UE: necessario un organismo che vigili sull'applicazione della normativa sui rifiuti

L'UE ha predisposto oltre 10 mila ispezioni su trasporti e centinaia di ispezioni nelle imprese: nel 19% dei casi di trasporti contenenti rifiuti si trattava di spedizioni illegali, generalmente dai paesi dell’UE verso l’Africa e l’Asia.
Le irregolarità riscontrate e il continuo aumento della quantità di rifiuti prodotti, ha spinto dunque la Commissione a raccomandare l'istituzione di un'agenzia dedicata a questo problema, che dovrebbe affrontare i problemi legati alla mancata applicazione della normativa europea attraverso esami dei sistemi di applicazione delle norme negli Stati membri, e di un organismo responsabile delle ispezioni e dei controlli diretti di infrastrutture e siti in casi di inadempienza grave.
Il rispetto della normativa europea sui rifiuti avrebbe conseguenze non solo a livello ambientale, riducendo le emissioni di gas a effetto serra di circa 200 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, ma consentirebbe un risparmio annuo di 2,5 miliardi di euro al prezzo attuale del carbonio (circa 13 euro/tonnellata), oltre a migliorare condizioni di concorrenza per le imprese europee, accrescere le opportunità per l’innovazione e agevolare l'accesso a preziose materie prime secondarie.
Obiettivo dell'Unione è però anche la riduzione della quantità di rifiuti, che si vuole ottenere incentivando azioni preventive quali:
- miglior uso delle risorse;
- abitudini di consumo più sostenibili;
- minor utilizzo di sostanze pericolose nella composizione dei prodotti;
- riciclaggio;
- monitoraggio delle emissioni tossiche.