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Manovra 2026, si riapre il capitolo bonus prima casa under 36 fino al 2028?

Foto di Vitaly Gariev su UnsplashLa legge di Bilancio 2026 potrebbe riaprire i termini per la fruizione del bonus prima casa under 36. Un emendamento alla Manovra segnalato da Forza Italia propone infatti di riattivare fino alla fine del 2028 le agevolazioni fiscali per l'acquisto del primo immobile da parte dei giovani con ISEE fino a 40 mila euro.

Manovra 2026: torna l’ipotesi bonus case green

L'emendamento, a firma del senatore FI Roberto Rosso, prevede il ripristino del bonus prima casa under 36, prolungandone la validità per un triennio.

In particolare, l'emendamento punta a modificare la norma istitutiva della misura - ossia il Decreto Sostegni bis (DL n. 73/2021) - estendendo l'applicazione delle agevolazioni "a tutti gli atti stipulati nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore della disposizione e il 31 dicembre 2028".

Legge di Bilancio 2026, tornano le agevolazioni prima casa under 36?

In caso di approvazione dell'emendamento, il bonus prima casa under 36 tornerebbe operativo fino al 2028, offrendo così maggiore stabilità e una prospettiva di medio-lungo periodo a chi programma un acquisto immobiliare.

Il bonus prima casa under 36 consisteva - lo ricordiamo - in un pacchetto di agevolazioni fiscali per l'acquisto dell’abitazione principale da parte di giovani con meno di 36 anni e un ISEE inferiore a 40 mila euro, la cui applicazione è cessata a partire dal 2025 (tranne la garanzia statale rafforzata all’80% valida fino al 2027).

Nello specifico, questo pacchetto comprendeva anzitutto l’esenzione totale dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale per gli atti di acquisto di "prime case" di abitazione (escluse quelle di categoria catastale A/1, A/8 e A/9) e per gli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione relativi alle stesse.

Inoltre, per gli acquisti assoggettati a IVA (ad esempio, se l'immobile era stato acquistato da un'impresa costruttrice) era previsto un credito d'imposta di importo pari all'imposta sul valore aggiunto versata. Questo credito poteva essere utilizzato in tre diverse modalità: portandolo in diminuzione da altre imposte dovute (come quelle di registro, ipotecaria, catastale, o sulle successioni e donazioni); per ridurre l'IRPEF dovuta in base alla dichiarazione dei redditi da presentare successivamente alla data dell'acquisto; oppure, in compensazione per debiti fiscali. 

Inoltre, i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di questi immobili erano esenti dall’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative.

Con la legge di Bilancio 2026 si prospetta ora una riapertura e un'estensione temporale significativa di questi benefici fiscali, consentendo a una nuova platea di giovani di accedere al mercato immobiliare a condizioni agevolate.

La proroga di questi vantaggi avrebbe un costo di 132,1 milioni di euro l'anno per il triennio 2026-2028. Risorse che verrebbero prelevate dalla riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica (istituito con il DL n. 282/2004), il serbatoio finanziario generico utilizzato dallo Stato per finanziare misure legislative di natura economica.

Manovra 2026, prorogati bonus casa, Ecobonus e Sismabonus