Fondo nazionale efficienza energetica, la Corte dei Conti invita il MASE ad accelerarne la riforma

Foto di Nattanan Kanchanaprat da PixabayLa Corte dei conti è tornata a spronare il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) affinché stimoli il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) a inviare quanto prima il parere necessario a sbloccare la riforma del Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica (FNEE). Attivo dal 2019, il Fondo è destinato supportare gli investimenti in efficienza energetica di imprese e PA. 

Guida al Fondo nazionale efficienza energetica

Come procede l’adozione dei decreti attuativi da parte del Governo Meloni?

Foto di Lukas da PexelsCresce il ricorso ai provvedimenti legislativi “auto-applicativi” che non necessitano, cioè, di decreti attuativi. Al 31 marzo, però, i provvedimenti ancora da adottare sono 555, di cui 151 fuori tempo massimo. Dal Palazzo Chigi sottolineano però come il tasso di adozione sia in aumento raggiungendo il 60,7% ossia il valore più alto dall’inizio dell’attuale Legislatura. Interessante da notare anche il fatto che a ricorrere ai decreti attuativi è più il Parlamento che il governo.

Decreti legge: il governo argina il ricorso ai testi attuativi

Relazione MIMIT incentivi alle imprese: misure in aumento, aiuti concessi in calo

Relazione MIMIT 2024 - Foto di Yan Krukau da PexelsNel 2023 gli interventi agevolativi messi in campo a sostegno delle aziende sono aumentati, insieme al livello degli investimenti agevolati - anche grazie al PNRR -, mentre sono diminuiti il numero delle domande approvate e l’importo delle agevolazioni concesse. E' quanto emerge dall'edizione 2024 della Relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive realizzata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

Revisione Politica Coesione: due mesi per spostare i fondi europei su difesa, acqua, alloggi ed energia

Decreto eolico offshore, Mamone Capria (AERO): opportunità di innovazione industriale e spinta al Mezzogiorno

Credit: AEROIl decreto sull’eolico offshore a firma MASE (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) e MIT (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) è stato trasmesso alla Ragioneria dello Stato e sembra ormai in dirittura d’arrivo. In attesa della pubblicazione, abbiamo intervistato Fulvio Mamone Capria, presidente e consigliere delegato di AERO, Associazione delle Energie Rinnovabili Offshore, che ci ha spiegato perché è una grande opportunità di innovazione industriale.

Incentivi rinnovabili, sicurezza energetica, idrogeno ed economia circolare: le priorità 2025 del MASE

EIC: mobilitati 2,6 miliardi di investimenti con un effetto leva di 1 a 3

Photocredit: EICIn vista della definizione del futuro programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione, l’EIC si appresta ad arrivare ai tavoli negoziali con un premiante set di risultati conseguiti e forte di un effetto leva di 3 euro di investimento generato per ogni euro investito dall’EIC.

Nicolais: tre proposte per aumentare il successo delle aziende italiane nelle call EIC

Nicolais: tre proposte per aumentare il successo delle aziende italiane nelle call EIC

Photocredit: MateriasA meno di un mese di distanza dal suo insediamento in qualità di Rappresentante italiano presso l’EIC, in un’intervista esclusiva a FASI il prof. Luigi Nicolais traccia alcune delle sue priorità di lavoro per rafforzare la partecipazione dell’ecosistema italiano alle opportunità dell’European Innovation Council. Tra queste: la promozione della call EIC STEP Scale Up, dove l'obiettivo realistico è portare 1-2 imprese alla vittoria; il dialogo con i Fondi di Venture Capital; la creazione, direttamente dentro al MUR, di un desk dedicato all’EIC.

Il work programme EIC 2025: in arrivo 1,4 miliardi per gli investimenti e diverse novità

Smart grid: necessari più investimenti per modernizzare rete elettrica UE

Foto di Thomas Despeyroux da UnsplashPer far fronte alla futura domanda di energia elettrica e per garantire i target climatici di Bruxelles, occorre effettuare investimenti su larga scala nella rete elettrica dell’Unione. Le stime della Commissione UE, come sottolinea la Corte dei conti europea in questa analisi, parlano di 1.996- 2.294 miliardi di euro necessari per soddisfare il fabbisogno al 2050, cifre irraggiungibili con gli attuali livelli di investimento. 

Piano UE per un’energia accessibile per tutti: le iniziative in arrivo

PNRR: alert della Corte dei conti su target finali, enti locali e personale

La Corte dei conti torna sul PNRR mettendo in luce le criticità che ancora persistono. Tra queste la congestione di obiettivi da raggiungere nell’ultimo anno di vita del Piano di ripresa e resilienza, che rischiano di fare tappo. Ma anche la carenza di personale per la rendicontazione e il grande punto interrogativo legato alla sostenibilità della spesa corrente dopo il 2026, soprattutto nei Comuni che rischiano di non riuscire ad erogare i servizi delle strutture aperte con i fondi PNRR.

Come salvare tutti i fondi PNRR? Fitto e Dombrovskis rispondono al Parlamento UE

Infrastrutture strategiche, tra fondi erogati e decreti attuativi pendenti

Foto di Denys Nevozhai da UnsplashDi 89 decreti attuativi previsti per il periodo ‘22-’25 per realizzare interventi infrastrutturali a livello nazionale e locale, 36 risultano ancora pendenti. I provvedimenti mancanti bloccano 147,3 milioni di euro, ma la quasi totalità dei fondi stanziati nel quadriennio indicato è già disponibile per attuare le misure legate alle infrastrutture strategiche. 

EU Funding Forum: le priorità della nuova Commissione su energia e infrastrutture

Private equity e Venture Capital: nel 2024 crescono raccolta e ammontare investito

Private equity e venture capital - Foto di Malte Luk da PexelsDopo un 2023 negativo, riparte il mercato italiano del capitale di rischio. Nel 2024, infatti, la raccolta di private equity e venture capital italiana è cresciuto del 77% rispetto all’anno precedente, con un aumento dell’ammontare investito dell’83%.

Venture capital, nuova linfa per gli investimenti in startup nel 2024

Economia circolare, il potenziale del settore alla prova della nuova Europa

Foto di Tom Fisk per PixelsC'è un dato di fatto: l'economia circolare non corrisponde più a una visione sperimentale del modello produttivo ma dovrebbe essere la scelta prioritaria. Nonostante le difficoltà burocratiche e la complicata giungla di norme, in dieci anni l'economia che mette al centro il riuso della materia prima è cresciuta tre volte più velocemente del Pil nazionale: 3,6% contro l'1,2% e nel 2024 ha creato 613mila posti di lavoro. I numeri sono di Confindustria che, facendo riferimento anche al rapporto Draghi, ora chiede di più. E parla all'Europa.

Le materie prime critiche: cosa prevede e come si sviluppa il piano europeo

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