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Ok del CdM al Milleproroghe 2026: prorogate 63 misure

Foto di Maria Mileta di PexelsSono 63 i rinvii previsti dal Milleproroghe 2026 approvato ieri pomeriggio dal Consiglio dei Ministri (CdM). Tra le misure di interesse per le imprese figura l’attesa proroga di un anno del Fondo di garanzia PMI, nonché degli incentivi per l'autoimpiego e per le assunzioni, così come lo slittamento in avanti dell’obbligo assicurativo per rischi catastrofali ma solo per alcuni settori.

Cosa prevede la Manovra 2026?

Come da tradizione, anche il decreto Milleproroghe 2026 si conferma essere un provvedimento potpourri che interviene sugli ambiti più disparati, dai Livelli essenziali delle prestazioni (LEP), alle multe, alla sanità, solo per citarne alcuni. 

Le informazioni sul decreto-legge Milleproroghe 2026 emergono dalla bozza del provvedimento pre-CdM in circolazione in queste ore e dalle informazioni rilasciate da Governo e Ministeri dopo il voto in Consiglio dei Ministri. Per la conferma dell’assetto finale del provvedimento bisognerà attendere, però, la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Milleproroghe 2026: un anno in più per il Fondo garanzia PMI

Partendo dalle misure di interesse per le imprese, il decreto Milleproroghe 2026 reca l’attesa proroga di un anno del Fondo di garanzia PMI secondo le stesse regole attualmente vigenti. Una proroga fortemente voluta dal mondo produttivo, come ribadito anche da Confindustria durante le audizioni sulla Manovra 2026 dove sembrava sarebbe stata inclusa.

La proroga al 31 dicembre 2026 del Fondo di garanzia PMI, invece, trova posto nel nuovo decreto Milleproroghe che, nel nuovo anno, continuerà ad operare secondo le regole attuali.

Milleproroghe 2026: gli incentivi per assunzioni e autoimpiego 2026

Di grande interesse per le imprese è sicuramente anche la proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2026, degli incentivi per l'occupazione previsti dal decreto Coesione (DL 60/2024) e cioè: da un lato, gli incentivi per l'autoimpiego; dall’altro, gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni di giovani, donne nonché il bonus ZES.

Nel primo caso stiamo parlando della misura che sostiene l’autoimpiego di disoccupati under 35 che avviano un’attività imprenditoriale in settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica, che possono contare su un contributo di 500 euro mensili (per tre anni), nonché su uno sgravio contributivo al 100% per l’assunzione di dipendenti under 35.

Nel secondo caso, invece, stiamo parlando anzitutto del bonus giovani e del bonus donne. Due esoneri contributivi del 100% (con importi però diversi) di cui possono beneficiari i datori di lavoro che assumono con contratto di lavoro a tempo indeterminato rispettivamente under 35 e donne (di qualsiasi età). A questi si aggiunge, poi, il bonus assunzioni ZES che prevede sempre uno sgravio contributivo al 100% per l’assunzione, però, di over 35 disoccupati da almeno 24 mesi e disponibile solo per i datori di lavoro impiegati nella Zona economica speciale (ZES).

Per approfondire: Il Milleprororoghe conferma gli incentivi per autoimpiego e assunzioni ZES, giovani e donne

Milleproroghe 2026: più tempo per le polizze per rischi catastrofali

Il decreto Milleproroghe 2026 concede più tempo anche per la stipula delle polizze catastrofali da parte delle piccole e medie imprese dei settori pesca e acquacoltura, nonchè per le PMI turistico-ricettive e per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.

Per quanto concerne l’estensione temporale, però, si segnala una discrepanza tra il comunicato stampa di Governo e Ministero del turismo, da un lato, e la bozza del Decreto Milleproroghe in circolazione, dall’altro. Stando ai due comunicati stampa, infatti, viene “prorogato al 31 marzo 2026 il termine per la stipula di contratti assicurativi per rischi catastrofali da parte di piccole e microimprese, inclusi i settori turismo e somministrazione”. 

