l'estrazione di materie prime di cui abbiamo bisogno. Aumentare la circolarità dei materiali da costruzione è di fondamentale importanza. Si tratta di creare quantità sufficienti di materiali secondari di alta qualità, ma si tratta anche di stimolare la domanda. Abbiamo bisogno di sviluppare e rendere più maturo il mercato dei materiali secondari e dobbiamo anche pensare ai rifiuti delle costruzioni, dobbiamo utilizzarli come risorse». Gli alloggi, ha ribadito, dovranno essere resilienti rispetto alla scarsità d'acqua e alle inondazioni.

In arrivo Strategia Bioeconomia e nuovo Bauhaus europeo

Per concretizzare questa visione la Commissione intende sfruttare diversi strumenti. «Entro la fine di quest'anno presenterò una nuova Strategia di bioeconomia, e vorrei sentire (dagli eurodeputati; Ndr) come può essere utilizzata per promuovere la costruzione - di alloggi - con biomateriali», ha detto la commissaria.

«Per l'inizio dell'anno prossimo sto lavorando alle raccomandazioni da rivolgere agli Stati membri sul nuovo Bauhaus europeo, che potrebbero essere adottate contemporaneamente al Piano Ue per gli alloggi accessibili», ha poi anticipato Roswall, sottolineando che «in cinque anni l'iniziativa del Bauhaus è diventata un movimento paneuropeo, una comunità di più di 1.700 membri che ci aiutano quotidianamente a creare un'Europa più bella e più sostenibile. Più di 500 milioni di euro da 9 programmi dell'UE sono stati dedicati per sostenere circa 500 progetti che hanno aiutato a stimolare gli spazi urbani e rurali, hanno creato alloggi accessibili ed efficienti, e hanno contribuito a perfezionare il settore dei lavoratori delle costruzioni». 

Nato con il Green Deal Europeo, il Nuovo Bauhaus Europeo (New European Bauhaus, NEB) è un'iniziativa lanciata dalla Commissione Europea nel 2020 con l'obiettivo di integrare i valori del Green Deal Europeo nella vita quotidiana dei cittadini, promuovendo ambienti e stili di vita più sostenibili, inclusivi e belli. Architetti, artisti, studenti, scienziati, ingegneri, designer sono chiamati a rispondere alla grande questione sociale: come immaginare una vita moderna in sintonia con la natura.

Il NEB mira a: connettere il Green Deal Europeo agli spazi e alle esperienze quotidiane, trasformando la sostenibilità ambientale in una realtà tangibile e vissuta; promuovere un approccio interdisciplinare che unisce arte, cultura, scienza e tecnologia per creare soluzioni innovative e accessibili; favorire la partecipazione attiva dei cittadini nella co-creazione di ambienti più sostenibili e inclusivi.

Tra gli strumenti del NEB:

  • progetti pilota che incarnano i suoi valori, come ad esempio la creazione di spazi pubblici sostenibili e inclusivi.
  • premi e festival per riconoscere e diffondere le migliori pratiche. 
  • collaborazioni con enti locali, artisti, architetti e cittadini per sviluppare soluzioni condivise e replicabili.

Per approfondire: Horizon Europe: WP e Call 2025 del New European Bauhaus Facility

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