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Previsioni d'autunno 2025: Eurozona in moderata crescita, Italia fanalino di coda per il Pil

Source: EC - Audiovisual Service / Cooperators: Producer: CE - Service audiovisuel; Photographer: Jennifer Jacquemart / Copyright: European Union, 2025La Commissione europea ha presentato le previsioni di autunno 2025. L'Eurozona cresce all'1,3% nel 2025 (dato rivisto al rialzo) grazie a consumi e mercato del lavoro in tenuta. L'Italia frena, con un PIL atteso solo al +0,4%, un taglio di 0,3 punti percentuali rispetto alle precedenti stime.

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Anche quest’anno, dunque, le previsioni di autunno restituiscono una fotografia a luci ed ombre. 

Da un lato l'economia dell'Eurozona si mostra più resiliente del previsto, con il PIL reale atteso in aumento all'1,3% nel 2025 (revisione al rialzo di quasi mezzo punto rispetto alle stime di maggio scorso che parlavano dell 0,9%), spinto dai consumi privati e da un mercato del lavoro in tenuta. Un andamento che, secondo la Commissione europea, proseguirà grazie al miglioramento del potere d'acquisto e al sostegno degli investimenti legati al Dispositivo per la ripresa e la resilienza.

D'altra parte, si registra una crescita in netto rallentamento in Italia, per cui Bruxelles prevede un aumento del PIL limitato al +0,4% per il 2025, confermando il taglio di 0,3 punti percentuali rispetto alle precedenti previsioni.

Autumn 2025 Economic Forecast: stime al rialzo per l'UE

"Anche in un contesto sfavorevole, l'economia dell'UE ha continuato a crescere. Ora, dato il difficile contesto esterno, l'UE deve agire con risolutezza per sbloccare la crescita interna", ha sottolineato il vicepresidente esecutivo della Commissione, Valdis Dombrovskis, presentando i dati.

L'invito ad agire con risolutezza - si legge nella nota che accompagna l'Autumn 2025 Economic Forecast - si traduce nella necessità di accelerare i lavori sull'agenda per la competitività, "anche semplificando la regolamentazione, completando il mercato unico e stimolando l'innovazione".

Allo stesso tempo Bruxelles si aspetta una graduale diminuzione dell'inflazione nell'area dell'euro al 2,1% nel 2025, per poi attestarsi intorno al 2% nell'orizzonte di previsione. La previsione per il prossimo anno è di una crescita del PIL reale per l'Eurozona all'1,2% e all'1,4% nell'UE.

Italia in difficoltà nelle previsioni economiche d'autunno 2025

Per quanto riguarda l'Italia, la Commissione europea prevede una crescita del PIL tra le più deboli dell'Unione, con un tasso di espansione stimato allo +0,4% nel 2025, e in lieve risalita a +0,8% sia nel 2026 che nel 2027.

Questo ritmo di crescita "modesto" è fortemente dipendente dagli investimenti sostenuti dal PNRR. Il Paese, infatti, è atteso essere penultimo nell'Eurozona per crescita nel 2026 e fanalino di coda nel 2027, quando sarà l'unica grande economia con un PIL ancora sotto la soglia dell'1% di espansione. A contribuire alla debolezza sono anche la scarsa produttività del lavoro e le stime di una contrazione delle esportazioni nette a causa delle incertezze globali.

Nonostante il quadro anemico per il PIL, l'unica vera buona notizia per il governo arriva dai conti pubblici: la Commissione si aspetta anche una dinamica favorevole per il disavanzo, con il rapporto deficit/PIL atteso in discesa al 3% nel 2025, al 2,8% nel 2026 e nel 2027 al 2,6%

Per poter raccomandare di chiudere ufficialmente la procedura per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia "dobbiamo vedere i dati verificati da Eurostat, che saranno disponibili ad aprile", ha chiarito Dombrovskis. Quindi, per poter confermare questo risultato il governo dovrà dunque attendere fino alla primavera.

Bruxelles si aspetta anche un rafforzamento dei consumi privati nel medio termine grazie all'aumento del potere d'acquisto, destinato a diventare il principale motore della domanda interna nel 2027. Tuttavia, il debito pubblico si manterrà su livelli elevati, con un rapporto debito/PIL al 136,4% nel 2025, in risalita al 137,9% nel 2026, confermando l'Italia come il Paese con il debito più alto dopo la Grecia. Ciò rafforza il monito di Dombrovskis sulla necessità di "bilanci pubblici solidi" e prudenza fiscale.

Per maggiori informazioni consulta l'Autumn 2025 Economic Forecast

Per maggiori informazioni consulta l'Economic Forecast for Italy