Sulla base della bozza di decreto, invece, “per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande (...), nonché per le imprese turistico ricettive, il termine” del 31 dicembre 2025 attualmente previsto dal “DL 39/2025 (all’articolo 1, comma 1, lettera b) relativo alla stipula di contratti assicurativi per rischi catastrofali da parte delle piccole e microimprese, è prorogato al 31 dicembre 2026”.

Stesso discorso anche per le imprese dei settori pesca e acquacoltura, per le quali - sulla base della bozza di decreto - l’obbligo per la stipula della polizza slitta in avanti di un anno, dal 31 dicembre 2025 al 31 dicembre 2026.

Maggiori informazioni sul tema arriveranno dal testo del decreto Milleproroghe 2026 una volta pubblicato in Gazzetta ufficiale.

Per approfondire: Come funziona il regolamento sulle polizze catastrofali?

Efficientamento energetico e rinnovabili

Anche nel 2026 salta l'obbligo di trasmettere all’ENEA le informazioni (come i dati catastali relativi all'immobile oggetto degli interventi agevolativi, oppure l'ammontare delle spese sostenute, solo per citarne alcune) inerenti le spese agevolate 2024 e 2025 relative agli interventi previsti dall’articolo 119 del DL 34/2020 in materia di efficientamento energetico.

Per quanto concerne, invece, le rinnovabili - sempre stando alla bozza in circolazione in queste ore - sarebbe sospeso anche nel 2026 l’obbligo di assicurare una quota di energie rinnovabile per le società che effettuano vendita di energia termica sotto forma di calore per il riscaldamento e il raffrescamento a soggetti terzi per quantità superiori a 500 TEP annui.

Infine, sempre in relazione ai progetti di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, il decreto Milleproroghe proroga al 31 dicembre 2026 la possibilità per le strutture ricettive o termali di usufruire delle procedure autorizzative semplificate per la realizzazione di questi progetti.

Le altre misure del Milleproroghe 2026

Il nuovo decreto Milleproroghe interviene, poi, su un ampio spettro di misure e settori. Sempre in tema di incentivi, una delle proroghe più rilevanti riguarda “il contributo per l’autonoma sistemazione (CAS) a favore dei cittadini colpiti da eventi calamitosi” che viene “prorogato fino al 31 dicembre 2026”, spiegano dal Governo.

Per quanto concerne i commissariamenti, invece, sono prorogati: al 31 dicembre 2028 il Commissario per le baraccopoli di Messina; al 31 dicembre 2027 il Subcommissario per l'Arsenale della Maddalena; al 31 dicembre 2028 il Commissario per Bagnoli.

Ad essere prorogata è anche la Cabina di regia per la crisi idrica, che continuerà ad operare fino al 31 dicembre 2027.

Il decreto Milleproroghe 2026 interviene poi in materia di LEP, stabilendo che l’attività istruttoria per determinare i Livelli essenziali delle prestazioni proseguirà fino al 31 dicembre 2026. 

Per quanto concerne invece la riforma fiscale, il nuovo Milleproroghe estende di un anno l'entrata in vigore dei Testi unici su sanzioni, tributi minori, riscossione, giustizia tributaria e imposte indirette.

In materia di sanità e sicurezza, invece, la nota post CdM spiega che viene “prorogata al 31 dicembre 2026 la limitazione della responsabilità penale ("scudo penale") degli esercenti professioni sanitarie ai casi di colpa grave”. In merito, invece, alla “validità della graduatoria della procedura speciale di reclutamento nella qualifica di vigile del fuoco” il Milleproroghe la estende “fino al 31 dicembre 2026”, si legge sempre nel comunicato stampa del Governo.

Infine, tra le altre misure, solo per citarne alcune, si segnalano: la sospensione anche per l’anno 2026 dell’aggiornamento biennale delle sanzioni pecuniarie previste dal Codice della strada; la proroga al 30 settembre 2026 del termine per lo svolgimento delle assemblee di società ed enti con le modalità speciali introdotte nel 2020; l’abrogazione di taluni divieti sull’utilizzo del modello animale negli studi su xenotrapianti d’organo e sostanze d’abuso in materia di normativa sanitaria e ricerca.